CAPITOLO 15 - LA VERA IDENTITÁ DI ATEM

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La mattina seguente gli abitanti del palazzo lunare raggiunsero la sala da pranzo per fare colazione, come loro solita abitudine.

Shade era a capotavola e alla sua sinistra c'era Shin, alla sua destra aveva Fine e Akari e al fianco di quest'ultima c'era seduto Atem.

La colazione venne animata dalle solite chiacchiere condite da frecciatine tra i due gemelli.

Quando i commensali avevano quasi finito, si sentì proprio la voce di Shade «Voi due non pensate di darvela a gambe come ieri sera, questa volta non ci sarà nessuno a salvarvi.» disse alla figlia e all'egiziano «Atem, io e te dobbiamo parlare e non accetto scuse.» aggiunse serio.

Fine si dimostrò contrariata dei modi del marito «Shade, ne abbiamo già discusso, gentilezza e cortesia, altrimenti sarò io stessa a proibire ad Atem di rivelarti i suoi segreti.» gli disse con un tono di sfida.

«Un momento, che mi sono perso?» chiese Shin curioso.

«Sembra che da ieri sera tua sorella e il tipo lì, facciano coppia fissa.» borbottò Shade.

Shin si voltò a guardare i due che pur non volendo erano leggermente in imbarazzo «Vi siete fidanzati? Finalmente, non ne potevamo più dei vostri fugaci sguardi e del vostro struggimento, per non parlare di quando Atem si imbambolava a fissare mia sorella, Akari era molto più professional, lei sbavava direttamente sulle foto, per non consumare troppo l'originale. Comunque esigo di sapere tutto: come, dove e quando... non mi sfuggirete.» disse.

Akari sbuffò «Ti conosco da una vita ma non sapevo che fossi un pettegolo... accontentati di sapere che è successo ieri sera, in giardino, per il resto, non sono fatti tuoi, fratellino.» gli disse.

«Non insistere Shin o ti mando in vacanza tu sai dove.» gli disse Atem con estrema nonchalance per poi bere un sorso del suo mocaccino.

Shin sobbalzò «Scherzi vero? Non puoi farlo.» gli chiese.

«Ti sembra che io stia scherzando?» replicò l'egiziano «Sai benissimo quali sono i miei poteri e sai anche che non ho paura di usarli.»

«Si, conosco i tuoi poteri, ma tu non li hai mai usati, benché meno negli ultimi 3 anni.» obiettò Shin.

«Non è stato necessario, nonostante Declan abbia sfidato la sorte così tante volte che ho perso il conto, ho abbastanza buonsenso da non rispondere alle sue inutili provocazioni.» commentò l'egiziano.

«Ad avere a che fare con gente boriosa e vanesia ormai ci sei abituato, vero?» gli chiese Akari ridacchiando.

«Si, e posso farti anche la lista.» affermò Atem «Tutta gente esaltata che nel migliore dei casi si autocompiace di sé stessa, al peggio tenta di conquistare il mondo o causare chissà quale cataclisma, tutti presi sonoramente a calci lì dove non batte il sole.» dichiarò «Declan non costituisce un problema, è solo un principe.» minimizzò.

«Ti prego non cominciare, conosciamo a memoria la storia.» si lamentò Shin.

«Davvero? Beh, allora saprai anche che vantarmi non è nelle mie abitudini.» replicò Atem.

Shade guardò sua moglie perplesso, come per chiederle ma di che stanno parlando? ottenendo in risposta solo un'alzata di spalle.

Il sovrano lunare si schiarì la voce «Avete finito?» chiese interrompendoli.

Il chiacchiericcio si interruppe.

La regina prese parola «Shade, ricordi cosa ti ho detto, non è vero?» gli chiese «Sento il dovere di avvertirti che Atem è poco incline alla clemenza se viene punzecchiato oltre un certo limite, quindi vedi di non esagerare.»

IL DESTINO DI UNA PRINCIPESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora