CAPITOLO 17

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Pov Alycia

Dopo che lei è andata via resto tutto il giorno a casa a rimuginare su ciò che devo fare, quando sento la porta aprirsi mi affaccio sullo stipite e mi appoggio su essa per guardare Linz.
" Linz " la chiamo, le si gira a guardarmi ma non pronuncia una sola parola, deduco che sia ancora arrabbiata con me dal modo in cui ha messo le mani conserte e assume una posizione di difesa.
" Possiamo parlare per favore ?" Le domando, vedo che ci pensa un po' " Di cosa ? Di quello che ti sta succedendo o altro , perché sinceramente di sentire altro non ne ho voglia " mi risponde freddamente, sbuffo e mi sposto i capelli in dietro, " Non voglio perderti Linz, seriamente, ho paura che poi tu possa giudicarmi e non voglio " le dico con tutta la sincerità che possiedo, lei scuote la testa, " Aly mi conosci da una vita, pensi seriamente che io possa giudicarti ?" Mi domanda con occhi che emanano tristezza, " No, ho solo paura di perderti in realtà " lei sorride e si avvicina a me mettendo una mano sul mio viso lasciando una delicata carezza " tu non mi perderai mai piccola " io annuisco prendendo la sua mano trascinandola con me sul divano, la guardo abbastanza preoccupata per ciò che le sto per dire .

" Allora iniziamo dal principio..."

Mentre le spiego ciò che mi sta succedendo vedo il suo viso cambiare continuamente espressione, la mia voce durante tutto il racconto trema, mi rendo conto che mentre parlo le parole che escono dalla mia bocca sono cariche di rabbia. Quando mi fermo per riprendere aria vedo la ragazza difronte a me con gli occhi lucidi e non ne capisco il motivo, lei non è mai stata una ragazza emotiva, il suo silenzio mi terrorizza " Di qualcosa per favore " la supplico, lei si alza e inizia a camminare avanti in dietro come se volesse fare un solco nel pavimento, "Linz ti prego " dico alzandomi anch'io, mi avvicino alla finestra e guardo fuori, poggio la testa sul vetro , mettendomi le mani nei capelli dal nervoso, sento le lacrime bagnarmi la faccia, sto piangendo di nuovo, questa situazione mi rende abbastanza vulnerabile, sono sempre stata una ragazza fredda e distaccata dal mondo l'unica eccezione sono i miei amici, anche con la mia famiglia sono molto riservata, ma adesso mi sto rendendo conto che questa cosa mi sta sfuggendo di mano, come se io fossi un auto e davanti a me avessi un muro, però il problema è che il muro resta fermo mentre la macchina sta andando sparata verso di esso e i freni non funzionassero.
"Piccola " dice avvicinandosi a me abbracciandomi da dietro, io resto ferma perché adesso non ho più forze per fare nulla " Linz io non ci sto capendo più nulla" dico asciugandomi le lacrime con il dorso della mano " Io non so chi siano queste persone " continuo singhiozzando " Non so chi sia questa Lexa o Heda " respiro cercando di trattenere altre lacrime che sono in procinto di uscire " Ma quello che mi rende più nervosa, strana, è questa ragazza Eliza o meglio credo che in realtà si chiami Clarke, non lo so " scuoto la testa, poi la sbatto sul vetro facendomi un leggero taglio sulla parte sinistra della fronte " Non so se lei sia solo frutto in un incubo o esista davvero" dico voltandomi verso di lei " Ma credimi Linz, vorrei davvero che questa ragazza esistesse realmente, che non sia solo un sogno" la guardo sorridendo tristemente " perché quello che provo per lei è una cosa inspiegabile, ma al col tempo bellissima" concludo lasciandomi cullare dal suo abbraccio.

Ormai è sera inoltrata Linz ancora non ha pronunciato parola riguardo ciò che le ho detto , una parte di me è grata di questa cosa ma l'altra, l'altra parte è talmente tanto curiosa preoccupata dal suo silenzio che sta impazzendo, sto impazzendo.
" Perché non parli Linz?" Le chiedo mentre ci sediamo per cenare, " cosa ?" Mi chiede ritornando con la testa sulla terra " mi dici che cosa ti frulla in quella testolina castana ?" Le domando cercando di sdrammatizzare la situazione, lei poggia i gomiti sul tavolo e mi guarda " Aly io non posso neanche immaginare ciò che hai passato e stai passando, ma sono qui per aiutarti" dice allungando una mano verso la mia che è chiusa a pugno, la stringe " Da oggi tutta sta storia l'affronteremo insieme okay?" Mi chiede io annuisco sorridendo " però ora mangiamo che dopo dobbiamo uscire con gli altri ".

La serata passa tranquilla, quando siamo rientrate do la buonanotte a Linz e vado in camera mia per dormire, quando mi sdraio a letto stranamente riesco ad addormentarmi quasi subito.

" Quella ragazzina sta cercando delle risposte " sento una voce maschile pronunciare queste parole " Dobbiamo impedire che inizi a ricordare" continua, stento un'altra voce ma non capisco le parole che dice, quei rumori sono ovattati, lontani.
Mi sveglio di colpo, sento la porta aprirsi velocemente e Linz entrare " Aly?" Mi richiama " Ehi piccola stai bene ?" Mi chiede di nuovo, non rispondo è come se il mio cervello si fosse spento, " Stai tremando" continua lei stringendomi a se, " ho avuto un inc.. incubo" cerco di spiegarle, sono accorto di saliva, faccio dei respiri lunghi e lenti cercando calmarmi, la sento stringere più forte le sue braccia intorno alla mai vita, ma non proferisce nessuna parola , inizio a piangere, " ho paura Linz " le mie parole sono strozzate dai singhiozzi, " Lo so " respira sul mio collo " Ti giuro che cercheremo una fottutissima soluzione Aly "  finisce lasciandomi un bacio sulla nuca.
Il giorno successivo quando mi sveglio mi trovo nella stessa situazione del giorno precedente, con la piccola differenza che stavolta sono io che tengo fra le braccia lei, la sento muoversi e quindi per fare modo che apra gli occhi inizio a lasciarle dei piccoli baci sulla guancia " Uhm Aly smettila, mi fai sollecito così " dice ridendo " uhm uhm " dico continuando, quando apre finalmente gli occhi scoppio a ridere perché la sua faccia è veramente buffa " Non senti anche tu dei piccoli passi avvicinarsi al..." Non finisce la frese che polpetta con tutta la sua delicatezza decide di buttarsi sul letto con noi, prima di sdraiarsi ci dà una piccola leccata a testa, " no cavolo !"  Dice la castana pulendosi il viso con la mano, dopo aver giocato per un po' con il cucciolo scendiamo al piano di sotto per fare colazione.

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