❝ Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle ❞•••
Mattia si stava tartassando le pelliccine dall'ansia e per poco non si faceva sanguinare le dita sul sedile del treno.
Aveva il cuore a mille al solo pensiero di rivederlo dopo ben due mesi che furono separati per colpa di quel dannato infortunio per cui ogni giorno continuava a maledirsi.
Continuava a guardare il paesaggio sfrecciare al suo fianco con una voglia matta di essere già lí tra le sue calde braccia.
Christian gli era mancato da morire tanto che spesso aveva passato notti in bianco col pensiero fisso su di lui ed il suo volto colmo di tristezza quando aveva dovuto abbandonare la casetta prematuramente.
Si ricordava ogni secondo di quel terribile giorno: come Christian l'aveva guardato confuso mentre lui aveva chiesto agli altri di lasciarli da soli, come gli occhi del moro si riempirono di lacrime non appena lesse il referto, come gli aveva detto che senza di lui non ce l'avrebbe fatta perché era il suo punto fondamentale ed il come si era aggrappato a lui mentre si abbracciavano come se non volesse davvero mollarlo, anche se sapeva avrebbe dovuto farlo.
La voce del treno lo sveglió dai suoi pensieri e si alzó all'udire Bergamo, poi prese il suo zainetto rosa e la sua valigia per scendere da quel dannato treno.
Scrisse ad Alexia di essere arrivato mentre girovagava nella stazione in cerca dell'uscita e soprattutto di lui.
«Vado?»sentí qualcuno dire e quando si giró a vedere la provenienza della voce notó Christian aprire velocemente la portiera della macchina ancora in movimento per fiondarsi tra le sue braccia.
Si strinsero e Mattia si lanciò come un koala sul più grande dondolandosi con lui e beandosi di quel profumo che tanto gli era mancato.
profumo di casa
Christian gli stava praticamente singhiozzando sulla spalla ed il cuore di Mattia continuava ad accelerare il suo battito mentre le sue guance si coloravano per colpa del tocco delicato del moro che lo accarezzava dolcemente avvicinandolo al suo petto.
Poi si allontanarono leggermente l'uno dall'altro e, come se le loro menti fossero state connesse, iniziarono a fare il loro saluto mentre i passanti li guardavano straniti ma ad entrambi non fregava assolutamente nulla.
Loro erano finalmente insieme
«Frate mi sei mancato tantissimo»Christian fu il primo a parlare non appena si staccarono dal primo abbraccio.
«Eh anche tu, non ne hai idea»rispose il biondo arrossendo mentre si ricordava quelle notti passate a sfogarsi con Cosmary su quanto sentisse la mancanza del suo punto di riferimento.
«Un pochino credo di avercela»disse il moro disfando i capelli di Mattia per poi stampargli un bacio sulla guancia e, senza lasciare il tempo a lui di ribattere, si allontanó facendogli segno di seguirlo.
Mattio lo seguí in silenzio andando a salutare Alexia che li aveva guardati con il telefono in mano mentre riprendeva, come richiesto da lui stesso ma soprattutto dai fan, ed infine il padre di Christian, Ivan, che li aspettava sul suo BMW.
«Aspetta che ti aiuto»disse Christian afferrando la valigia dalle mani di Mattia per poi posarla nel bagagliaio mentre il biondo lo guardava come incantato dalla sua bellezza.
Lo aveva notato come fosse diverso dall'ultima volta che l'avesse visto: le sue spalle erano più muscolose, era ancora più alto superandolo ancora di qualche centimetro, nonostante anche lui fosse cresciuto molto in questi mesi, e poi splendeva sotto la luce di quel sole paglierino.
«Mi passi il tuo zaino?»gli chiese Christian aggrottando le sopracciglia confuso del perché Mattia fosse così silenzioso, dato che fra i due era risaputo fosse lui il brontolone, e soprattutto del perché lo stesse fissando con uno sguardo diverso dal suo solito.
«Certo, grazie»rispose il barese abbassando lo sguardo non appena si rese conto di essere stato colto in fragrante e poi entrambi salirono in macchina nei sedili posteriori.
