Capitolo 9- piccola serpe biforcuta

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"𝖢𝗂𝗈̀ 𝖼𝗁𝖾 𝗇𝗈𝗇 𝖺𝖻𝖻𝗂𝖺𝗆𝗈 𝗈𝗌𝖺𝗍𝗈, 𝖺𝖻𝖻𝗂𝖺𝗆𝗈 𝖼𝖾𝗋𝗍𝖺𝗆𝖾𝗇𝗍𝖾 𝗉𝖾𝗋𝖽𝗎𝗍𝗈."
𝖮𝖲𝖢𝖠𝖱 𝖶𝖨𝖫𝖣𝖤

***

Orion

Non ero sicuro di voler portare ad una festa Sorine e la sua amica. Potevo anche solo immaginare di che tipo di festa si trattasse quella a cui Matt aveva deciso di invitarci: Alcol, droghe e sesso erano il nucleo di quelle feste e non c'era bisogno che me lo dicesse qualcuno per capirlo.
Sarebbe stato fantastico per me, ma avrei dovuto fare da baby sitter alle due bimbe? No, non ne avevo voglia.
La cosa positiva di tutto ciò era che io di mia sorella potevo fidarmi ad occhi chiusi, perché lei era sempre stata molto responsabile rispetto alle ragazze della sua età, quindi in fin dei conti non era poi una cattiva idea. Magari avrebbe anche fatto amicizia con altre persone.
Divertirci avrebbe fatto bene ad entrambi.

Entrai a casa infilandomi le chiavi in tasca, poi mi guardai intorno -Sono a casa- urlai per farmi sentire

-Siamo in cucina tesoro- la voce di Madeline provenne proprio da lì, così mi diressi da loro che a quanto pare erano indaffarate a mangiare la pumpkin pie fatti in casa

Sorine non mi chiese nemmeno se ne volessi una fetta: la tagliò adagiandola poi sul piatto e me lo porse sorridendomi.
Era uno dei dolci che amavamo di Madeline, insieme alla Mississippi mud pie e i cinnamon rolls.

-Grazie- presi la fetta tra le mani e l'addentai, sedendomi davanti la penisola della cucina

-Com'è andata oggi la giornata?- chiese Madeline con il suo solito tono premuroso. Ogni volta che la guardavo mi rendevo conto di quanto fossimo stati fortunati io e Sorine ad avere nella nostra vita due persone come Madeline e James. Erano stati dal primo giorno i genitori perfetti che ogni bambino desira.
Ricordo che inizialmente non sono stato carino nei loro confronti; non mi fidavo e a stento gli rivolgevo la parola. Eppure non si sono mai arresi e mi hanno dimostrato giorno per giorno che di loro mi potevo fidare.
Ho riscoperto il senso di una famiglia grazie a loro

-Bene- ammisi con un sorriso ameno, poi spostai lo sguardo verso mia sorella -Sono andato con Noel, e cazzo ne è valsa davvero la pena-

Vidi il sorriso sulle sue labbra sparire, ma l'espressione mutò diventando un misto tra confusa e curiosa

-Orion!- mi rimproverò Madeline portando le braccia sui fianchi.
No, non le piacevano le parolacce... al contrario mio

-Scusa- le mandai un bacio volante.
Ecco come adulare e blandire Madeline a mio favore.
Lei sorrise scuotendo la testa, e alzò gli occhi al cielo dandomi poi le spalle,  e  portando il piatto nel lavabo.

-Dove siete andati?- chiese Sorine curiosa, pulendosi le labbra con il tovagliolo

-Un posto pieno di auto sportive- confessai ilare

-Quindi è nelle tue grazie, mr. simpatia?- disse ironica, portando poi il bicchiere alla labbra bevendo quello che, forse, era succo di frutta

No, non lo era. Ma aveva ottime conoscenze -Questa sera danno un festa, vieni con me- ero stato troppo diretto, perché il succo di frutta le andò di traverso facendola tossire.
La vidi battersi la mano sul petto, e alzare poi lo sguardo indecifrabile su di me

-Non se ne parla- borbottò decisa, arricciando il naso.

-Sarà divertente, e poi puoi portare anche la tua amica, Ellie- la guardai speranzoso.
Era una festa e sapevo come funzionavano, ma se fossimo rimasti per giusto una-due orette non sarebbe di certo morto nessuno. Cosa poteva mai andare storto?

-No. Grazie ma no grazie- disse, prendendo la bottiglia col succo di frutta e andare poi a riporlo nel frigo.
Madeline le lanciò un occhiata che Sorine fortunatamente per me capi al volo, senza nemmeno bisogno di sentirla parlare

-Non dovresti essere dalla mia parte tu?- questa volta a portare le mani sui fianchi fu mia sorella, che guardava Madeline come se i ruoli si fossero invertiti

-Non ho detto niente io, tesoro- Madeline alzò le mani con fare innocente, ma il suo sorrisetto furbo diceva tutt'altro

-Oh certo, come se io non conoscessi quello sguardo lì. Non andrò con Orion per farlo contento.- piccola serpe biforcuta e testarda

-Beh sto solo dicendo che magari sarebbe un ottima occasione per fare amicizie nuove. Ad ogni caso dovreste essere a casa entro almeno mezzanotte- questa volta puntò lo sguardo sul sottoscritto -Chiaro?-

Feci il saluto militare, mettendomi sugli attenti proprio come facevano i soldati quando ricevevano un ordine dal superiore -Sì signora-

Sarei riuscito a convincere mia sorella prima della festa?
***

Sorine

Alle sette di sera mi ritrovavo in camera mia dopo essermi lavata, e adesso me ne stavo a fissare i vestiti dentro l'armadio nella speranza di trovare qualcosa di decente da indossare per la festa alla quale -purtroppo- avevo deciso di accompagnare mio fratello.
La fortuna però mi assisteva dal momento che dalla porta entrò una meravigliosa Ellie già pronta.
Indossava un vestitino argento metallizzato, lo scollo a cuore avrebbe fatto girare la testa a qualsiasi ragazzo l'avrebbe guardata. Ai piedi indossava degli stivaletti argento pieni zeppi di brillantini. Era una visione divina

-Tu sei una dea. Farai sbavare tutti i presenti- le dissi sincera sorridendo.

-E lo farai anche tu, amore- disse alzando lo zaino che teneva in mano.
Solo adesso mi ero resa conto che teneva qualcosa tra le mani -Ho portato giusto qualche vestito. Su provali- si avvicinò porgendomi lo zaino.

Lo apri e tirai fuori i meravigliosi e scollati abiti che quello zaino celava. Erano decisamente fuori la mia portata. Decisamente scollati, e tremendamente belli.
Impiegai circa mezz'ora per decidere quale vestito indossare, alla fine optai per uno bianco di seta, a maniche lunghe ma con un profondo scollo a V davanti e lo spacco sul lato. Ci abbinai alla fine un paio di sandali neri.
Dei capelli e il trucco si occupò Ellie, perché tra le due era decisamente la più esperta.
Fermò i ciuffi sul retro della testa con una forcina. Per il trucco cercai di convincerla ad usare solo un po' di mascara, ma lei era l'esperta quindi decise di aggiungere anche l'eye-liner, e un rossetto bordò.
Dovetti ammettere che il risultato era davvero molto carino.

-Stenderai tutti i ragazzi presenti alla festa- disse con aria fiera per il lavoro che aveva fatto su di me

-Come no- risi scuotendo la testa
Non avevo intenzione di rimanere più di tanto. Probabilmente nemmeno a metà serata avrei chiamato un taxi per farmi riportare a casa.
Io non avevo mai partecipato a queste feste, ma avevo sentito dire che girava un sacco di brutta roba, e sicuramente per esserci i caos non era di certo una festa tranquilla.
Sarebbe venuto anche Noel? Con chi?
Scossi la testa per queste mie domande assurde e mi concentrai sulla mia migliore amica

Dovevo rilassarmi. Mi sarei divertita come una normalissima ragazza di 21 anni fa ad una festa.
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Spazio autrice 🤍

Eccomi qui fiorellini  🤍
Nulla, oggi mi sono presa un giorno libero da lavoro e lo sto trascorrendo  nella piscina.

Voi come state? 🤍

Vi mando tanti bacini
Alli

The way you touch my soulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora