"Hoseok perché non viene a mangiare il capo?"
Chiese Hyunjin infastidito notando l'assenza anche dei due nuovi arrivati."Non lo so, prima non sembrava stare molto bene".
Rispose un po' preoccupato Hobi."Vado a vedere come sta allora".
Hyunjin aveva bisogno di sapere se fosse vero o meno."Tranquillo Hyunjin, voi godetevi la giornata, vado io da Jimin".
Hobi si alzò dalla sedia.
Hyunjin annuì con la testa, avrebbe preferito andare lui ma non poteva contraddire Hoseok.Raggiunse la camera di Jimin e bussò, dopo qualche secondo si trovò davanti un Jimin strano, sembrava perso nei suoi pensieri.
Lo fece entrare e si sedette in una delle sedie che erano presenti nella stanza, l'altra venne occupata dall' opposto."Che succede? Stai male? Non hai una bella cera".
Chiese preoccupato vedendo il viso pallido dell'amico."Hobi non so che mi stia succedendo. Mi sento strano da quando sono arrivati quei due".
Jimin si mise le mani tra i capelli tenendosi la testa che era in totale confusione."In che senso?"
Non capiva cosa volesse dire."Non lo so, quando sono da solo con loro non mi sento completamente a mio agio".
Evitò di dirgli che il cuore iniziava a battere più del dovuto."Lo sai meglio di me che tu hai problemi di fiducia, contando anche la tua fissazione aggiuntiva, non odiarmi, sai che sono diretto". Disse seriamente Hobi, non gli piaceva indorare la pillola, gli sembrava prendere in giro una persona.
"Lo so, ed è una delle cose che apprezzo di te. Mi fido anche per questo".
Rispose sinceramente."Datti tempo, dai tempo anche a loro di conoscerti".
Cercò di rassicurarlo sorridendo."Hai ragione, ora vado a vedere come sta la sua scottatura e vi raggiungo tra poco. Anche perché dovrebbe arrivare Yoongi".
Jimin ammiccò verso il suo migliore amico dopo aver nominato suo cugino.
Hobi arrossì leggermente e lo fulminò, ricevette in cambio un sorriso maliziosamente prima di alzarsi."Chiudi la porta quando esci e poi mi dai la tessera".
Lo salutò uscendo dalla stanza.Bussò alla porta della stanza di Jungkook, gli aprì con un asciugamano legato in vita e con i capelli umidi, era convinto che fosse Tae.
Quando si trovò davanti il suo capo si guardarono entrambi con un leggero imbarazzo.
Il primo a riprendersi fu Jungkook."Entra, scusa l'abbigliamento, pensavo fosse Tae".
Disse sinceramente Jungkook."Tranquillo, non devi scusarti, è la tua stanza, non devi darmi spiegazioni". Controbatté Jimin a testa bassa per non farsi strani pensieri a quella vista.
"Vado in bagno un attimo e ti raggiungo".
Poi sparì all'interno del bagno.Jungkook tornò con addosso una tuta grigia e i capelli asciutti.
"A cosa devo la tua visita?"
Dopo l'ultimo incontro pensava che gli avrebbe evitati come la peste."Volevo vedere come stava la bruciatura".
Lo guardò negli occhi."Ancora un po' dolorante".
Soprattutto quando strusciava su qualche abito."Hai messo la crema?".
In quelle situazioni Jimin sembrava modellare il tono, totalmente differente da quello che usava con tutti."Da solo non riesco".
Apprezzava la preoccupazione del suo capo."Ma non poteva metterla Taehyung?"
Infondo non era questo quello che facevano le coppie? Ma forse essendo solo amici con benefici non si prendevano cura a vicenda."Ho dimenticato di chiederglielo, lo farò dopo".
Rispose tranquillamente."Ma non puoi, cavoli, è una ferita fresca, se non te ne prendi cura si infetta. Dammi la crema, te la metto io".
Controbatté in disaccordo, si sentiva in colpa, si era scottato per proteggere lui.Jungkook non disse niente, gli piacevano quelle attenzioni, si tolse la maglietta, gli portò la crema e la garza.
Jimin si stava di nuovo agitando perché si stava ripetendo la stessa scena, gli spalmò la crema, lo coprì ed era pronto per uscire.
Venne richiamato dall' opposto che si voltò verso di lui, si avvicinò pericolosamente, Jimin si sentiva alle strette, stavolta non aveva paura dei germi, aveva paura del battito del suo cuore, ad ogni passo del ragazzo lui accelerava.
A pochi centimetri dal suo viso si abbassò, ora il cuore di Jimin era finito in gola."Grazie per la medicazione e per preoccuparti per me".
Gli disse dolcemente Jungkook."Ohhh..G-grazie aaaa te".
La voce tremolante, non si era mai sentito così piccolo come in quel momento.
Prese coraggio, aveva bisogno di aria, gli mise le mani sui suoi pettorali definiti e lo spinse leggermente.
Jungkook sorrise, aveva visto il cambiamento del suo capo.
Aprì la porta ma avendo il volto rivolto verso Jungkook non si accorse di Taehyung davanti a lui e gli andò a sbattere contro.
La sua faccia finì schiacciata tra i suoi pettorali, iniziò a sorridere."Mi piace la tua audacia capo".
Ridacchiò Taehyung.
Jimin alzò lo sguardo completamente rosso in volto, non disse niente lo spostò e se ne andò.Aveva bisogno di una doccia, di togliersi i vestiti e cambiarsi, l'unico problema era che la chiave della sua stanza ce l'aveva Hobi e non rispondeva al telefono.
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SHINY (Vminkook)
RomanceATTENZIONE: QUESTA STORIA È FRUTTO ESCLUSIVAMENTE DI IMMAGINAZIONE, NE FATTI, NE PERSONAGGI SONO REALI Avvertenze: scene descritte esplicitamente. Tutti i protagonisti sono maggiorenni. Jimin è proprietario di una delle più grandi aziende di pulizia...