Capitolo 11

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-non capisco se sei rotto oppure no- disse Olesia osservano attentamente il fratello più piccolo che stava sospirando mentre si dondolava su un'amaca presente nel loro immenso giardino.

-Olesia smettila- disse Egon chiudendo gli occhi e cercando di non pensare al fatto che sua sorella fosse li, cosa abbastanza impossibile visto che era la più impicciona di tutti e anche quella che si accorgeva subito se c'era qualcosa di strano.

-no, non la smetto Egon. Sei strano da quando sei tornato per non parlare del fatto che non hai nemmeno protestato quando papà ha annunciato che sarebbe stato Kallan a sposarsi quando ti aveva promesso che la nobile successiva sarebbe diventata tua moglie- spiegò Olesia osservando curiosa il moro che finalmente la guardò negli occhi.

-sono uno stronzo- disse semplicemente il ragazzo -e me ne sono accorto proprio quando nostro padre ha annunciato che ci sarebbe stato un matrimonio-

-in che senso, non seguo il tuo discorso-

-ho avuto paura che avrebbe detto il mio di nome. Non volevo e quando ho sentito quello di Kallan un peso mi è scivolato di dosso- rispose semplicemente Egon chiudendo nuovamente gli occhi e cercando di giocare con l'anello di rubino ma ricordandosi troppo tardi che lo aveva dato all'amore della sua vita.

-tu che non vuoi sposarti? Hai sbattuto la testa?-

-mi sono innamorato, è diverso-

-di chi?- chiese curiosa Olesia, non aveva mai visto il fratello minore in quello stato ed era davvero una sorpresa, una bellissima sorpresa.

-di un ragazzo che ho conosciuto al campo-

-e perché non sei con lui se ne sei innamorato?-

-perché sono stronzo. Gli ho spezzato il cuore perché ero convinto di dovermi sposare con una nobile per poter essere felice ma ho capito troppo tardi che non era vero e che l'unica cosa che realmente volevo era stare con lui, cosa che non potrò fare- rispose sinceramente Egon. Voleva poter tornare indietro nel tempo ed impedire a se stesso di lasciare il suo bel biondo. Ora era più che certo che avrebbe affrontato anche le pene dell'inferno per stare al suo fianco.

-e questo la sai da una settimana ormai no?- chiese conferma Olesia e Egon annuì -e allora che ci fai qui? Perché non sei dal tuo ragazzo?-

-perché non so dove sia Olesia! Non so niente di lui se non il fatto che non sia un nobile- quasi urlò Egon facendo anche un movimento brusco che fece tintinnare tutti i gioielli che aveva addosso.

-e cercarlo maledizione! Ne parli con gli occhi che brillanto e davvero non ti avevo mai visto così. Sono felice che papà abbia mancato la sua parola come al solito- disse la mora sorridendo al fratello che la guardò confuso. I suoi fratelli non si erano mai interessati di lui e gli sembrava davvero strano che in quel momento Olesia e lui stessero parlando ma in parte ne era felice.

-non so da dove partire per trovarlo- sussurrò sinceramente Egon.

-ti aiuto io, fammi una descrizione...-

-oh ecco dov'eri- i due fratelli si girarono verso il padre confusi entrambi di trovarlo li.

-sai che sono sempre qui io- gli disse Olesia confusa, perché il padre la stava cercando?

-si ma io cercavo Egon- disse l'uomo mentre il moro corrucciava la fronte confuso.

-cosa succede?-

-ti sposi-

-COSA? NO!- urlò Egon alzandosi si scatto dall'amaca mentre Olesia sgranava gli occhi.

-come no? Mi hai stressato per anni per poter avere la tua occasione nella società e adesso che la hai e anche bella grande dici no? comunque non puoi rifiutarti ho già accettato- disse l'uomo incrociando le braccia al petto mentre il mondo di Egon crollava. Adesso si che era un addio ad Owe.

-con chi mi sposo?- chiese con la voce che tramava il ragazzo mentre stringeva i pugni completamente arrabbiato con se stesso per quello che aveva fatto. Era colpa sua se in quel momento si stava per sposare anche se non voleva, era colpa sua de Owe stava soffrendo ed era anche colpa sua se non si sarebbero mai più rivisti.

-con il futuro governatore di Ar-Rawda- disse in un ghigno l'uomo mentre Olesia corrucciava la fronte.

-con un uomo? Ma la discendenza?- chiese proprio la ragazza confusa. Certo sposare il futuro governatore di Ar-Rawda non era cosa da poco, anzi molti avrebbero fatto carte false per potersi anche solo avvicinarsi a lui ma comunque le sembrava strana come cosa.

-non me lo chiedere. Nella lettera inviata a tutti i nobili del regno c'era scritto che volevano un ragazzo e non una ragazza quindi ne ho approfittato- disse semplicemente l'uomo mentre Egon sospirava capendo quello che aveva pensato realmente il padre. Per l'uomo era di sicuro una truffa, non gli sembrava ovviamente possibile che dei governatori così potenti non volessero una discendenza e per questo mandava lui. Non avrebbe avuto niente da perdere infondo.

-quando devo partire?- chiese il moro che voleva prepararsi psicologicamente al tutto e anche mettersi l'anima e il cuore in pace.

-domani mattina. Sono venuto qui non appena il governatore di Ar-Rawda ha accettato la tua candidatura. Preparati il viaggio sarà lungo- e così dicendo l'uomo se ne andò lasciando nuovamente i due fratelli da soli.

-stai bene?-

-secondo te?- chiese Egon con un magone in gola -è stato bello per pochi istanti pensare di poter tornare dal mio ragazzo ma ho fatto come al solito l'ennesima cazzata e questo me lo merito- concluse il moro sospirando. -non mi mancherete per niente- aggiunse poi facendo una smorfia in direzione della ragazza.

-non fare quella faccia! Nella disgrazia ti è andata bene, ti rendi conto che Ar-Rawda è importantissima? Più di noi!- disse Olesia scuotendo la testa -quasi quasi chiederei di fare a cambio con te ma hanno espressamente richiesto un ragazzo quindi io non posso farci niente- concluse la moro sospirando -vado a dare la buona notizia ai nostri fratelli- d

-si si, via- sussurrò Egon che quanto più si allontanava la sorella più si sentiva male.

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