«Com'è andato il viaggio?»gli chiese Christian.
«Bene bene»risponde lui accennando un piccolo sorriso nella direzione del moro.
«Stavi da Alice giusto?»chiese Alexia girandosi per guardare il biondo negli occhi che annuí non accorgendosi di come Christian abbia alzato gli occhi al cielo al solo sentire quel nome.
«Giusto»aggiunse Mattia aggiustandosi le maniche della felpa avvertendo una strana tensione e quando si giró verso Christian lo notó fissarlo con sguardo serio.
«Che ho detto?»chiese non capendo del perché lo stesse incenerendo con gli occhi.
«No niente»rispose subito Christian per poi avvicinarsi al padre e dargli qualche indicazione sul luogo dove aveva programmato la giornata col suo migliore amico.
«Dove andiamo?»chiese con tono fanciullesco il biondo ed il moro sorrise a vederlo così curioso come un bambino dinanzi ad un mondo ancora sconosciuto.
«In centro»rispose Chri dandogli una pacca sulla spalla mentre il padre trovó parcheggio facendo scendere i suoi tre figli, di cui uno appena acquisito.
«No voglio salire su quella giostra!»esclamó Mattia indicandone una e Christian scoppiò a ridere afferrandogli il braccio trascinandolo con sè fino a farlo sedere su essa.
«I bambini ci uccideranno»sussurró il biondo ridendo per poi appoggiare la testa sulla spalla del moro che lo guardava come se fosse la cosa più bella del mondo ed effettivamente era vero, non esiste nessuno più bello di Mattia Zenzola.
«Sti cazzi, li cacceremo»sussurró christian accarezzandogli i capelli dolcemente mentre il biondo quasi si addormentó lí anche per la mancanza di sonno in questi ultimi giorni.
«Chri ti devo dire una cosa»disse Mattia improvvisamente alzando lo sguardo ed incrociando gli occhi verdi del suo frate.
«Dimmi»rispose il moro guardandolo dritto negli occhi in attesa che il più piccolo parlasse.
«Ti ho pensato tanto in sti mesi, ho sofferto tantissimo la tua mancanza e-»cercó di dire lui ma si bloccó incominciando a singhiozzare leggermente sulla spalla del maggiore che lo strinse subito in un abbraccio mentre il biondo gli bagnava la t-shirt con le sue lacrime.
«Vuoi che ne parliamo più tardi? Magari in camera mia?»gli propose il più grande asciugandogli le lacrime con i suoi pollici.
«Te lo devo dire ora o non ne avrò più il coraggio»ribattè Mattia tirando su col naso ed aggiustandosi i pantaloncini mentre nella sua testa si ripeteva quel monologo che ormai da giorni aveva preparato a memoria.
«Non credo di vederti solo come un amico»concluse di getto allontanandosi di scatto da Christian, come se avesse paura di una reazione brusca da parte di quest'ultimo che però non arrivó.
Anzi si ritrovó ad essere avvolto tra le sue braccia colpito da quelle parole come se avesse sognato di sentirgliele pronunciare da ormai tempo.
«Matti, manco io lo credo»sussurró Christian prima di afferrare il viso del più piccolo ed unire le loro labbra fregandosene di tutta la gente che li guardava attorno a loro.
«E mi vengono i brividi, brividi, brividi» sussurró canticchiando Mattia sulle labbra del maggiore che subito gli sfoggió un ampio sorriso col cuore che gli martellava sul petto.
Entrambi puntarono lo sguardo davanti a sè rimanendo in silenzio per ciò che a loro sembró un'eternità godendosi il suono dei loro battiti uniti ed, ormai, sincronizzati da tempo.
•••La mia prima one shot pubblicata.
Nelle bozze dalla prima reunion ed ho solo ora avuto il coraggio di pubblicarla :(
Spero vi piaccia e scusatemi per eventuali errori, a presto!
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one shots || zenzonelli
Short Storyserie di one shots zenzonelli :) | alcune ispirati a fatti accaduti realmente ma, ovviamente, romanzati |