The Ring

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-Ah caro Tamigi, solo tu mi comprendi eh?- dico con un filo di voce rivolta al fiume mentre me ne sto a sedere sulla spalletta ai lati di esso con i piedi ciondoloni e con la faccia nascosta per metà tra le mani, mentre gli occhi scrutano le macchine e le persone che passano sul Tower Bridge.

Questo posto mi ha sempre messo tranquillità, vedere il fiume che scorre, le urla dei bambini che giocano nel Potter Field Park, tutte queste persone che passano senza curarsi di chi tu sia perché sono troppo indaffarate e pensare a qualcuno che piange non è di certo nella loro lista. Sfortunatamente questo posto mi fa riaffiorare molti ricordi che dovrebbero rimanere sepolti sotto terra, come il mio primo bacio... No, non devi ricordare. Ne ora ne mai. Sicuramente tra poco arriveranno Emma e Niall, o forse solo lei, per consolarmi, io dirò che sto bene ed è tutto passato.
Certo che però non è passato nulla, come posso dimenticarmi dei momenti così belli, e subito poi delle delusioni così grandi?

- Oh Dio aiutami tu. - dico sbuffando facendo cadere le braccia sulle gambe.

- Beh certamente non sono Dio, ma forse posso darti lo stesso una mano.-

Mi giro per vedere chi ha parlato, noto un ragazzo dai capelli corvini e occhi scuri scuri che si siede sulla spalletta accanto a me sorridendomi, possibile che mi abbia sentito? Non importa, sicuramente questo ragazzo o si vuole far vedere con me anche se non lo conosco, o vuole chiedermi di uscire e, in qualsiasi caso, lo smonterò nel giro di pochi minuti.

- Mi dispiace ma almeno che tu non abbia una macchina del tempo non puoi fare nulla. - dico con tono pensieroso.

- E chi ti dice che non ce l'ho? -
- Mia mamma dice di non fidarmi degli sconosciuti - dico sorridendo.
- Allora piacere Zayn Malik - dice allungandomi la mano in segno di amicizia.

Fidarsi o non fidarsi di ragazzi tatuati che arrivano all'improvviso e credendo di essere Dio 2 il ritorno, questo è il dilemma.

- Senti non voglio uscire, stare, andare a letto con nessuno quindi se avevi in mente una di queste idee allontanati all'istante e lasciami sola per favore - dico seria.

Lui sorride piegando la testa all'indietro e alzando gli occhi al cielo, scatenando un urletto di ragazze proprio dietro di noi, devo ammetterlo non è brutto. Indossa una camicia a quadri blu e nera con le maniche risvoltate in modo che si possano vedere due o tre tatuaggi come il simbolo dei doni della morte sulla mano. Forse l'ho giudicato troppo presto.

- Non ti preoccupare. Solo un frullato ti va? - dice con quel sorriso gioviale che ha da quando è venuto a sedersi vicino a me.

- No grazie, ho preso un gelato prima. Però se un giorno mi vedi per la città ricordati che aspetto ancora questo frullato di consolazione ok ? - dico spostandomi i capelli dal viso.

- Certamente. Felice di aver fatto la tua conoscenza....... - dice lasciando che completi io la frase.

- Asia. Asia Styles -

- Ci vediamo presto Asia Styles - dice scendendo dalle spallette e dirigendosi verso il ponte con passo lento e le mani risposte nelle tasche dei jeans attillati.

- A presto Zayn Malik - dico con un filo di voce che sicuramente non ha sentito. Sono sicura che questo ragazzo tra poco si rifarà vivo, ma sento anche che lui non punta a stare con me come il resto della città, voleva essere solo gentile, come un vero amico.

.......

- Emma? - dico sentendo una mano che si poggia sulla mia spalla. È passata più o meno un ora da quando sono scappata e non ho più pianto dopo l'arrivo di Zayn però non sono ancora pronta per affrontare nessuno, ho bisogno di tempo.

- Sono io, tranquilla.- dice lei abbracciandomi - che ne dici di andare a casa? -

- No. Io non devo più scappare. Basta. - dico asciugandomi le lacrime e stringendomi nella felpa azzurra che mi ero messa di fretta per andare prendere il gelato.

- Non sei costretta ad affrontare. Non proprio ora. - dice con tono dolce e pieno di comprensione.

Non ora. È un anno e mezzo che ripenso a queste parole, per tutto questo tempo sono scappata da lui, dai momenti con lui, sapendo che mi avrebbe fatto male; come ora.

- E quando? Quando tornerà? A quel punto sarà troppo tardi. - dico stringendo forte con la mano l'anello d'argento che porto al collo, quello che lui mi ha regalato per il mio compleanno che porta incise allinterno le nostre iniziali "L.A.".

Mi stacco la collana dal collo, la guardo un ultima volta ricordando tutti quei momenti: il primo bacio qua, il picnic nel parco, quando mi ha lasciata davanti a tutta la scuola, il suo bacio con Eleanor e tutti quegl'altri giorni passati in sua compagnia. Le lacrime continuano a rigarmi il viso mentre con l'indice della mano percorro le lettere sull'anello, poi faccio un respiro profondo e lancio la collana lontana tra le acque del Tamigi, così che i ricordi non tornino più a galla. Possano finire sepolti nelle sue acque, dove nessuno li troverà mai e il fiume saprà custodirli con saggezza.

- Oddio. Lo hai fatto davvero. - dice lei sconvolta.
- Si. - tiro su col naso - ora possiamo andare - scendo dalla spalletta e mi dirigo lentamente verso casa con lo sguardo passo verso i miei piedi che tutto d'un tratto sembrano molto affascinanti.

Cammino da sola per una decina di minuti, sapendo che dietro di me a qualche metro di distanza c'è Emma, io non ho voglia di parlare e lei rispetta la mia scelta, lasciandomi il mio spazio; solo sapere della sua presenza però mi fa sentire meglio, so che non sarò mai sola finché ci sarà lei, l'unica vera migliore amica della mia vita.

- Senti... Dormi da me stasera? - dico voltandomi verso di lei.

- E me lo chiedi? Pensavi che ti avrei abbandonato in questo stato? - dice in tono sarcastico.

- Ti adoro - dico sorridendo.

- Lo so, anche io mi adoro - si sposta i capelli in un gesto di idolazione personale - Visto che ora stai meglio, che ne dici di chiamare Harry per darci un passaggio? -

- Va bene, lo chiamo subito. Tu chiama i tuoi per dirgli che dormi da me. -

Compongo il numero di Harry sulla tastiera dell' i-phone e aspetto che lui mi risponda.

- Pronto Asia? - dice la sua voce familiare.
- Hey fratellone, sai che ti voglio tanto bene? - dico con voce dolce.
- Va bene. Dove sei? - dice intuendo che mi serve uno strappo per casa o qualsiasi altro posto.
- Vicino al Potter Fields park, se vedi una sbraitare sono io -
- Ok. Arrivo-

Aspetto Harry facendo due risate con Emma sui tremila ragazzi che passano guardandoci, dai commenti sul loro aspetto, a come saranno scandalizzati a vedere Asia Styles vestita con una felpa! Lei non la smette più di ridere, è piegata in due e sta piangendo dalle risate, io mi ci aggiungo facendo delle facce buffe e continuando a fare strani commenti, tra poco partirà anche il solletico.

- Non provare a farmi il solletico perché ti uccido! - dice tra una risata e l'altra mentre cerca di prendere fiato.

- Ok capo, giuro di non aver cattive intenzioni - dico alzando le braccia in gesto di resa.

- Brava bambina - dice asciugandosi una lacrima.

- Ragazze montate in macchina prima che qualcuno vi stupri!- urla Harry dal finestrino della Hummer appena arrivato.

One Shot •Liam Payne•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora