1 Settembre 1998
"Magari è già ad Hogwarts" pronunciò distrattamente Hermione sfogliando le pagine della Gazzetta del Profeta.
Lei, Harry e Ron avevano preso posto sul treno che li avrebbe condotti a scuola ancora una volta."Mi aveva promesso che ci saremmo visti quest'estate.." disse il prescelto ignorando le parole dell'amica.
Non c'era rabbia nel tono della sua voce, era semplicemente deluso e preoccupato.
"..Il suo gufo non è venuto alla Tana con una lettera nel becco. Nessuno di noi l'ha vista passeggiare per Hogsmeade o Diagon Alley.."Sospirò appoggiando la testa al finestrino guardando fuori; una serie di vallate, prati e grandi alberi si presentò davanti ai suoi occhi, scorrendo rapidamente come scene di un film.
Scorse due cavalli correre in una distesa verde, gli zoccoli accarezzavano i ciuffi d'erba e i fiori con una delicatezza tale da non piegarli, da non far loro del male. Le criniere portate indietro dal vento erano cullate dall'aria mite di quel primo Settembre.
Di tanto in tanto si guardavano, complici , avvicinandosi e allontanandosi nuovamente.
Quando il treno seguì la curva imposta dal ponte sul quale erano stati costruiti i binari, un raggio di Sole colpì le pagine del giornale costringendo Hermione a spostarlo.
La riccia approfittò di questa breve interruzione, mentre scorreva velocemente gli occhi tra le righe per ritrovare il punto in cui era arrivata a leggere, per domandare: "Hai guardato da Magie Sinister?"Harry alzò gli occhi al cielo prima di allontanare la testa dal vetro, voltarsi e puntarli su Ron e accorgersi che quest'ultimo aveva unito le labbra in una linea sottile per trattenere una risata.
"Sul serio?"Il rosso si grattò la base del capo sperando che il suo migliore amico distogliesse lo sguardo e lo lasciasse in pace.
Fu Hermione a sottrarlo a quella situazione.
"Beh, è un posto da brivido e lei è da brivido."
Senza alzare la testa dal giornale portò gli occhi su Ron accennando un sorriso: la battuta che il ragazzo aveva fatto su Draco solamente un anno prima le era stata più che utile in quel momento.Harry scrollò il capo iniziando a mangiarsi nervosamente le unghie.
Calò il silenzio.
Passarono interminabili minuti in cui il cervello di Harry Potter elaborò i peggiori scenari: se Tom l'avesse uccisa per vendicare il padre?
Se Tom l'avesse rinchiusa in una gabbia rendendola prigioniera nella sua stessa casa?
Se Tom avesse impedito al suo gufo di partire con le lettere in cui chiedeva disperatamente aiuto?
D'altronde non l'aveva vista arrivare al binario, non l'aveva vista salire sul treno ma soprattutto non aveva visto..
"Riddle. Tu e il tuo scagnozzo avete intenzione di condividere la stessa aria con i Grifondoro?" chiese con voce ironica Hermione non distogliendo ancora una volta gli occhi dal giornale. "Prego, accomodatevi pure."Harry, che non si era minimamente accorto dell'arrivo dei Serpeverde, si alzò di scatto con fin troppa fierezza e sicurezza.
"Dov'è Ecate?""Non è un tuo problema ."
"Ei!" gridò improvvisamente Hermione quando il giornale le volò via dalle mani finendo in quelle di Draco che la guardava con un sopracciglio alzato e un sorriso sardonico.
"Ridammelo immediatamente, Malfoy."Lui lo tenne stretto nella mano destra accartocciandone le pagine.
D'un tratto schioccò le dita e questo prese fuoco.
Un cumulo di cenere grigia cadde a terra e un forte odore di bruciato si diffuse ben presto nel vagone infestandone l'aria.Hermione respirò rumorosamente dilatando le narici e le sue guance si tinsero di un rosso scarlatto per la rabbia. "Vuoi un pugno nel naso come il terzo anno?"
Ron si lasciò sfuggire una risatina seguita subito dopo da un colpo di tosse.
"Sono pronto Granger. A differenza di qualche anno fa non mi riguarderò dal cruciarti fino alla follia."
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𝗙𝗶𝗴𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗼𝘀𝗰𝘂𝗿𝗶𝘁𝗮̀
Fanfiction❗️INTERROTTA❗️ "Se non fossi mia sorella ti avrei già uccisa." "Non sono totalmente tua sorella. Puoi uccidermi, Tom.." Si fermò un istante studiando attentamente le seguenti parole. "..Se lo desideri così ardentemente." ...