𝗙𝗶𝗴𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗼𝘀𝗰𝘂𝗿𝗶𝘁𝗮̀

2. Cicatrici

Ecate Riddle ma per tutti Ecate Dubois non era figlia di Lord Voldemort bensì figlia di una maga francese molto potente che l'aveva abbandonata da piccola prima di suicidarsi.
Secondo quasi tutte le voci il padre era fuggito lasciando la giovane donna incinta, motivo per cui si sarebbe tolta la vita.
I maghi, anche quelli più giovani, sapevano che Ecate si era avvicinata ai figli dei mangiamorte e soprattutto a Tom Riddle per sentirsi al sicuro ma solamente loro sapevano la sua vera identità, solo loro sapevano che nelle vene della ragazza scorreva il sangue del più oscuro mago di tutti i tempi.

"Perché non posso dire chi sono?"

"Perché dovrai svolgere un compito per me Ecate e occorre che tutti credano che tu non sia mia figlia."

Tutti i maghi del mondo sapevano che Tom Riddle era figlio di Voldemort ma nessuno sapeva e sospettava che anche quella ragazza dai lunghi capelli rossi e gli occhi azzurri, apparentemente innocente e dolce fosse in realtà figlia del male.
Adéle Dubois, la madre, era una Veela, una creatura quasi-magica, bellissima, con lunghi capelli dorati e la pelle chiara: un angelo e un demone. Era in grado di incantare gli uomini con la sua bellezza ma quando si arrabbiava e perdeva il controllo si trasformava in una creatura orrenda, con la testa di uccello dal becco feroce e dalle ali squamose.

Quel primo settembre 1996 la stazione di King's Cross come ogni anno era un via vai di studenti accompagnati dai genitori: ragazzi del primo anno emozionati di varcare per la prima volta le grandi porte della Sala Grande di Hogwarts ed essere smistati ma anche studenti più grandi con i loro animali nelle gabbie intenti a prendere i posti migliori sul treno.

I Serpeverde si erano appropriati di un vagone, come ormai facevano da anni, non permettendo agli studenti delle altre case di sedersi lì; se questo fosse accaduto, nel migliore dei casi scendevano dal treno doloranti.

Al passaggio dei fratelli Riddle tutti si ammutolirono, si sentiva solo il rumore dei tacchi di Ecate sul cemento della stazione. Alcuni studenti abbassarono lo sguardo, altri rimasero paralizzati, altri ancora si avvicinarono di più ai genitori.

I figli di Voldemort non si curarono dei numerosi occhi che avevano addosso ma tranquillamente salirono sul treno e si misero a sedere nel vagone destinato ai Serpeverde, dove trovarono Draco e Blaise che stavano importunando delle studentesse del secondo anno.

"Non riuscite più a portarvi a letto quelle della nostra età quindi avete trovato delle nuove prede?" chiese ironico Tom squadrando le due ragazzine che immediatamente si allontanarono cercando un altro posto.

"Se tu non fossi intervenuto magari.." rispose Draco alzando gli occhi al cielo. 

"Levami le mani di dosso lurido mezz-" la voce di una ragazza risuonò in tutto il vagone facendo voltare i Serpeverde.
Ecate si alzò e si diresse verso il ragazzo che stava tenendo il braccio di quella misteriosa persona.

"Crabbe lasciala" disse pacatamente Ecate.

Il Serpeverde la guardò confuso.
La ragazza indossava la divisa di Hogwarts ma qualcosa aveva spinto Crabbe a reagire in quel modo: non portava lo stemma di nessuna casa.

"Hai sentito?" chiese impaziente la ragazza staccandosi violentemente da lui e risistemandosi.

Ecate le sorrise.

"Benvenuta tra i Serpeverde Brenda."

Gli studenti nel vagone non stavano capendo: chi era quella ragazza? Come faceva Ecate a conoscerla e perché l'aveva definita Serpeverde se ancora non era stata smistata?