9. Regina

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Ciao ragazzi!
Vi avverto che in questo capitolo ho aggiunto un horcrux che non è presente nei libri perché altrimenti non avrei saputo come continuare la storia.
Come sempre, se volete lasciate una stellina e fatemi sapere cosa ne pensate.🤍
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"Harry non ne sono affatto convinta." La voce di Hermione tremò leggermente. "Harry, aspetta!" Gli afferrò il braccio facendolo voltare.

"Cosa c'è?"

"Non pensi che abbiamo sbagliato a consegnarglieli?" Hermione non era una ragazza istintiva e questo lato del suo carattere emerse costringendola a porsi delle domande. "Voglio dire.. avresti potuto tenerli e distruggerli tu."

Harry sospirò toccandosi nervosamente le mani.

Avevano appena abbandonato la stanza di Ecate, dopo averle portato gli ultimi due horcrux.

"Hermione ne abbiamo già parlato. E' giusto che sia lei ad ucciderlo, dopo tutto quello che le ha fatto, tutti i traumi che le ha provocato è il minimo che abbia la sua vendetta."

Nonostante le numerose volte che Harry le aveva dato tale spiegazione qualcosa turbava il suo animo, qualcosa non le quadrava, qualcosa nella sua testa le diceva di non fidarsi di quella ragazza dall'aspetto così angelico.

Lui le diede le spalle con l'intenzione di raggiungere il prima possibile la Torre di Grifondoro per evitare di finire in punizione dal momento che erano fuori dai rispettivi dormitori durante la ronda.
La riccia tuttavia lo spinse all'interno di un'aula chiudendo la porta con un incantesimo.

"Hermione mi spieghi cosa ti sta succedendo?" Allargò le braccia spalancando gli occhi.

"Non mi fido di lei Harry" disse fissando il pavimento. "E' tutto così strano."

Iniziò a camminare per l'aula dandosi dei piccoli pugnetti sulla fronte. "Così strano."

"E' strano che una ragazza come Ecate mi abbia rivolto la parola?" chiese seguendola con lo sguardo. "E' strano che abbia chiesto a me di aiutarla?" Dalle sue labbra uscì una risatina isterica. "E' strano per te Hermione?"

Lei girò la testa di scatto verso la sua direzione aprendo più volte la bocca ma senza che da essa uscisse una parola.
Scosse la testa prima di raggiungerlo. "No Harry, assolutamente no. E' strano che ti abbia parlato degli horcrux proprio quando gliene mancavano tre."

Gli occhi si socchiusero sotto le lenti tonde. "Continua."

"Quattro horcrux li ha trovati quando ancora non ti rivolgeva neppure per sbaglio un'occhiata. Guarda caso le mancano tre oggetti e improvvisamente diventi il centro dei suoi pensieri" disse alzando la voce. "Prego Merlino di sbagliarmi, davvero, ma ti chiedo di prestare attenzione. Può trattarsi solo di una coincidenza come no."

Harry si passò la mano prima sul mento poi sulla fronte. "Mi fido di lei Herm, è una ragazza che ha sofferto tanto, troppo per la sua età. Sono stato io a propormi di aiutarla e manterrò tale promessa. Se non mi vorrà al suo fianco nel momento in cui Tu Sai Chi morirà lo capirò ma non mi pento di averla aiutata a trovare gli horcrux." La sua voce era sicura, a tratti perentoria. "Ho letto nei suoi occhi così tanta sofferenza.. non stava mentendo."

"Spero con tutta me stessa che una volta morto il Signore Oscuro lei non sparirà, perché altrimenti dimostrerà ad entrambi di averti usato solo ed esclusivamente per il suo obiettivo." Lo sorpassò con le mani nella tasca del mantello lasciandolo da solo e si inoltrò nell'oscurità del corridoio.

                                        ***

I sei horcrux erano disposti sul letto di Ecate in ordine di scoperta.
Aveva pensato molte volte a come li avrebbe distrutti e alla fine aveva deciso: sarebbe partita dall'anello del suo bisnonno, Orvoloson Gaunt, per concludere con Nagini, la donna-serpente tanto fedele a Voldemort.

𝗙𝗶𝗴𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗼𝘀𝗰𝘂𝗿𝗶𝘁𝗮̀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora