1. I fratelli Riddle

526 7 0
                                    

31 Agosto 1996

La camera di Ecate Riddle era illuminata solo da poche candele poste ai piedi del letto su un cassettone in legno di cedro e altre sul comodino accanto al grande baldacchino con le tende nere.

La figlia del Signore Oscuro era davanti allo specchio e stava decidendo quale vestito indossare per ospitare i futuri mangiamorte: Draco Malfoy, Blaise Zabini e Theodore Nott.

Dopo svariati minuti si decise: un corsetto bianco in pizzo con maniche a sbuffo, una gonna corta nera e degli stivali del medesimo colore che le arrivavano al ginocchio.

Osservò attentamente la sua figura allo specchio: lo stretto corsetto le metteva in risalto il seno, mentre la gonna le delineava alla perfezione la vita e i fianchi.
Sapeva di essere una ragazza dalla bellezza particolare e rara e più si guardava allo specchio più se ne convinceva.
Non era molto alta, tutt'altro, ma era formosa nei punti giusti, i fianchi, la vita, il seno, i glutei.
I lunghi capelli di un color rame scuro che ricordavano quello tipicamente attribuito alle streghe, le ricadevano dolcemente sulle spalle.
Il viso era una viso da ammaliatrice, da seduttrice con gli occhi azzurri mare, grandi e profondi in grado di incantare chiunque la guardasse come Medusa.
Il suo nome, Ecate, proveniva dalla mitologia greca: Ecate era infatti la dea della magia, la potente signora dell'oscurità che regnava sulla notte, la luna, i morti; era evocata da chi praticava la magia nera e la necromanzia.
Apparentemente niente la faceva somigliare al fratellastro, Tom, tranne lo sguardo, quello sguardo sadico e manipolatorio tipico dei Riddle.
I due erano in parte fratelli in quanto nati dallo stesso padre ma da madri diverse: la madre di Tom era morta durante il parto mentre quella di Ecate si era suicidata per la vergogna di aver avuto una figlia con Voldemort.
Ecate quando apprese la notizia della morte di colei che l'aveva concepita rimase impassibile, non versò neanche una lacrima perché credeva che non fosse necessario: era solo una donna morta come tante altre.
I fratelli Riddle erano sempre stati molto uniti. Non avevano mai avuto tanti amici perché il padre non voleva che si contaminassero con gli esseri inferiori, non solo maghi mezzosangue ma anche streghe e maghi che si opponevano alle sue decisioni e volontà.
Gli unici amici che avevano erano Draco Malfoy, Theodore Nott, Blaise Zabini, Pansy Parkinson e le sorelle Greengrass, tutti destinati a prendere il marchio nero.

Improvvisamente sentì bussare alla porta.
Non disse niente, sapeva già chi era.

"Visto che sei qui potresti legarmi il corsetto?" chiese Ecate.

"Non credi sia un po' eccessivo?" domandò Tom avvicinandosi e guardandola attraverso lo specchio.

Sul volto di Ecate comparve un ghigno e fece no con la testa.

"Non fraintendermi, sei stupenda così ma.."
una stretta al corsetto.
un gemito.

"Al piano di sotto ci sono Malfoy, Zabini, Nott.."
una stretta più forte.
un altro gemito.

"E anche se sarebbe così soddisfacente ucciderli.."
fece il fiocco.
un sospiro.

"Soprattutto Theodore, vorrei evitare di dover dare spiegazioni a nostro padre."

Nott, Theodore Nott, l'affascinante e misterioso Serpeverde innamorato di Ecate fin da bambino: una volta fece comparire in un laghetto vicino a villa Riddle un fiore di loto perché  per lui rispecchiava alla perfezione la personalità di lei in quanto è un fiore che pur affondando le sue radici nel fango è in grado di rimanere puro e incontaminato e di prosperare anche in condizioni di avversità.

𝗙𝗶𝗴𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗼𝘀𝗰𝘂𝗿𝗶𝘁𝗮̀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora