ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙𝟜

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⚠️Capitolo sensibile ai deboli di stomaco, probabilmente⚠️

Il pover'uomo dagli occhi chiari cadde malamente al suolo, dopo aver oltrepassato quel portale dai colori oscuri; era ancora ferito e aveva dolore ovunque, ma almeno i solchi delle frustate avevano smesso di sanguinare a fiotti.

Si rialzò piano e cercò di guardarsi intorno, ma era parecchio difficile visto che non si vedeva praticamente nulla, era nel buio più totale, tuttavia dall'odore di umido Lan Wangji capì che si trovava in un luogo chiuso e per niente igienico.

La cosa che lo sorprese fu che la sua arma era diventata una torcia, che accese subito dopo e si fece luce.

Notò subito che in effetti il poveretto si trovava in un luogo chiuso e umido, e su una parete vi erano delle scritte col sangue! L'odore era fortissimo.

Lan Wangji si alzò del tutto in piedi e lesse quelle parole con attenzione:

Attenta a non aprire la porta sbagliata, persona cara, altrimenti sarai davvero fregata! Non farti acchiappare o il suo tocco mortale ti farà congelare!

<<Ma che accidenti...>> sussurrò, spostando la luce della torcia verso un'altra zona, rivelando che si trattava di un luogo con un lungo corridoio pieno di porte tutte uguali.

Sospirò leggermente e iniziò a camminare, sicuramente in una di queste porte si trovava il portale rosso brillante per tornare da Wei Wuxian.

Ad un certo punto vide una flebile luce da sotto la porta, così girò la manovella e la aprì... quello che vide fu raccapricciante, il quale lo costrinse a indietreggiare: una donna a mezzo busto, letteralmente senza gambe, insanguinata, nuda, sporca e con pochi capelli era appesa per i suoi poveri polsi lacerati ed era illuminata da una luce rossa.

Lan Wangji si posò una mano sulla bocca, la puzza era insopportabile, così richiuse la porta e tossì varie volte, cercando di non vomitare il nulla.

All'improvviso sentì un verso stridulo e girò il volto, vedendo uno spettro inquietante dalle stesse sembianze del cadavere di quella povera donna.

Il suo istinto gli ordinò di fuggire, e così iniziò a correre e ad aprire ogni porta che incontrava lungo la strada, doveva assolutamente trovare quel portale!

Poco tempo dopo iniziò a fare un freddo innaturale, persino lui aveva i brividi, si guardò intorno e non vide più quel fantasma raccapricciante, tuttavia, una volta toccata la manovella di una porta, una mano invisibile si posò sul braccio di Lan Wangji, facendolo letteralmente urlare dal dolore.

Venne spinto malamente a terra, mentre avvertiva un forte bruciore: sul braccio aveva una bruciatura da congelamento a forma di mano.

Si ricordò della filastrocca e spalancò leggermente gli occhi, doveva uscire da quel posto infestato!

Si rialzò e ricominciò a correre aprendo ogni singola porta, schivando fortunatamente alcuni colpi datogli dallo spettro <<No!>> urlò d'improvviso, inciampando nel vuoto e venendo trascinato verso una stanza casuale e chiuso al suo interno.

Riprese la torcia e la riaccese, guardandosi intorno, era ansimante e dolorante, la sua schiena aveva ricominciato a sanguinare e aveva bagnato il tessuto della maglietta.

La stanza era piena di puzza cadaverica e, sparse sul pavimento, vi erano dei pezzi di ossa umane e sangue, con probabili pezzi di carne.

Lan Wangji si coprì bocca e naso con il braccio, cercando nuovamente di non vomitare, e cercò di aprire la porta, forzando la maniglia, non sarebbe morto lì come queste povere persone.

Si fece forza e sferrò un calcio alla maniglia, rompendola, e riuscendo successivamente ad uscire da lì.

Era grato alla sua quasi innaturale forza fisica.

Iniziò subito a correre, ignorando il bruciore e il freddo di quel fantasma e il dolore alle diverse ferite, fino a quando non aprì l'ennesima porta, svelando un portale rosso brillante all'interno della stanza.

Non ci pensò due volte e lo attraversò con un balzo, schivando la presa dello spettro, che sfiorò di poco i suoi abiti.

Tossì forte appena si ritrovò dall'altra parte, c'era di nuovo molta luce e i suoi vestiti tornarono come prima, ovvero indossava l'hanfu.

Si mise seduto a stento e vide una porta in legno che sembrava l'entrata delle prigioni, ebbe una brutta sensazione, così si alzò ed entrò senza pensarci due volte.

Le prigioni non erano molto buie, ma nemmeno molto illuminate, la luce proveniva da delle fiaccole e dalle sbarre di una piccola finestrella in ogni prigione.

Camminò per circa un minuto, poi si fermò appena sentì una voce chiamarlo, si girò lentamente e lo vide.

<<Lan Zhan...>>

Spazio autrice:
Grazie NakaChibiChan per l'idea del capitolo🥰❤
~Fede🥀

Tempo e Spazio《Wangxian》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora