-non dovevi papà! E se ti vedessero?- chiese completamente terrorizzato Chris mentre con Layla e il padre sistemavano l'attrezzatura che avevano portato dalla loro precedente palestra all'ex magazzino di Holen.
-voglio aiutarti! E già mi sento in colpa per non avervi aiutati con le trattative- disse l'uomo convinto. Era rimasto sconvolto quando due giorni prima suo figlio lo aveva chiamato dicendogli che aveva comprato il magazzino e che era appena arrivato li per iniziare a sistemare.
-io e Layla abbiamo ventinove anni ormai! Siamo adulti e possiamo fare anche da soli le trattative- sbuffò Chris togliendosi la felpa e rimanendo a maniche corte per il caldo che stava sentendo.
-lo so ma volevo aiutarvi-
-ha fatto tanto già trovando questo posto fantastico- disse Layla con un sorriso in direzione dell'uomo.
-Darius! Che sorpresa- i tre si girarono verso Dimitri che era appena entrato con un cartone con quattro caffè dentro e Chris sbiancò, non voleva ancora che si scoprisse la sua vera identità ma ovviamente niente poteva andare come voleva.
-oh Dimi. Stavo passeggiando quando ho visto questi due ragazzi che stavano lavorando da soli e ho pensato di dare una mano- rispose il biondo sorridendo al castano.
-altruista come sempre. Ho portato dei caffè e credo di aver fatto bene a portarne quattro a questo punto-
-grazie, non dovevi- ringraziò velocemente Chris prendendo il caffè che gli stava offendo Dimitri seguito a ruota dal padre e da Layla.
-figuratevi. Non posso aiutarvi in altro modo- si scusò il castano bevendo anche lui un sorso del suo caffè -a proposito posso già iscrivermi?-
-ma non abbiamo ancora aperto!- disse tra le risate Layla.
-lo so ma voglio essere il vostro primo cliente, ve l'ho detto che mi serve una palestra- continuò Dimitri guardandosi intorno per osservare come stessero trasformando quel posto una volta vuoto. -molti in paese si stanno chiedendo cosa diventerà questo posto- aggiunse poi.
-non hai detto niente?- chiese curioso Chris.
-no, non sapevo se potevo spargere la voce quindi sono rimasto in silenzio- rispose sinceramente il castano finendo il suo caffè.
-faremo a breve dei volantini da spargere per tutta la città, che ne dici Bugs?- chiese Layla al biondo a cui piacque l'idea dell'amica. Certo il passaparola li da loro era lo stesso molto efficace ma i volantini erano anche meglio.
-ne solo felice, allora vi lascio lavorare-
-ah Dimi vieni a pranzo oggi-
-uh okay, allora a dopo Darius. Buon lavoro- disse il castano sorpreso in parte da quell'invito per poi salutare tutti ed uscire dalla palestra lasciando da solo i tre.
-dovreste venire anche voi-
-no papà- disse convinto Chris -non voglio dire alla mamma e a Vayne che sono qui, non ancora almeno-
-come vuoi. Che ne pensi di Dimitri?- chiese ancora l'uomo mentre Layla era nuovamente uscita per prendere gli scatoloni con alcuni pesi che si trovavano ancora nel camion che avevano noleggiato per spostare tutta l'attrezzatura.
-in che senso-
-oh andiamo è diverso e sono certo che te ne sei accorto-
-si comporta in modo gentile solo perché tu sei il padre della sua ragazza e perché non mi ha riconosciuto, semplice- in realtà Chris aveva notato che il castano sembrava davvero leggermente diverso ma non avrebbe mai dato quella soddisfazione ai genitori e alla sorella, non prima di aver visto la reazione del castano quando avrebbe scoperto la sua vera identità.
-come vuoi- borbottò Darius alzando gli occhi al cielo -io vado che tua madre vorrà di sicuro una mano per pranzo, fate una paura anche voi due- e così dicendo l'uomo se ne andò facendo sospirare di sollievo il biondo.
-allora cosa mangiamo per pranzo?- chiese curiosa Layla raggiungendo l'amico -c'è qualche posto buono?-
-c'è una trattoria- disse in un sussurro Chris incrociando le braccia al petto -possiamo andare li se per te va bene-
-certo, che cosa c'è in quella trattoria che ti ha fatto sbuffare?-
-niente. Mi faccio una doccia e arrivo- Layla annuì anche se poco convinta dalla risposta che gli aveva appena dato il biondo e si legò i capelli in una coda alta aspettando che Chris tornasse. Non dovette aspettare più di dieci minuti prima di vedere l'amico scendere con ancora i capelli bagnati, era inutile dire a quel testone che se li voleva portare così lunghi se li doveva asciugare visto che non l'avrebbe mai ascoltata.
-andiamo così non troviamo molta gente- le disse Chris prendendo solo il cellulare e il portafoglio, che mise entrambi nelle tasche posteriori dei suoi jeans mentre le chiavi dell'edificio le lanciò a Layla che le mise nella sua borsa a tracolla dopo aver chiuso il tutto.
-quante trattorie ci sono in totale qui? E a quale andremo?- chiese la rossa mentre entrambi camminavano per le strade di quel paesino cosa che non avevano ancora avuto il tempo di fare visto che avevano impiegato i giorni precedenti a sistemare la loro nuova casa.
-qui c'è solo una trattoria Layla, un solo bar e una sola pizzeria- le spiegò con calma il ragazzo ridacchiando alla faccia sconvolta della rossa.
-quindi è ovvio che vi conoscete tutti qui!- constatò Layla -e quindi si parlerà molto dei due nuovi arrivati-
-già, appena entrati aspettati di essere al centro dell'attenzione. Ti ricordo che quando siamo andati al supermercato ieri la commessa ci ha guardati stranita-
-si ma non pensavo ci fosse solo una cosa per tipo- borbottò la ragazza -a proposito prenderemo qualcuno come Carlos per aiutarci oppure no?-
-no, i primi tempi possiamo anche tranquillamente cavarcela da soli, non ho bisogno di una palla al piede. A Chicago ci serviva perché entrambi a volte avevamo da fare ma qui avremo solo la palestra quindi non ci serve nessuno- concluse convinto Chris e Layla fu completamente d'accordo con il ragazzo. Non serviva un peso morto.
Angolo autrice
Buona Pasqua
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Il matrimonio del mio nemico
RomanceSono passati dieci anni da quando Chris ha lasciato il suo paesino per poter studiare al college a Chicago quando sua sorella si presenterà da lui avvertendolo che sta per sposarsi con uno dei ragazzi che non facevano altro che insultare suo fratell...