🄳🄾🄽'🅃 🄱🄻🄰🄼🄴 🄼🄴

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Don't blame me, love made me crazy
If it doesn't, you ain't doin' it right

•••

Christian lo stava guardando mentre ballava assieme ad una ragazza che nessuno dei due conosceva.

Lo squadrava dalla testa ai piedi mentre quel altro muoveva i fianchi a ritmo di musica contro il lato b di quella mora che tanto stava detestando in quel momento.

Christian sapeva di aver fatto un errore ad andare a quella festa soprattutto perché era consapevole lo avrebbe trovato lí e che non avrebbe potuto fare altro che divorarsi le pellicine mentre si logorava il fegato per la gelosia.

«Deduco non abbiate risolto»sentí una voce dietro di lui e poi il suo migliore amico Alex si sedette accanto a lui.

«Chi?»chiese lui distrattamente riponendo la sua attenzione al ragazzo al suo fianco.

«Tu e Mattia, chi stai fissando da ore scusa?»ribattè Alex alzando gli occhi al cielo mentre le guance di Christian incominciarono a colorarsi di rosso ma, per sua fortuna, le luci della discoteca rendevano difficile notare questo dettaglio.

«Lui è uno stronzo! Guardalo come si struscia su quella»esclamó Christian indicando il biondo che poco lontano da loro stava ballando, forse un po' troppo intimamente, con una sconosciuta.

«Io non voglio girare il coltello nella piaga ma sbaglio o sei stato tu ad allontanarti da lui?»chiese Alex avvicinandosi al suo orecchio così da farsi sentire nonostante la musica alta.

Christian rimase in silenzio qualche secondo non sapendo come rispondere dato che aveva fottutamente ragione.

Se non erano venuti a questa festa insieme era per colpa sua, delle sue paranoie e delle sue paure.

«Potresti riprendertelo, secondo me non aspetta altro»disse poi improvvisamente Alex lasciando Christian un po' perplesso a quelle parole.

«Da cosa lo deduci?»chiese lui confuso dalle parole del suo amico che sembrava così sicuro di quello che aveva appena detto.

«Dagli sguardi che ti lancia mentre si struscia»risponde sorridendogli per poi spingerlo via nella direzione del protagonista della loro conversazione.

«Ho bisogno di almeno due shottini di vodka prima»disse Christian facendo segno al cameriere di portagliene quattro.

«Io non bevo devo guidare, lo sai»sussurró Alex rifiutando l'alcol mentre Christian decise di buttarli giù uno ad uno senza batter ciglio, nonostante il bruciore alla gola.

«Vado a riprendermelo»sussurró Christian scuotendo tutto il suo corpo come un cane bagnato che cerca di asciugarsi.

«Vai scemo»sussurra Alex ridendo mentre Christian si incamminó ballicchiando tra la gente per riuscire a muoversi tra loro.

«Matti»lo chiamó lui una, due, tre volte ma senza ottenere nessuna risposta.

«Mattia»ci riprovó a pochi centimetri dal suo orecchio così da essere sicuro che lo sentisse ma non fu cagato nuovamente.

«Ou»esclamó appoggiando le mani sui fianchi del biondo ed in risposta ottenne una sberla in pieno volto.

«Vattene»disse Mattia con tono fermo
spintonandolo via da lui ed afferrando la ragazza nuovamente spostandosi un po' più in là.

«Fammi spiegare»ripeté Christian non arrendendosi alla testardaggine del biondo che conosceva fin troppo bene.

«Levati o giuro che il pugno ti farà molto male»ribattè Mattia fulminandolo con lo sguardo mentre la ragazza osservava la scena confusa ma senza proferire parola avvertendo una certa tensione tra i due.

«Vai, tiramelo»lo provocó Christian fissandolo negli occhi cosa che, se non avesse avuto alcol scorrergli nelle vene, non avrebbe mai fatto.

«Scusami bella»sussurró Mattia stampando un veloce bacio sulla guancia della ragazza per poi afferrare il braccio del maggiore e trascinarlo con sè fuori da tutta quella musica assordante.

«Quella voleva scoparti»commentó Christian alzando gli occhi al cielo con la vena del collo che gli pulsava dalla gelosia.

«Avrei voluto pure io se non fossi arrivato tu a scassare la minchia»ribattè il biondo appoggiandosi alla colonna e buttando fuori l'aria mentre Christian lo squadrava dalla testa ai piedi leccandosi le labbra per inumidirsele.

«Volevi scopartela? Lei? Davvero?»chiese il moro scoppiando a ridere immaginandosi Mattia a letto con quella ragazza che doveva ammettere, nonostante la stesse odiando, fosse bellissima.

«Perché no scusa?»chiese Mattia alzando un sopracciglio curioso di sentire le parole, o meglio giustificazioni, di Christian.

«Lei non ti piace»rispose sicuro di sè mentre si avvicinava pericolosamente al biondo, irritato a vedere il ragazzo che gli ha spezzato il cuore fare una scenata di gelosia proprio ora.

«Lei non ha paura di amarmi almeno»sputó con veleno Mattia colpendo Christian dritto al cuore.

«Che ne sai? Non la conosci nemmeno!»ribattè Christian indietreggiando piano piano e Mattia tiró un sospiro di sollievo.

«Non hai idea di quante cose impari mentre ti strusci sul culo di qualcuno»rispose il minore con tono provocatorio per poi utilizzare quel tempo per avvelenarsi di più con una sigaretta.

«Da quando fumi?»chiese il moro aggrottando le sopracciglia confuso dato che, da quando lo conosceva, non l'aveva mai visto fumare.

«Non sono cazzi tuoi Stefanelli»rispose buttando fuori il fumo praticamente in faccia a Christian.

«Mi dispiace»si scusó improvvisamente e Mattia scoppiò a ridere scuotendo la testa.

«Pensi di aver risolto tutto? Mi hai letteralmente strappato il cuore, l'hai pestato fino a ridurlo a brandelli e ora? Ti aspetti che io ti baci appassionatamente come se non fosse successo nulla?»gli chiese il biondo gettando via la sigaretta e spegnendola sotto il suo piede mentre il sangue gli ribolliva nelle vene al ricordo di tutte quelle lacrime che aveva versato inutilmente per il ragazzo che ora chiedeva il suo perdono, ubriaco, davanti a lui.

«Sono un coglione lo so ma sei stato l'unico a farmi risvegliare quelle forti emozioni ed ho avuto paura di scottarmi di nuovo»ammise Christian buttando in dietro le lacrime che minacciavano di scendere sul suo pallido viso.

«Io non ti farei mai soffrire, penso di avertelo fatto capire svariate volte e sono stato pure pronto ad aspettare che ti chiarissi le idee ma quando è troppo è troppo»ribattè secco Mattia per poi rientrare in discoteca mentre Christian rimase lí col suo cuore frantumato nelle sue stesse mani.

Aveva bisogno di alcol, tanto alcol da fargli scordare tutto il dolore che in quel momento gli attanagliava lo stomaco.

Era riuscito a perdere anche l'unica persona a cui davvero importasse di lui, l'unica che ci teneva e lo dimostrava anche.

Aveva rovinato tutto per colpa della paura.

La paura che manda sempre tutto a puttane.
•••

scusatemi gli eventuali errori e spero vi piaccia<3

one shots || zenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora