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URARAKA POV

Sgattaiolai tra le prigioni, mi stavano cercando. Non si sentiva anima viva, probabilmente il principe aveva già usato la pozione per la voce.

Qualcuno mi afferrò il braccio.

-Maga! La stanno cercando ovunque!- era il principe Shoto, anche lui si era messo a cercarmi.
-Ah sì? Non lo sapevo, di cosa hanno bisogno?- dissi stupidamente.
-Il principe Katsuki ha dei problemi con una tisana che ha prodotto lei stessa, deve agire!- ordinò. Lo seguii fino alle stanze di Katsuki.

Izuku era seduto sul letto di fianco a Katsuki sdraiato, quest'ultimo aveva lacrime nere e gli occhi che cambiavano colore. Era un chiaro caso di un uso di più pozioni alla volta. Mi avvicinai a lui.

-È un'allergia alla tisana, passerà in un giorno se hai messo una sola goccia- non specificai di cosa perché Shoto era proprio dietro di me. Izuku mi guardò dritto negli occhi, sembrava sul punto di piangere.

-Non preoccuparti principe farò in modo di fare stare Katsuki al meglio possibile oggi- lo rassicurai. Izuku annuì lentamente.
-Adesso tutti fuori, la maga ha dato la sua ipotesi e ha finito il suo lavoro. Katsuki non deve essere disturbato- disse secco Izuku. Uscii subito, l'avevo scampata per un pelo.

KATSUKI POV

Vedere Izuku piangere era strano. Forse pensava che non lo vedessi visto i miei occhi, ma in realtà vedevo perfettamente il suo viso rigato di lacrime e potevo percepire i suoi singhiozzi.

Era semplicemente strano.

Il suo viso, i suoi occhi, la sua bocca, tutto. Non l'avevo mai visto così.

Sussurrava qualcosa che non potevo udire, guardai bene le sue labbra.
-Mi dispiace...- mimavano.

Rimanemmo insieme tutto il giorno. Prendeva lui i vassoi con il cibo per entrambi, mi chiedeva se avevo fame scandendolo bene con le labbra e quando gli rispondevo di no ridava il vassoio ai servi.

Non parlammo, ma lui continuava a sussurrare frasi dispiaciute che non capivo.

Io dormii sul mio letto e lui su una sedia. Gli chiesi se voleva dormire con me perché la sedia probabilmente era scomoda, ma lui rifiutò.

Il giorno dopo era tutto passato, avevo le guance bagnate e Izuku sonnecchiava sulla sedia di fianco al mio letto. Non volevo svegliarlo, ma lui aveva un sonno così leggero che non appena mi mossi si svegliò di scatto.

-Tutto ok?- chiese subito. Annuii.
-Mi dispiace veramente tanto...- sussurrò.
-Che cosa volevi darmi?- chiesi.
-Una pozione della verità, l'ho bevuta anch'io, mi sono dovuto trattenere dal dire i codici delle mie casse forti alle cameriere. Me ne è scappato solo uno, ma era una cassaforte di poca importanza- spiegò, ridacchiai. Mi accennò anche lui un sorriso.

-Dovresti dormire un po'- gli consigliai.
-No, sto bene- disse distratto. Guardava il vuoto.
-No, dico sul serio, dovresti farti una bella dormita- ripetei. Mi alzai, gli presi la mano e lo guidai nel mio letto. Lo feci sdraiare. In men che non si dica si addormentò. Lo guardai teneramente, la pozione stava facendo effetto, come aveva detto la maga lo stavo iniziando a vedere più bello. I suoi capelli cotonati, la sua pelle liscia, le sue lentiggini, sembrava un'opera d'arte.

Entrò una cameriera, la conoscevo, il suo nome ce l'avevo sulla punta della lingua. Non me lo ricordavo...

-Principe Katsuki, le ho portato la colazione, vedo che lei sta meglio, ne sono contenta- mi porse un vassoio. Si sporse un po' per vedere la camera.
-Non sapevo che il principe Izuku era qui, rimedio subito per prendergli la colazione- esclamò sorpresa. Fece per andarsene.
-Grazie mmh...- cercavo di ricordarmi il suo nome.
-Celia...- mi ricordò. Aggrottai le sopracciglia, eppure fino a due giorni fa mi ricordavo perfettamente il suo nome. Lei se ne andò velocemente.

Mi sdraiai sul letto. Izuku era al mio fianco che dormiva. Addentai una brioche e bevvi un sorso di latte, mi ritrovai a guardare di nuovo Izuku. Distolsi velocemente lo sguardo imbarazzato e mi guardai allo specchietto che c'era vicino al comodino.

I miei capelli erano più rosa del giorno prima, non si poteva più far finta di nulla, avrei dovuto trovare una scusa.

Mentre pensavo Izuku si avvicinò più a me, inconsciamente nel sonno. I suoi capelli verdi sembravano così morbidi da scombinati.

Toccali.

"Eh?"

Tocca i suoi capelli.

"No."

Fallo.

La mia mano si mosse da sola, mi ritrovai ad accarezzare delicatamente i suoi folti capelli verdi. Volevo allarmarmi, volevo togliere la mia mano dai suoi capelli, ma non ci riuscii.

"Qualcuno arriverà, mi troverà così e farò una figuraccia."

Invece no.

"Perché?"

Perché lo ami.

"Non è vero."

La pozione mi stava controllando e sapevo che l'avrebbe fatto tante altre volte. Mi inquietava. Il mio corpo si muoveva da solo, i miei pensieri non erano più miei, li condividevo con qualcun altro che si spacciava per me.

Nonostante tutto la mia mano non si spostava dai capelli di Izuku. Erano così morbidi... mi faceva sentire bene.

E, inevitabilmente, Izuku si svegliò. Mi toccò la mano che era sui suoi capelli.

-Che stai facendo?- chiese.
-Nulla- ritrassi subito la mano. Celia entrò in camera.
-Oh guarda, la colazione per te è arrivata- dissi alzandomi dal letto per prenderla e salutare... come si chiamava?

Chiusi la porta per evitare di farle di nuovo la domanda sul suo nome. La mia memoria iniziava a vacillare.

Porsi il vassoio a Izuku.
-Non mangi?- chiese.
-Ho già mangiato prima- confermai. Mi sedetti sul letto di fianco a lui.
-Prima... mi stavi accarezzando la testa?- chiese.
-No- risposi.
-Invece sì-.
-Ti sto dicendo di no-.

Digli la verità.

"Piantala."

Digli di sì.

Mi misi le mani tra i capelli, quegli ordini erano assordanti.

-Katsuki, tutto ok?- chiese Izuku avvicinandosi a me.
-Stai di nuovo male?-
-No, tutto ok- mi tolsi lentamente le mani dai capelli, le voci si erano fermate e sorprendentemente ero riuscito a tenergli testa.

-Mi dispiace così tanto... non volevo che ti facesse del male... volevo solo sapere...- Izuku si fermò.
-Che cosa?- chiesi.
-Se mi stavi mentendo sul potere...- tendeva a guardarsi le mani quando era imbarazzato o nervoso.
-Io... ho fatto male a non fidarmi di te, lo so...- sembrava molto dispiaciuto.
-Posso fare qualcosa per farmi perdonare?-
-No, non preoccuparti, ti ho già perdonato, l'importante è che la smetti con le pozioni- dissi tranquillo.

L'avevo visto piangere, sapevo che si sentiva veramente in colpa per quello che aveva fatto, non c'era bisogno di altro.

O forse sì?

-In realtà... c'è una cosa che vorrei...-
-Sono pronto ad esaudire ogni tuo desiderio- arrossii violentemente.
-Voglio semplicemente rivedere i miei genitori, anche solo un giorno, non c'è bisogno di esagerare- volevo fermare quel caldo che sentivo sulle guance, ma non ci riuscivo.

-Certo, così li potrai invitare al nostro matrimonio, se ti va- disse. Annuii.
-Puoi andarci anche domani, non abbiamo nulla di particolare da fare-.

Cya ragazzi! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Al prossimo capitolo!

~Love Potion~ /BakuDeku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora