"𝘛'𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘪 𝘢𝘮𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘦𝘳𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘦 𝘰𝘴𝘤𝘶𝘳𝘦,
𝘴𝘦𝘨𝘳𝘦𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘭'𝘰𝘮𝘣𝘳𝘢 𝘦 𝘭'𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢,
𝘵'𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘪𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘧𝘪𝘰𝘳𝘪𝘴𝘤𝘦
𝘦 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘴'𝘦̀ 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘭𝘶𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘪 𝘧𝘪𝘰𝘳𝘪,
𝘵'𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦, 𝘯𝘦́ 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰, 𝘯𝘦́ 𝘥𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘦,
𝘵'𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘪 𝘯𝘦́ 𝘰𝘳𝘨𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰:
𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘵𝘪 𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰 𝘢𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘪̀,
𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘦𝘪
𝘮𝘢 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘷𝘪𝘤𝘪𝘯𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘰 𝘴𝘶𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘦̀ 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢,
𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘷𝘪𝘤𝘪𝘯𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘪 𝘮𝘪𝘦𝘪 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪 𝘴𝘪 𝘤𝘩𝘪𝘶𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘴𝘰𝘯𝘯𝘰."𝘗𝘈𝘉𝘓𝘖 𝘕𝘌𝘙𝘜𝘋𝘈
***
Sorine
Non ci fu nessuna sveglia a destarmi dal mondo dei sogni, e perciò recuperai le ore che avevo perso durante quella stravagante mattinata: erano le nove e mezza quando mi svegliai.
Spostai lo sguardo accanto a me e notai con dispiacere che il suo posto era vuoto, ma il rumore del getto d'acqua che veniva chiuso mi fece capire che era all'interno del bagno in camera.
Affondai la testa nel cuscino fissando il tetto della camera: il ricordo di poche ore prima mi risvegliò completamente.
Non ero riuscita a resistergli, e per questo volevo proprio maledirmi, ma impedire ad entrambi quella vicinanza non sarebbe servito a nulla, e lo sapevamo bene questo.La porta del bagno venne aperta e lui ne uscì ancora mezzo bagnato e con solo i boxer neri a coprirlo. Era una meravigliosa visione.
-Buongiorno- disse con voce roca
-Buongiorno- mi misi seduta tirando la coperta per coprirmi
Si strofinò i capelli con asciugamano -Gli altri sono già svegli- gettò quest'ultimo su una sedia, poi tornò sul letto
-Sono le nove e mezza- gli feci notare
Portò le braccia scolpite dietro la testa, mentre puntava lo sguardo su di me.
I muscoli degli addominali gli si contrassero con quel gesto, e il mio unico desiderio fu sprofondare nuovamente tra quelle coperte insieme a lui-Lo so- sul suo viso gli si dipinse un ghigno malefico -Vuoi un fazzoletto?- chiese
-Un fazzoletto?- alzai lo sguardo che dapprima scorreva sul suo corpo
-Stai sbavando, Sorine- rise sommessamente, indicandomi con un cenno del capo
-Stronzo- mi allungai verso di lui per tirargli un pugno sulla spalla, ma mi tirò per il polso e in un secondo mi ritrovai schiacciata tra il materasso e il suo corpo
-Sei eccitante quando fai la volgare, lo sai?- le sue labbra si allargarono in un sorriso malizioso. Infilò una mano sotto la coperta e corse a pizzicarmi giocosamente il fianco nudo
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The way you touch my soul
Romance"Siamo gli artefici del nostro destino. Siamo noi che decidiamo chi essere, e per scoprirlo dovete solo guardare dentro voi stessi; infondo all'anima" Queste erano le uniche parole che Sorine e Orion ricordavano bene. Erano le parole che i loro gen...