𝒱ℯ𝓃𝓉𝒾𝒹𝓊ℯ ♥︎ 22

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Giorno seguente

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Giorno seguente.

Sharon si alza.
Subito si ricorda della sera prima.
Per fortuna lui non è a letto.
Vederlo anche quando apre gli occhi, preferisce di no.

Sospira.
Resta a guardare il soffitto con gli occhi che immediatamente si fanno lucidi.
Pensa a John.
Dovevano vedersi e in realtà, non hanno potuto farlo, perché lei era impegnata con suo marito che ha scoperto tutto.

Si alza.
Prende il telefono e subito nota quante chiamate e messaggi di John, che lei ha segnato come "Alexis" per evitare che venga scoperto da Austin.

Anche se ora lui è a conoscenza del moro e Sharon farà di tutto per proteggerlo.

Ignorando il telefono, si prepara.
Subito dopo, scende e trova Austin in cucina.
Lo sente parlare con uno dei suoi uomini.
A quel punto, resta ferma dietro la parete e prova ad ascoltare tutto.

<Tienimi a bada testa di cazzo di Doğan. O saranno guai per te> a quel punto Sharon ha capito chiaramente che John è in pericolo.

Austin ha già cominciato a farlo seguire.

Esce allo scoperto, con un buongiorno.

<Buongiorno moglie> risponde lui con mezzo sorriso, guardandola da sotto sopra mentre si avvicina al bancone per la colazione
<Potete andare> dice poi Austin au suoi uomini.

Sono soli ora.

<Da oggi parte la tua missione> le dice orami accanto.

Passa la mano nei capelli di Sharon, facendola immediatamente innervosire.

<Puoi non toccarmi? Non dopo ieri sera> sbraita e si allontana da lui
<Sai... Ero davvero tanto arrabbiato Sharon... Sono sincero. Per chi mi ha preso per il culo, sai dov'è ora?> le dice e lei sente brividi lungo il corpo.

Pensa a suo padre e alla brutta fine che ha fatto per colpa sua.

<Non mi interessa> dice lei diretta
<E invece dovresti sapere che sei davvero importante per me... Sei ancora viva e vegeta> dice mentre va vicino al frigorifero per prendersi acqua tonica
<VIVA E VEGETA DICI?> urla improvvisamente Sharon, facendo rimanere di stucco Austin.

È fermo con mani sulla bottiglia.
Ancora di spalle a lei.

<Non urlare> dice lui, con tono ancora basso mentre gira di poco il viso verso di lei
<IERI MI HAI PALESEMENTE VIOLENTATA> continua lei tremando
<Violentata! Che parolone> scoppia a ridere girandosi e andare da lei
<Mi hai presa contro la mia volontà> punta il dito in lacrime
<Non mi toccherai più> continua piangendo, mentre indietreggia e lui cammina verso di lei
<Non avvicinarti> porta una mano davanti
<Puoi calmarti? Perché stai facendo la vittima? Mi hai preso per il culo Sharon! Tu - lo - hai - fatto> alza i toni
<Alleandoti con i Doğan>aggiunge e prende il polso di lei
<Non mi sono alleata con nessuno> continua a mentire
<E chi lo sa, se non ti sei innamorata anche del puttaniere> afferma mentre porta una mano sulla guancia di lei e accarezzare.

𝐿'𝑖𝑛𝑔𝑟𝑒𝑑𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑇𝑟𝑎𝑑𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 ✯ 𝙼𝚒𝚌𝚑𝚎𝚕𝚎 𝚊𝚗𝚍 𝙷𝚊𝚗𝚍𝚎✯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora