Il freddo autunnale si fa ormai sentire di sera, la luce calda del sole sparisce con esso sempre prima e la gioia estiva che invadeva gli animi fino al mese scorso è sparita del tutto; perché non è estate 12 mesi l'anno?
Siamo ormai a metà ottobre, il ricordo delle vacanze estive sembra ormai un miraggio e i professori non fanno altro che farti rimpiangere quel bel periodo. Fuori dalla finestra il tempo sembra essersi fermato finché Emma con una gomitata richiama la mia attenzione verso la noiosa spiegazione della Smith; non si era nemmeno accorta di me questa volta, così mostrando uno sguardo sfavato ad Emma ritorno nel mio mondo dei sogni.
- Asia. - bisbiglia Emma cercando di non farsi sentire dalla prof.
- Dai su, tanto non se ne accorge e se sento parlare un'altra volta di Virgilio sclero - dico girandomi verso di lei e spiegandole in modo convincente tutti i motivi per cui una lezione della Smith dovrebbe essere censurata; lei fa un sospiro e ritorna a scarabocchiare sul suo quaderno lasciandomi finalmente in pace.
Nell'ultimo mese la vita è andata avanti normalmente: io e Harry continuiamo a vivere da soli sentendo mamma e babbo una volta alla settimana o più, la squadra di basket sta vincendo partita dopo partita e nessuno sembra poter contrastare Liam per ora; Liam, con lui va tutto bene, siamo diventati molto amici e mi ci trovo bene. Le ragazze continuano a sostenere che saremo una bella coppia anche se gli ripeto costantemente che , almeno per ora, sto bene da sola; in realtà mi sento vuota dentro, come se mi mancasse qualcosa per raggiungere la felicità, ma penso di meritarmelo, mi sono affidata troppo agli altri e queste sono le conseguenze.
"Col tempo passerà..." Continuo a ripetermi nella testa mentre osservo gli spostamenti delle nuvole, con la testa appoggiata sulla mano e un piccolo sorriso sognante;
"ma sicuramente non troverai nulla stando rinchiusa qui ad ascoltare la Smith" dice la mia parte realistica ignorando i pensieri positivi di quella fantasiosa. Certo che solo io mi ritrovo a litigare con me stessa; ho bisogno di uno psicologo.
"preferibilmente figo, grazie" dicono insieme ed io sono d'accordo con me stessa, se devo impazzire almeno che mi salvi qualcuno di figo, evitiamo il lieto fine alla Shrek e puntiamo a quello dei bei principi azzurri.
- E con questo concludo dicendo che la prossima volta faremo un compito su Virgilio. Tanto per vedere chi è stato attento alla lezione, non è vero Styles? - dice la Smith lanciandomi uno sguardo di sfida; quella puttana se n'era accorta che non ascoltavo e ha fatto finta di nulla solo per aspettare questo momento.
- Non si preoccupi prof, lei pensi a fare il suo lavoro, io penso al mio. - dico mettendo il libro dentro lo zaino e uscendo dalla classe per poi aspettare Emma lì fuori.
Lei esce con calma, con quello suo sguardo alla "te lo avevo detto" e consapevole di quello che gli sto per chiedere tanto da anticiparmi:
- Domani vieni da me alle 3:30 come al solito. Studiamo insieme rintronata. - dice Emma procedendo per il corridoio diretta al suo armadietto che è precisamente accanto al mio.
- Ok, lo ammetto, dovevo stare attenta, ma lei è stata una stronza! - dico in mia discolpa.
- Ma stai zitta vah. - dice sorridendo e aprendo l'armadietto per prendere i libri.
- Ti adoro - dico abbracciandola forte forte finché non mi implora di lasciarla perché sta soffocando.
Devo ammettere che sarò pure una ragazza intelligente, ma se non fosse per Emma che quelle volte che non sto attenta ci si mette lei a spiegarmelo, non riuscirei a concludere nulla in questo mondo. È la mia ancora di salvataggio, quando ho bisogno di una mano, quando mi sento sola, quando sto per mollare, lei arriva sempre a salvarmi in un modo o nell'altro cercando di farmi vedere il lato positivo in tutte le cose.
Senza di lei sarei persa.
........
La mattinata è finita menomale, la solita marea di ragazzi si precipita fuori dall'edificio il più in fretta possibile, cercando di uscire il più in fretta possibile per riprendersi quella libertà che non ti è concessa di avere ogni giorno per cinque ore. Al contrario di tutti, io aspetto sempre un po' per uscire, preferisco evitare la confusione iniziale data dal suono della campanella, così rimango sempre un gocciolino di più in classe o nel corridoio. Un libro mi cade distrattamente dalla mano mentre cerco di rimetterlo a posto nell'armadietto, e una foto dell'anno scorso esce fuori dalle pagine cadendo sul pavimento; ho sempre avuto questo fissa di mettere foto o disegni all'interno del diario o dei libri, a volte mi danno la possibilità di rivivere dei particolari momenti a cui sono particolarmente affezionata.
Mi piego sulle gambe per raccattare il libro e la foto, rigirando quest'ultima per vedere di cosa si tratta. Le mia mano scorre sulla superficie come a cercare di toccare quel volto un tempo così familiare ma ormai freddo come il ghiaccio perché si sa, la medaglia ha due facce, e io avevo visto solo un lato.
- Andiamo? - dice Harry spuntando da dietro di me facendomi quasi prendere un infarto. Istintivamente nascondo la foto tra le pagine del libro, non voglio che lui la veda, penserebbe che ancora non sono riuscita a dimenticare, e in parte è vero. La riguarderò poi.
- Certo. Ti stavo aspettando. - sorrido e ci avviamo insieme fuori verso la macchina, salutando i ragazzi e le ragazze con un cenno della mano senza nemmeno fermarsi a chiacchierare visto l'orario; sicuramente Charlotte sarà preoccupata per noi.
Sono in macchina quando, tra un pensiero e l'altro, e ascoltando la musica alla radio, mi viene voglia di riaprire quel libro che mi ero rifiutata di lasciare nell'armadietto e che avevo tenuto in mano finora avidamente, come se fosse veramente prezioso. Senza farmi vedere lo apro appena alle pagine in cui sono sicura di aver lasciato la foto, ma stranamente non c'è e il panico comincia a salire dentro di me.
Chissà dove sarà caduta e chi l'avrà presa, mi viene da stare male al pensiero che sicuramente non la rivedrò più...
- Stupida me... - dico a bassa voce sbattendo la testa contro il finestrino e massaggiandomela dopo per il dolore.
SPAZIO AUTRICE :)
Scusate immensamente il ritardo ma non ero molto sicura di questo capitolo e ancora non lo sono molto, comunque eccolo qua. Spero che almeno a voi piaccia ;)
- Marghe
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One Shot •Liam Payne•
Fiksi Penggemar- Avevi solo un tiro Liam - dico senza mostrare nessuna emozione. - Sicuramente ho centrato il canestro. Io non sbaglio mai. - risponde sorridendo, come se nulla fosse successo. - Forse questa volta hai sbagliato. - dico mentre una lacrima mi riga i...