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KATSUKI POV

Era possibile? Era veramente possibile che mi fossi innamorato di Izuku? E soprattutto, era colpa della pozione o colpa mia?

A queste domande poteva rispondere solo la maga Uraraka e perciò andai da lei.

Mi aprì il portone senza esitazione e non appena entrai lo richiuse in fretta e furia.

-Tutto bene? È successo qualcosa con la pozione?- chiese subito.
-A parte la vocina in testa che mi assilla ogni volta che mi avvicino a lui? Sto bene. Ho soltanto un dubbio- ero stranamente calmo, mi sentivo strano, non sapevo cosa fare. Uraraka annuì per farmi parlare.
-È normale che sento di essere innamorato di lui? Sono io o la pozione?- parlavo veloce.
-Mmh... dipende... penso che questo lo potremmo sapere tra qualche giorno- mi indicò i capelli.
-Se vedi che iniziano a ritornare come prima vuol dire che sei tu ad esserti innamorato di lui, questo non vorrebbe dire che non potrebbe ritornare l'effetto della pozione, se smetti per qualsiasi ragione di essere innamorato la pozione avrà un effetto immediato. Se sei innamorato tu, l'effetto della pozione si bloccherà fino a quando non lo sarai più- come faceva ad avere sempre una risposta per tutto?
-In conclusione, torna da me dopo domani- mi spinse fuori in modo sbrigativo.
-Ci vediamo principe!- e mi chiuse la porta in faccia.

Non sapevo se quello che aveva fatto era stato scortese o solo per necessità, magari l'avevo bloccata mentre stava facendo qualcosa d'importante.

Sovrappensiero, come al solito, andai nella sala da pranzo.

IZUKU POV

Katsuki era di nuovo in ritardo, non parlavamo da quando l'avevo baciato, ero preoccupato, l'avevo offeso? Forse ero stato troppo frettoloso o forse semplicemente non voleva baciarmi.

Mi sentivo stupido, molto stupito.

Ed ecco che finalmente arrivò. Aveva passo veloce, era serio e indossava un gilet rosso sopra una camicia nera e dei pantaloni dello stesso colore. Era bellissimo, come al solito, però vedevo qualcosa di diverso in lui, i suoi occhi scintillavano come quando lo portavo ai giardini. Era felice? Non so perché questo mi sorprendeva tanto, tutte le persone dovrebbero provare la felicità, ma lui quando stava con me non sembrava averlo mai fatto.

Sentii un bisogno, il bisogno di vederlo sorridere in modo genuino, come fanno i bambini quando ricevono quel che volevano a Natale o come fa una qualsiasi persona quando vede il proprio amato dopo tanto tempo.

Chiederlo sarebbe stato strano, allora decisi che da quel giorno avrei fatto qualsiasi cosa pur di vederlo sorridere. Volevo vedere come quegli occhi scintillanti si sposavano con il suo sorriso, il suo vero sorriso.

Si sedette come se nulla fosse, come ogni altro giorno.

-Scusa il ritardo- borbottò.
-N-non preoccuparti...- sentivo le guance calde, il cuore mi batteva forte, non ero solito a balbettare, era lui che mi faceva questo effetto.
-Come va? Non ci parliamo da ieri...- lo pensavo anch'io, forse non era sua intenzione non parlarmi, forse il bacio gli era piaciuto.
-Bene... oggi pomeriggio pensavo di andare a caccia... vuoi venire?- proposi. Lui sbatté le palpebre più volte di seguito, come se non avesse capito quello che stavo dicendo.
-Non ho mai ucciso un'animale-
-Ti insegno io-
-E se faccio qualcosa di sbagliato?-
-Non potrai far del male a nessuno in mezzo alla foresta, vieni, sarà divertente- sospirai. Era arrabbiato con me e perciò mi stava evitando. Mi guardò per un attimo, la sua espressione non mutò.
-Va bene, non ho molto da fare qua da solo- continuavo a non capire cosa provasse per me, odio? Rabbia? Simpatia? Non ne avevo idea, lui faceva tutto troppo anonimo.

Il cibo, come per salvarmi, arrivò. Ringraziai chiunque mi avesse salvato dal dover continuare a mettermi in imbarazzo.

Mangiammo in silenzio.

Lui sembrava troppo normale, non capivo se stesse tramando qualcosa o se ero solo paranoico. Solitamente avrebbe evitato come la peste qualsiasi attività da fare con me tranne andare nei giardini, come si fanno a spegnere i pensieri?

Finimmo quasi allo stesso momento.

-Allora? Dove mi vuoi portare?- si alzò da tavola aspettando che io dicessi qualcosa.
-Nel boschetto vicino al villaggio...- lo dissi in un modo un po' interrogativo. Non capivo come si sentiva Katsuki e questo mi faceva impazzire.
-Devo portare qualcosa?- chiese.
-Hai un arco o una spada?-
-No-
-Allora non devi portare nulla- mi alzai anch'io da tavola.

Gli presi la mano in modo avventato, lui non la ritrasse. Ok, risposta definitiva, il bacio gli era piaciuto.

Lo portai all'uscita del castello dove c'erano le guardie che preparavo i carretti e i cavalli.

-Allora, potresti andare nel carretto con Denki, gli ho proibito di parlare fino a quando non torneremo qui, non ti darà fastidio. Oppure potresti stare con me... ma capisco che tu-
-Sto con te!- mi bloccò prima che potessi finire la frase. Pensai che forse semplicemente mi stavo sognando tutto, che ero ancora nel mio letto a dormire e Katsuki era nella sua stanza a odiarmi o robe del genere, ma poi Katsuki si aggrappò al mio braccio e fu lì che capii che era tutto reale. Sentivo le sue mani attorno al mio braccio, non era finzione, non stavo sognando.
-Em... se sei d'accordo...- tolse le mani dal mio braccio, mi sembrò di vederlo arrossire un po', ma forse era la mia immaginazione.
-O-ovviamente!- iniziai ad andare verso il carretto e lui mi seguì. Ci sedemmo uno di fianco a l'altro e partimmo.

Cya ragazzi! Il mio progetto del momento sarebbe finire questa fic e poi incominciare una nuova (nel mentre ovviamente finirò anche le altre due che ho incomplete), preferisco concentrarmi su una cosa alla volta così posso portarvi contenuti di qualità senza confondermi tra una storia e un'altra. Naturalmente scrivo sempre quando ho idee e se ho un'idea geniale per un'altra storia ovviamente la scriverò, però per ora ne ho molte per questa. Se volete che continui altre fic scrivetelo e sarete accontentati. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Al prossimo capitolo!

~Love Potion~ /BakuDeku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora