🄽🄾🄽 🅂🄸🄰🄼🄾 🅂🄾🄻🄸

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dimmi che
il mondo è per due persone
che posso far cadere
nel cuore tutte le cose

•••

Erano giorni che non si parlavano se non per un 'ciao' borbottato la mattina ed una 'buonanotte' prima di coricarsi a letto.

Non sapevano neanche loro il perché, o meglio, Christian lo sapeva ma Mattia no, lui si era solo adeguato a quella situazione immaginando che il moro necessitasse i suoi spazi.

Non si era posto molte domande su quell'atteggiamento freddo e distaccato, nonostante ci stesse malissimo e sentisse la mancanza di Christian divorargli lo stomaco ogni volta che lo vedeva parlare, scherzare e ridere con qualcun altro che non fosse lui.

«Matti ma che è successo tra voi due?»chiese Carola notando come lo sguardo del biondo si fosse scostato da lei per poggiarsi sul ballerino di hiphop che stava conversando con Alex appoggiato alla colonna.

«Non ne ho la più pallida idea»ammise scrollando le spalle e tornando a guardare la sua migliore amica che lo stava squadrando cercando di capire che cosa passasse per quella testolina.

«Perché non ne parlate? Mi sembra assurdo che da essere inseparabili fino a ieri voi passiate a non parlarvi neanche per sbaglio»gli suggerí la ballerina classica e Mattia annuí consapevole che Christian non gli avrebbe mai detto nulla se non si fosse mosso prima lui.

Lo conosceva troppo bene, sapeva quanto fosse testardo e spesso avevano avuto piccoli scontri per questo motivo ma mai come questo silenzio stampa che dura da giorni.

«Chri possiamo parlare?»prese coraggio il biondo allontandosi da Carola ed incamminandosi verso la ragione del suo umore a terra.

«Successo qualcosa con Todaro?»chiese Christian aggrottando le sopracciglia confuso dal perché si fosse sbilanciato così tanto nonostante si fosse allontanato da lui.

«Vieni con me»risponde Mattia afferrandogli il braccio e trascinandolo con sè fino alla loro stanza verde.

«Stai bene?»chiese il maggiore guardandolo con preoccupazione mentre Mattia chiuse la porta a chiave così che nessuno li potesse interrompere.

«Tu stai bene?»rigiró la domanda al moro che annuí immediatamente facendo segno al biondo di prendere posto di fronte a lui.

«Perché mi eviti?»chiese diretto Mattia e Christian sbiancó a quella domanda mentre il suo stomaco cominció a restringersi pian piano, tanto che pensó di poter rigettare tutta la cena da un momento all'altro.

«Non ti sto evitando»rispose lui decidendo di negare tutto fino alla fine.

«Non mi parli più, non mi aspetti dopo lezione e non facciamo più i turni delle pulizie insieme»incominció a sbottare mattia sedendosi accanto a lui ed appoggiando una mano sulla spalla di christian.

«Non posso stare sempre e solo con te»ribattè Christian alzando gli occhi al cielo e scostandosi la mano del biondo via d'addosso.

«Quindi mi butti via come un oggetto usa e getta? Ti ho stancato? Non vado più bene?»chiese a raffica Mattia alzandosi di scatto mentre le lacrime cominciarono a rigargli il viso.

A Christian faceva male vederlo cosí: rosso dalla rabbia, con la vena del collo che pulsava e gli occhi arrossati per il pianto che lui stesso aveva provocato.

Però non poteva parlare soprattutto perché sapeva che sarebbe stato in grado di rovinare tutto anche peggio di come fosse la situazione fra i due in quel momento.

«Matti non-»cercó di difendersi da tutte quelle coltellate che il biondo gli stava riservando.

«Dimmi la verità»lo interruppe bruscamente.

«Non posso»sussurró Christian guardandolo dritto nei suoi occhi blu come il mare in tempesta.

«Perché mi farebbe stare male?»chiese ingenuamente Mattia ed il maggiore scosse la testa.

«Farebbe male a me»ammise il moro mordendosi il labbro nervosamente tanto da incominciare ad assaporare il gusto ferreo del suo stesso sangue.

«Ma perché chri? Per favore parlami»lo pregó il minore afferrandogli il viso per guardarlo fisso negli occhi come se volesse leggerlo dentro.

«Io non riesco a stare senza di te, ci sto male Chri, poi le lezioni vanno uno schifo e Raimondo mi ha pure sospeso la maglia per questo»confessó il biondo ormai lasciatosi andare in un pianto liberatorio e Christian lo guardó sconvolto da quelle parole.

Davvero era lui la causa della sua maglia sospesa?
Davvero era lui la causa del suo dolore?

«C'entro io?»chiese non sicuro di aver capito bene e Mattia annuí debolmente asciugandosi le lacrime per poi allontanarsi e raggiungere la porta.

«Matti io sto impazzendo»ammise il moro bloccandogli il polso prima che potesse andare via e girandolo verso di sè così da costringerlo a guardarlo dritto negli occhi.

«Perché?»chiese aggrottando le sopracciglia sperando che Christian si decidesse a parlargli una volta per tutte.

«Perché con te sto bene, fin troppo ed ho paura»rispose il moro senza distogliere lo sguardo.

«Paura di stare con me? Ma che dici?»chiese il più piccolo sempre più confuso e Christian scoppiò a ridere appoggiando una mano sul suo viso per accarezzargli la guancia dolcemente.

«Sei così bello»si lasciò scappare e Mattia curvó le labbra in un ampio sorriso arrossendo leggermente.

«Tu lo sei più»sussurró fievolmente l'altro ed il più grande incominciò a percorrere i lineamenti perfetti di Mattia con le sue dita concentrandosi sulle sue carnose labbra.

Il biondo si sentí mancare il fiato con quel gesto così intimo e spalancó la bocca leggermente facendo scivolare il pollice di Christian nella sua bocca.

Arrossí come un peperone senza distogliere però il contatto visivo col moro, il cuore sembrava quasi uscirgli dal petto ed aveva incominciato a sudare freddo per colpa della vicinanza tra i loro corpi che lo destabilizzava, più di quanto volesse ammettere.

«Tu mi piaci Matti e non come amico o tantomeno come un fratello»confessó il moro sorridendo non appena si rese conto dell'effetto che avesse sul minore.

Non si aspettava Mattia si facesse malleare così da lui come se fosse argilla nelle sue mani e questo lo tranquilizzó più di quanto potesse immaginare.

«Fallo allora»sussurró il biondo abbassando lo sguardo sulle labbra di Christian.

Il cuore del più grande sobbalzó a quell'affermazione tanto che gli sembró di aver smesso di respirare per qualche millesimo di secondo e l'unica soluzione fu unire le loro labbra prendendo la prima boccata d'aria dopo troppo tempo.

«Tu mi ignoravi per questo?»gli chiese poi il biondo a pochi centimetri dalle sue labbra.

«Già, ho tanta paura di questo»rispose Christian indicando il poco spazio che c'era fra i loro corpi.

«Che dici se l'affrontiamo insieme?»si offrí Mattia mostrandogli la mano che Christian prontamente afferró intrecciando le loro dita con un mega sorriso sul volto.

«Insieme»sussurró christian per poi afferrargli  il viso e baciarlo nuovamente.
•••

ciao!
scusatemi se ci sono errori e spero vi piaccia :)

one shots || zenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora