He is my nightmares

285 22 9
                                    

- Ti voglio tanto bene - dico abbracciando Emma nel letto.

- Anche io antipatica. Ma ora lasciami che ho caldo! - dice spingendomi verso il lato opposto del mio letto.

- Noo! Mi fai cadere! - urlo tenendomi attaccata a lei.

- Fate silenzio cazzo! - urla Harry dalla sua stanza.

Tutte e due ci mettiamo a ridere, non è la prima volta che succede anzi, ogni volta che dorme qui succede ed è divertente perché io continuo ad invitarla ovviamente, e lui non dice nulla.

Nel giro di poco tempo Emma si addormenta e mi lascia sveglia da sola a guardare il soffitto sopra di me e le mani raccolte sopra la pancia, ogni tanto tiro un sospiro per il sonno che desta a non venire e i pensieri che scorrono come un treno nella mia testa. Zayn. Zayn Malik. Questo nome continua a passare per la mia testa all'infinito, sembrava uno di quei ragazzi che ti cercano solo per essere amici, ma di quelli super popolari che hanno tutta la popolazione femminile ai piedi, il mio alterego via.

Poi a lui, finalmente mi sono sbarazzata di quell'anello, ora mi sento come se avessi un peso in meno addosso, sto meglio. Prima ho chiamato Niall per dirglielo, ha detto che è molto fiero di me per quel che ho fatto, dice che da ora starò meglio, lo spero. Non ne sono sicura però, ho il presentimento che se tornasse non sarei capace di allontanarlo, ricadrei di nuovo nella sua ragnatela.

Faccio un sbadiglio rigirandomi da un lato per vedere che ore sono, la sveglia segna mezzanotte e mezzo, osservo ancora qualche minuto la sveglia facendomi incantare dal suo ticchettio e piano piano il sonno mi avvolge nelle sue ombre.

Mi trovo in un parco sconosciuto, o almeno non riesco a riconoscerlo, i grandi alberi ricoprono la vista del cielo e non lasciano filtrare la luce del sole a parte in qualche centimetro che rimane illuminato. Un sottofondo di uccellini ravviva quell'atmosfera oscura insieme al rumore delle foglie spostate dal vento. Non sono spaventata dal luogo e nemmeno sorpresa, anzi, mi trasmette felicità e tranquillità come se ci andassi abitualmente in questo posto.

Un ragazzo col volto coperto si avvicina con passo lento senza fare in minimo rumore, indossa una felpa nera e dei jeans scuri abbinati a delle Jordan nere; si ferma a pochi passi da me guardandomi dall'alto al basso visto che mi trovo a sedere, mi porge una mano per aiutarmi ad alzare e mi tira su, portando il suo volto coperto a pochi centimetri dal mio.

Avvicina lentamente le sue labbra alle mie, infine mi bacia con delicatezza come se potessi sciuparmi da un momento all'altro. Le sue mani mi spostano alcuni capelli dal viso mentre continua baciarmi.

- Ti amo - dice una voce familiare.

Stacco le mie labbra dalle sue e gli tolgo il cappuccio dal volto scoprendolo. Le parole non mi escono dalla bocca, non ce la faccio a pronunciare il suo nome.

- No. L... - non faccio in tempo a chiamarlo che tutto svanisce, le immagini non sono più chiare e limpide, ma opache e osfuscate, poi mi sveglio.
......

- Asia. Asia svegliati, è tardi - dice Emma con voce dolce e scuotendomi delicatamente per farmi svegliare.

- No... Non ne ho voglia. - mugolo da sotto le coperte.

- Alza un po' il tuo culone dal letto - dice Harry alzando le coperte e buttandomi sotto dal letto.

- Vattene a fanculo! Le maniere dolci le abbiamo lasciate nel bagno stamattina?! - urlo alzandomi da terra e sistemandomi un po' i capelli.

- Grazie Harry - dice Emma sorridendo, lui sorride e esce dalla stanza con fare trionfante. Che se ne vadano tutti e due a fanculo.

Mi vesto rapidamente con la solita roba, vado in bagno per truccarmi come al solito, eyeliner, mascara e matita sotto gli occhi. Emma mi aspetta pronta in camera per scendere tutte e due, lei è sempre pronta prima di me, quando succederà il contrario sarà la fine del mondo.

One Shot •Liam Payne•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora