"𝘋𝘶𝘣𝘪𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘵𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘧𝘶𝘰𝘤𝘰;
𝘥𝘶𝘣𝘪𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘴𝘰𝘭𝘦 𝘴𝘪 𝘮𝘶𝘰𝘷𝘢;
𝘥𝘶𝘣𝘪𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘵𝘢̀ 𝘴𝘪𝘢 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦:
𝘮𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘥𝘶𝘣𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘮𝘢𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘢𝘮𝘰𝘳𝘦."
𝘞𝘐𝘓𝘓𝘐𝘈𝘔 𝘚𝘏𝘈𝘒𝘌𝘚𝘗𝘌𝘈𝘙𝘌***
Sorine
Quella mattina impiegai più tempo del previsto a svegliarmi. A dirla tutta non avevo proprio voglia di iniziare una nuova giornata, ma non potevo di certo restarmene a letto a piangermi addosso. Mi era bastato farlo per tutta la maledetta notte.
Calciai via le coperte e mi alzai in piedi stiracchiandomi, poi presi un bel respiro -Forza Sorine- parlai a me stessa -Non dare a nessuno il potere di farti a pezzi- annuì decisa.
Afferrai l'intimo dal cassetto, e decisi addirittura di azzardare un po' di più con i vestiti: presi una gonna verde scuro, una camicia nera, un lungo cappotto e degli stivali dell'ennesimo colore nero.Dopo che mi preparai mi diedi un ultima occhiata allo specchio, rammentando a me stessa che avevo fatto un ottimo lavoro coprendo le occhiaie col correttore.
Avevo truccato leggermente il viso aggiungendo un po di mascara agli occhi, e un lucida labbra pescato, che però non era riuscito a coprire il piccolo livido che si era formato lì dove Orion aveva colpito con lo schiaffo (l'angolo del labbro inferiore).
I capelli erano semplicemente lisci e ordinati e scuri come sempre.Pronta per una nuova giornata.
***Ovviamente ci avevo messo più tempo a raggiungere l'università poiché non avevo degnato mio fratello della minima attenzione, ma mi ero affrettata a prendere la metro.
Raggiunsi il piccolo bar dell'università e seduti c'erano i ragazzi del mio gruppo: Rika, Sasha, Kenny e Logan.
Mi avvicinai al bancone ordinando la mia colazione, poi mi voltai verso di loro quando sentì la voce di Rika richiamare la mia attenzione-Sor! Vieni a sederti con noi!- sventolò la mano in aria per farmi segnale
Così le sorrisi e mi avvicinai a loro -Buon giorno a tutti- li salutai
-Ma che hai fatto questa mattina? Sei... uno schianto- commentò Sasha indicando i miei vestiti che in realtà non erano niente di particolare, solo inusuale per me
-Ho solo pensato di indossare qualcosa di diverso- dissi un po' imbarazzata, ma poi alzai un sopracciglio -Ehi, hai appena insinuato che solitamente non lo sono?- sbuffai ironica
-Non sia mai- ridacchiò -Sto aspettando la mia occasione per dichiararmi a te, Sor- addentò la sua colazione
-Beh, stai benissimo Sor- mi sorrise Logan
-Grazie mille- gli sorrisi -allora? Che mi dite?- chiesi accomodandomi accanto a Logan che mi aveva fatto posto
-Stavamo parlando della festa che ci sarà questo weekend a casa di Noah Jones- disse entusiasta -Tu ci sarai?- chiese infine
-Non so nemmeno chi sia Noah Jones- ammisi, poi mi voltai quando la ragazza al bancone mi chiamò per il cappuccino: corsi a prenderlo
Quando tornai davanti a loro Kenny riprese -Beh non è importante conoscere lui. Ti basti sapere che organizza del belle feste- addentò la sua ciambella caramellata
-Beh, si va bene...- mi irrigidì quando la voce di mio fratello fece capolino alle mie spalle
-Ehi- lo sentì dire
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The way you touch my soul
Romance"Siamo gli artefici del nostro destino. Siamo noi che decidiamo chi essere, e per scoprirlo dovete solo guardare dentro voi stessi; infondo all'anima" Queste erano le uniche parole che Sorine e Orion ricordavano bene. Erano le parole che i loro gen...