Capitolo 4

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-ahhhhh- urlò Layla uscendo di corsa dalla macchina di Chris che si era appena fermata e guardando con occhi che brillavano l'enorme edificio a due piani che avevano difronte.

-vuoi calmarti?- le chiese con un sospiro Chris uscendo con calma dalla macchina che aveva appena parcheggiato e osservando anche lui sorpreso l'edificio, se lo ricordava molto più piccolo.

-no che non mi calmo! Guarda sto posto! È enorme per non parlare del fatto che lo è anche l'appartamento che si trova sopra- continuò la rosa cercando di sbirciare dentro l'edificio dalle piccole vetrate presenti senza però riuscire a vedere bene all'interno.

-serve una mano?- chiese una voce maschile alle loro spalle e i due si girarono come colti in fragrante a fare qualcosa che non dovevano osservando attentamente il castano che era palesemente appena arrivato visto che la macchina grigia dalla quale era appena uscito non era presente prima -siete qui per vedere l'edificio?- chiese ancora ai due.

-si, tu sei il proprietario?- chiese Layla curiosa mentre il castano li raggiungeva prendendo un mazzo di chiavi che molto probabilmente erano dell'edificio.

-non sono il proprietario, abito alla palazzina affianco- indicò con la testa l'edificio alla loro destra -e il proprietario mi ha dato le chiavi nel caso ci fosse qualcuno interessato. Prego- aggiunse poi facendo entrare prima i due ragazzi per poi raggiungerli.

-è enorme- sussurrò Layla guardandosi intorno con gli occhi che se possibile brillavano ancora di più per la felicità.

-non siete di qui vero? Da dove venite?- chiese il castano curioso.

-Chicago- rispose sempre Layla lanciando una veloce occhiata all'amico che si era messo a guardare l'edificio senza proferire parola.

-sono dieci ore di viaggio!- disse sorpreso il castano.

-credo di si, abbiamo fatto altre fermate per vedere altri posti quindi non saprei con certezza- mentì Chris parlando per la prima volta. Di certo non voleva fa spere a quel ragazzo, che aveva un'aria familiare anche se non aveva ancora capito chi fosse, che erano andati li di proposito.

-cosa vi porta in un paesino come questo? Scusate se mi faccio i fatti vostri ma sono davvero curioso visto che non vediamo molti stranieri da queste parti e i pochi che arrivano se ne vanno dopo poco perché detto schiettamente non c'è niente qui se non a un'ora e mezza di macchina-

-non aiuti molto con gli affari se dici queste cose sai?- ridacchio Layla mentre il castano alzava le spalle.

-meglio essere sinceri e non dare false speranze alla gente-

-stiamo cercando un posto per spostare la nostra palestra- disse alla fine Chris mettendosi le mani nelle tasche dei jeans scuri che indossava -a Chicago è diventato impossibile con la concorrenza e i prezzi degli affitti che aumentano-

-immagino, comunque qui non c'è una palestra se non come detto prima ad un'ora e mezza di macchina. Prima c'era in un altro paesino più vicino ma ha chiuso da anni. Sarebbe bello averla qui di sicuro io ci farei un salto- disse sinceramente il castano che iniziava a sperare che i due prendessero quel posto. Aveva bisogno di andare in palestra e farsi tre ore di macchina ogni volta per andarci non era proprio nelle sue corde.

-vedi Bugs abbiamo già un cliente!- rise Layla usando il nomignolo che aveva dato a Chris la prima volta che lo aveva visto al college e che era diventato il soprannome del ragazzo.

-possiamo vedere il piano superiore?- chiese invece Chris al castano che annuì salendo le scale che erano all'ingresso e zoppicando leggermente con la gamba destra cosa che notarono sia Layla e Chris e si lanciarono un'occhiata veloce.

-la palestra è per la gamba?- chiese allora Chris, non voleva essere scortese ma voleva capire.

-ve ne siete accorti subito- rise il castano aprendo la porta dell'appartamento -si per quella. L'ho fatto per un po' ma è diventato pesante guidare per tanto tempo e ho mollato-

-Bugs sto posto è fantastico- sussurrò Layla iniziando ad osservare ogni piccolo angolo di quell'appartamento e Chris controvoglia dovette ammettere che l'amica aveva tremendamente ragione.

-possiamo farti sapere nei prossimi giorni? Vorremo vedere altri posti- disse allora Chris al castano che annuì.

-nessun problema, tenete- rispose il castano porgendo poi al biondo il bigliettino da visita che aveva nella sua giacca -è del mio studio ma c'è il mio numero sopra quindi per qualunque cosa non esitate a contattarmi-

-grazie davvero per la disponibilità....- disse Layla mentre scendevano lasciando in sospeso a frase per conoscere il nome del ragazzo che li aveva appena aiutati.

-Dimitri- disse con il sorriso il castano -e nessun problema. Buona giornata- aggiunse poi chiudendo la casa e salutando i due che si erano già messi in macchina pronti a partire.

-Dimitri...mi avevi già parlato di lui per caso?- chiese curiosa Layla mentre Chris faceva partire la macchina mordendosi il labbro inferiore.

-si è il futuro marito di mia sorella- spiegò in un sussurro il biondo maledicendosi per non averlo riconosciuto subito. Forse era davvero cambiato con gli anni ma ringraziava comunque il fatto che il castano non lo avesse per niente riconosciuto.

-wow- disse Layla -era uno dei quel gruppetto vero?-

-si Layla-

-che ne dici? Sappi che anche se mi piace molto come luogo non voglio costringerti se non vuoi- aggiunse la ragazza dopo un paio di minuti in completo silenzio. Christofer strinse il volante fino a farsi sbiancare le nocche.

-non voglio vedere la gente che mi ha fatto soffrire- sussurrò Chris guardano fisso davanti a se -ma quel posto è perfetto, comodo e soprattutto il più economico che abbiamo visitato. Per non parlare del fatto che mi manca quel paesino di merda- aggiunse in fine mentre Layla sgranava gli occhi a quelle parole.

-mi stai dicendo che compriamo quell'edificio?-

-si Layla, adesso andiamo a Chicago sistemiamo tutto e compriamo quell'edificio-

Layla sorrise al biondo che aveva accanto tutta felice e contenta. Quel posto non le dispiaceva per niente ed era felice che finalmente il suo migliore amico avesse ammesso di voler tornare a casa dopo dieci anni di assenza.

Il matrimonio del mio nemicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora