10 - Blake

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Fui svegliata in malo modo, con il Professor Piton che bussava violentemente contro la porta, non potendo entrare perché quello era il dormitorio femminile, e gridava spazientito il mio nome: -Signorina Willow! SIGNORINA WILLOW SUBITO FUORI! LA PROFESSORESSA MCGRANITT HA BISOGNO DI LEI, SI SBRIGHI!-
Mi vestii in tutta fretta e corsi fuori.
-Sa da quanto la sto chiamando?- chiese irritato; -Quasi mezz'ora! Meno...- si bloccò.
Era evidente che non voleva per nessun motivo togliermi dei punti, dato che ero nella sua Casa, ma avevo l'impressione che se fossi stata in un'altra me ne avrebbe tolti perlomeno cinquanta.
-Fa niente...- sibilò, poi mi prese per un braccio e mi trascinò per le scale.
-Cos...cosa è successo di preciso?...- balbettai ancora mezza addormentata.
-Lo vedrà lei stessa- disse il Professor Piton freddo. In meno di cinque minuti ci trovammo davanti all'infermeria.
-Perché in infermeria?- chiesi ancora. Lui mi rivolse uno sguardo del tipo 'non mi piace ripetere le cose due volte', ma non gli diedi il tempo di sgridarmi a parole, perché in quel momento uscì la Professoressa McGranitt dalla porta.
-Finalmente, Signorina Willow!- disse agitata; -Gli altri ragazzi dei Serpeverde li hanno trovati così questa mattina...neanche Madame Pomfrey riesce a capire cosa hanno...continuano a ripetere il tuo nome-.
Non feci altre domande e entrai in fretta in infermeria, dove trovai Mark e Gilbert stesi, con una faccia verdognola, agitati e sudati, che emettevano gemiti di dolore.
-R...ragazzi cosa succede??- esclamai.
-L...lui...- sussurrò Mark; -È...è stato lui-.
-Lui?! Ma lui chi?!- chiesi.
In quel preciso attimo Madame Pomfrey entrò sbraitando: -Cos'è tutto questo chiasso?? Devono ripos...ah..sei tu Willow...non urlare così...sto cercando in tutti i libri di ferite e malattie magiche per scoprire cos'hanno i tuoi amici...ma non riesco a trovare niente!-.
-Malattie...magiche?...ne è sicura?- chiesi incerta.
-Sicurissima!- esclamò decisa; -Guarda il loro colorito! E hanno macchie strane sulla schiena che non hanno niente di Babbano-.
Girai di peso Mark per metterlo a pancia in giù e in effetti vidi che sulla schiena aveva strane macchie nere.
-Si stanno espandendo rispetto a quando sono arrivati qui- disse Madame Pomfrey; -Ma non ho ancora trovato nulla al riguardo-.
Entrò la McGranitt seguita da Piton.
-In via del tutto eccezionale, oggi sei esonerata dalle lezioni Willow- disse. Annuii, anche se non stavo ascoltando molto: ero sicura di aver già visto quelle macchie, su alcuni miei libri di magia, ma non riuscivo a ricordare cosa significassero; anche se ero quasi certa che fosse qualcosa di molto, molto grave.
Appena i Professori e Madame Pomfrey se ne andarono, corsi al dormitorio, che era ovviamente vuoto, e cercai nella valigia. In fondo vi erano stipati molti libri di magia, tra i quali quelli sulle infezioni da Magia Oscura. Consultai tutti i libri al riguardo, e solo alla sera, mentre tutti ormai erano a mangiare, trovai un disegno che rappresentava i sintomi su 'Magia Oscura: reazioni corporee gravi', con le stesse macchie di Mark e Gil.
Diceva:
'I possibili sintomi gravi visibili ad occhio nudo dovuti da una reazione alla Magia Oscura, possono essere macchie nere lungo il corpo come illustrato nella figura A, colorito verdognolo, e dolori muscolari. Tali sintomi, se non bloccati dalla "Magia Pura" curativa, possono portare il soggetto infetto alla morte.'
Rabbrividii. L'unica che poteva curarli ero io, e la 'mia' magia curativa sprecava così tante energie che dopo non sarei stata in grado di effettuarne un'altra, e se avessi aspettato, forse sarebbe stato troppo tardi per i miei amici.
Corsi in infermeria. Anche Madame Pomfrey era a mangiare, quindi non dovetti prendere misure di sicurezza per nascondere i miei poteri. Mi misi in mezzo tra i miei amici, poi misi una mano sulla testa di Gil e l'altra sulla testa di Mark. Chiusi gli occhi e mi concentrai, e dalle mie mani scaturì una luce verde che li avvolse.
Le macchie, che avevano ormai raggiunto tutto il corpo, iniziarono a scomparire.
-Ha funzionato...per fortuna...- dissi accasciandomi sulla sedia, priva di energie.
Mark aprì gli occhi: -W...Willow...- sussurrò.
-Chi è stato a ridurvi così?...chi era quel..lui?- chiesi.
-Lui...- disse Mark con un tono di voce arrabbiato. -Lui è Blake...-.
Non riuscii a trattenere un sussulto. Blake...quel Blake...erano in pochi a conoscere ancora la Vera Magia Oscura, e lui era di sicuro il più forte a praticarla.
Blake...lui era praticamente il mio perfetto opposto. Lui...era il figlio del mostro che uccise mia madre. Il figlio della Vera Magia Oscura, quella potente, più potente di quella che scaturisce la bacchetta, il contrario della Magia Pura. Era stato lì. Aveva cercato di uccidere i miei amici.
-Blake...è...è tornato?- sussurrai.
-Sì, è tornato- confermò Mark. Poi la stanchezza ebbe la meglio, e mi addormentai sulla sedia.

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