CAPITOLO 03 - LA VERA IDENTITÀ DI AKARI E LA PRIMA PIETRA

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Shade voltò appena la testa per vedere chi fosse riuscito a immobilizzarlo e con sorpresa vide che era proprio Akari, la cui ferrea presa gli impediva ogni movimento.

«Principe Shade, non mi stavi pedinando, vero?» gli chiese Akari con un tono retorico «Insomma, questo non è un comportamento che si confà ad un principe di sangue reale.»

«Ma che dici, non ti stavo seguendo, cercavo una toilette.» replicò il principe Shade cercando di risultare convincente.

«Ma mi hai presa per una scema?» gli chiese Akari «Tu mi stavi seguendo e anche maldestramente, aggiungerei. Potevi trovare una scusa migliore.»

Shade non riusciva a crederci, quella ragazzina era riuscita a sgamarlo con lei era inutile giocare a carte coperte «Hai ragione, forse non sempre mi comporto come un nobile del mio rango, però devi ammettere che anche tu per essere una principessa fai cose fuori dagli schemi e la tua storia non mi convince affatto.» commentò.

«Dalle mie parti è finita da un pezzo l'era delle principesse intrappolate in cima ad una torre che restano in attesa che arrivi un principe su un cavallo bianco a trarle in salvo.» disse Akari.

«Lo sai per avere solo 10 anni combatti davvero bene, i tuoi movimenti di prima sembravano quasi trattenuti.» disse ancora il principe Shade.

Akari accennò un sorrisetto soddisfatto «Sappi che quando io ho iniziato a prendere lezioni di combattimento, tu portavi ancora il pannolino, mio caro principe Shade.» disse con un tono ironico.

Akari era fin troppo concentrata sul principe Shade per accorgersi che non erano più da soli.

«Accidenti, sei proprio un maschiaccio, le mie speranze che un giorno, tu sia più femminile e aggraziata possono andare a farsi friggere.» commentò una voce spezzando il gioco di sguardi in atto tra Akari e il principe Shade.

La rossa alzò lo sguardo e vide niente popò di meno che suo padre, sobbalzò appena allentando leggermente la presa.

Anche il principe Shade alzò lo sguardo e ciò che vide lo lasciò sconvolto, un uomo, che gli somigliava come una goccia d'acqua era in piedi dinnanzi a loro due.

«Non chiamarmi così, lo sai che non lo sopporto.» sbottò Akari fissando quell'uomo.

«Io dico solo le cose come stanno, non devi offenderti per le cose vere, principessa maschiaccio.» disse l'uomo prendendola in giro.

Akari lo fissò truce «Smettila subito oppure va a finire come l'ultima volta che le hai prese e piagnucolavi.» sbottò «Lo sai che non mi faccio tanti problemi a romperti le ossa una per una.» aggiunse piccata, allentando ancor di più la stretta che obbligava il principe a terra.

Il principe Shade approfittò della distrazione della rossa e se la levò di dosso per poi scagliarsi, frusta in mano, verso il misterioso uomo apparso dal nulla.

Dopo un istante di sorpresa Akari afferrò la sua frusta e la usò per afferrare il principe Shade per il busto e trascinarlo indietro facendolo cadere seduto, per poi liberarlo.

«Perché mi hai fermato?» le chiese il principe Shade piegando una gamba in modo da potersi alzare rapidamente.

«Perché lui è affar mio, impara a restare al tuo posto, principe Shade.» replicò Akari seria, poi si rivolse all'uomo «E tu perché sei venuto qui? Vuoi che mi scoprano? Non avevi detto che non dovevo rivelare la mia vera identità? Spero che tu abbia una valida spiegazione.» disse puntandogli contro il manico della frusta, che altro non era che un cilindretto marrone coi bordini coloro oro e un ciondolo a forma di stella.

» disse puntandogli contro il manico della frusta, che altro non era che un cilindretto marrone coi bordini coloro oro e un ciondolo a forma di stella

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