-14-

139 3 1
                                        

KATSUKI POV

Era strano ritornare nel villaggio insieme al principe, tutti si inchinavano non appena la carrozza passava, alcuni gli porgevano i loro bambini per farglieli tenere in braccio.

Nonostante Izuku non avesse un potere il popolo lo amava.

-È questa la locanda- la indicai, decisamente il mio posto preferito, andavo sempre lì quando volevo smettere di pensare.
-Faccio parlare te allora, lo conosci il proprietario, giusto?- Izuku sorrise. Io annuii.

La carrozza si fermò. Iida aprì la porta. Uscì prima Izuku poi io. Entrammo nella locanda.

Che cosa imbarazzante, tutti ci guardavano come se fossimo di un altro pianeta. Notai Toshinori, il proprietario della locanda, strabuzzare gli occhi.

-Katsuki?! È da tanto che non ci vediamo! Cos'è successo?- iniziò a moderare i toni non appena vide Izuku dietro di me.
-Sei amico del principe?- sussurrò.
-Ti prego, non fare questa cosa più imbarazzante di com'è. Fa finta che sia lo stesso Katsuki che viene qua ogni giorno e che ho portato un amico, ok?- non avevo né tempo né voglia di spiegargli tutta la situazione del matrimonio. Toshinori mi guardò negli occhi per un attimo sfuggente.
-Vi faccio preparare un tavolo- chiamò dall'altra stanza una cameriera, purtroppo la conoscevo. Camie Utsushimi, era una ragazza ossessionata da me e per qualche motivo Toshinori mi faceva portare il cibo sempre e solo da lei.

Camie ci preparò il tavolo e ci face sedere.

-Salve principe Izuku, la ringrazio tanto per aver scelto la nostra locanda- fece un inchino rivolto ad Izuku e poi si girò verso di me.
-Ciao Katsuki~- mi salutò con uno sfarfallio di mano.
-Quello che stai salutando è il principe Katsuki, nonché mio fidanzato, quindi ti consiglierei di portare rispetto- Izuku era nervoso, si vedeva che non la voleva lì.
-A-ah! Certo, mi scusi per l'insolenza. Adesso vi porto i menù così potete ordinare- fece un sorriso forzato e se ne andò.

-Quella ragazza...- Izuku voleva sapere qualcosa su Camie, ma sembrava non sapere cosa.
-Oh, intendi Camie? Secondo me non ci sta bene con la testa, le ho detto più volte che non mi piace in quel senso. Ma non demorde- sbuffai, se fosse stato solo per lei quella non sarebbe stata la mia locanda preferita.
-Allora facciamo in modo di farglielo capire- Izuku face un ghigno. Poggio la mano aperta sul tavolo, io capii e gliela presi.
-La faremo impazzire- accennai un sorriso.

Camie tornò con i menù in mano.

-Ecco a voi- diede un occhiata fugace alle nostre mani intrecciate e fece una smorfia. Fece un inchino e se ne andò.

Izuku iniziò a ridere.

-L'hai vista la sua faccia?- chiese sghignazzando. Anch'io iniziai a ridere.
-Memorabile- dissi.

Quando decidemmo cosa ordinare Camie ritornò. Prima che arrivasse al nostro tavolo iniziammo a baciarci e non appena arrivò facemmo finta di non averla vista. Ordinammo e lei se ne andò stizzita.

-È molto divertente- risi. Izuku stava guardando la finestra, aveva la faccia terrorizzata.
-Oí... tutto bene?- guardai fuori anch'io. Dal castello stava uscendo del fumo nero.
-Devo subito tornare indietro- disse Izuku. Tirò fuori dalla tasca 10000 yen e li mise sul bancone.

-Tu rimani qui, potrebbe essere pericoloso per te- si alzò da tavola pronto ad andarsene.
-Non se ne parla, vengo con te- mi alzai anch'io.
-Katsuki, non sappiamo cosa potrebbe essere, potrei metterti in pericolo facendoti venire- mi mise le mani sulle spalle e mi guardò negli occhi.
-E se andando da solo ti mettessi in pericolo tu? Vengo con te- lui si arrese e io andai con lui.

Salimmo in carrozza e in fretta e furia ritornammo al castello sotto gli sguardi confusi di Camie e Toshinori.

Quando arrivammo al castello scoprimmo subito da dove proveniva quel fumo.

C'era un uomo, probabilmente uno stregone, che stava incendiando il castello con delle fiamme blu. Era alto, aveva i capelli neri e gli occhi blu. Nella mascella e sotto agli occhi era viola.

-Ehi! Cosa pensi di fare?!- urlò Iida, sguainò la spada. Il moro si accorse di noi e sorrise.
-Fareste meglio a preoccuparvi per i regnanti- quella sola frase bastò per far andare Izuku nel panico.
-Che avete fatto ai miei genitori?!- vedevo la sua mano tremare così gliela presi.
-Vai a controllare tu stesso principino...- non potevamo lasciarlo lì ad incendiare tutto. Così Denki e Iida rimasero lì mentre noi andammo a cercare i suoi genitori.

-Te l'avevo detto... non dovevi venire... se ti succede qualcosa io...- aveva gli occhi lucidi e la voce spezzata.
-Non ci succederà nulla se stiamo insieme, si sistemerà tutto- non ero tanto sicuro di quello che dicevo.

Arrivammo alla stanza del trono, un'ampia sala dove i regnanti sedevano quando c'era qualcosa d'annunciare.

Sul trono non c'era il re.

Era l'uomo che avevamo incontrato nel bosco, Izuku diceva che si chiamava Shigaraki. I suoi occhi rossi brillavano d'odio. Aveva la corona del re in testa, l'aveva detronizzato.

Al centro della stanza c'era il re e la regina, le loro facce erano una maschera di sangue. Erano legati e in ginocchio. Per fortuna erano ancora coscienti.

-Principe, non ti aspettavo qui- la voce di Shigaraki riecheggiò per tutta la sala, era bassa e calma. Il suo era uno sguardo di uno che aveva pianificato tutto. Mentiva, lui sapeva che saremmo venuti.
-La cosa che mi ha sorpreso di più è il fatto che hai portato il tuo fidanzatino sapendo il rischio che corre, pensavo lo amassi- era tutta una strategia per far perdere ad Izuku le staffe. Lui non cedette.
-Lascia andare i miei genitori, possiamo sistemare tutto in modo pacifico- esclamò Izuku. Shigaraki si mise a ridere, la sua risata era cupa e amara.
-In modo pacifico? Non credo proprio... forse però un modo ci sarebbe di risolvere la faccenda con meno spargimento di sangue- avevo paura di qualunque cosa stesse per chiedere.
-Voglio solo il tuo fidanzatino e tu e la tua famiglia potrete andare incolumi... o se non altro vivi- per Izuku sarebbe stato meglio lasciarmi lì, molto meglio.
-Non lo lascerò mai nelle tue mani. Soprattutto dopo quello che hai fatto ai miei genitori- Izuku inarcò le sopracciglia, aveva paura.
-Oh ma quello è solo il mio modo di prendergli il potere... staranno bene- sorrise, non mi piaceva quel sorriso, dava tutto tranne che sicurezza.

Realizzai. Era quello il modo con cui gli prendeva il potere? Capii che era quello il motivo per cui Izuku aveva detto che sarei potuto morire.

Izuku si mise in posizione di combattimento. Non ce l'avrebbe fatta, non senza potere.

Lo affiancai.

-Izuku c'è una cosa che ti devo dire- quella fu l'ultima cosa che dissi prima del buio.

Cya ragazzi! Ora qua c'è un po' di azione. Nel prossimo capitolo ci saranno confessioni, preparatevi! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Al prossimo capitolo!

~Love Potion~ /BakuDeku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora