CAPITOLO 18 - KISARA E L'IMPROVVISA TELEFONATA

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Il mattino seguente Kisara si svegliò a causa della luce del sole che faceva capolino da dietro la tenda dell'enorme porta finestra della sua nuova stanza.

Su una parete c'era uno strano oggetto rotondo con al centro tre asticelle che si inseguivano e superavano di continuo, Kisara era rimasta ad osservare quel girotondo continuo per un po' non riuscendo a capire esattamente cosa fosse.

Quando si stancò di osservare quello strano aggeggio, l'albina di alzò e andò nel bagno della camera per lavarsi la faccia e pettinarsi, quando sentì qualcuno bussare alla porta, subito si precipitò ad aprire e vide che era Akari.

La rossa indossava una maglietta a maniche corte blu decorata da quelle che a prima vista sembravano delle strane stelle bianche, dei pantaloncini neri con una catenella pendente a destra che le arrivavano a circa un palmo dal ginocchio, collant color carne adatti al clima non ancora molto freddo, nonostante fosse ormai fine dicembre e ai piedi degli scarponcini neri coi lacci bianchi con la suola alta circa 2 cm.

I capelli rossi ricadevano sciolti sulle spalle tranne che per la piccola treccina che portava dal lato sinistro.

«Buongiorno, ti ho svegliata?» le chiese Akari.

«No, ero sveglia da un po' stavo guardando quel coso rotondo che si muove.» disse Kisara indicando l'oggetto sulla parete.

Akari guardò l'oggetto in questione e disse «Quello è un orologio analogico da parete, la versione moderna delle vostre meridiane.» le spiegò, poi le mostrò il polso «Questo invece è da polso, mostra tante altre cose, ma per quanto riguarda l'ora, mostra direttamente dei numeri, quindi è più semplificato, ma non preoccuparti, imparerai presto a leggere l'ora.» aggiunse mostrandole il suo smartwatch.

«Quindi segna lo scorrere del tempo.» dedusse Kisara «Come le luci che si accendono premendo un bottone sul muro oppure l'acqua che scorre girando quella manopola che hai chiamato rubinetto.» constatò, memore delle rapide spiegazioni che aveva ricevuto la sera precedente.

«Esatto. Da quando è nato Atem ad oggi sono trascorsi 3313 anni, è normale che ci sono cose che prima non esistevano, ma non farti problemi a chiedere se non sai qualcosa, vieni da un'epoca diversa non possiamo dare per scontato che tu sappia tutto.» le disse Akari.

«Wow, ma sono tantissimi.» esalò Kisara meravigliata.

«Ma sei ancora in camicia da notte, dai cambiati, pensi di avere problemi ad infilarti le calze?» le disse Akari uscendo dopo averle indicato l'abito.

«Credo di no, penso di riuscire a cavarmela.» rispose l'albina.

«Allora ti aspetto fuori.» disse Akari uscendo dalla stanza.

Kisara prese ciò che Akari le aveva prestato la sera precedente e dopo essersi tolta la camicia da notte iniziò a indossare prima le lunghe calze, il vestito e infine i sandali.

Quei sandali erano davvero molto belli, erano di un colore bianco argento i dettagli e le rifiniture erano di colore azzurro, sul dorso del piede c'era una gemma blu a forma di cuore, il tacco anch'esso azzurro come le rifiniture, non era molto alto ed erano davvero molto comode, le calzavano alla perfezione.

Quei sandali erano davvero molto belli, erano di un colore bianco argento i dettagli e le rifiniture erano di colore azzurro, sul dorso del piede c'era una gemma blu a forma di cuore, il tacco anch'esso azzurro come le rifiniture, non era molto al...

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 08, 2023 ⏰

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