Capitolo 15

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Più di due settimane passarono, due lunghe settimane che mi sembravano senza fine. Più di due settimane passate nell'ufficio di Jean ogni mattina per richiedere le commissioni che mano a mano, data l'assenza di Kaeya, si facevano più intense e complicate. Di certo non potevo sempre stare a pensare a lui, era fuori discussione, ogni giorno mi impegnavo per fare bene il mio lavoro da Knight ed ogni sera la passavo sulla scrivania a scrivere lettere che spesso nemmeno inviavo. Ne ho ricevute solo un paio data la spedizione che comunque ci metteva un po'per arrivare fino a Mondstadt. Mi ha raccontato di come l'esplorazione stia andando avanti, dei luoghi che stanno visitando e delle possibili tracce dell'Abyss Order dicendo di voler rimandare il sentimentalismo per dopo e per quando tornerà. Effettivamente non ha tutti i torti, alla fine della giostra mi sono limitata a chiedergli come stesse andando la spedizione. Ancora riflettevo sul sogno fatto le notti scorse, si ripeteva ogni serata ma ogni giorno c'era un qualcosa che cambiava anche se si poco. Ogni giorno mi convincevo sempre di più che magari sarei dovuta tornare a Liyue, esattamente dove ho visto morire mio padre. Continuavo a sentire quelle voci ripetutamente, forse dovrei veramente partire e tornare fra un po', come a Mondstadt devo portare avanti il mio ruolo di Knight, a Liyue devo portare avanti il mio ruolo di figlia. Forse c'è qualcosa che mi è sfuggito e non me ne sono nemmeno accorta.

Avevo finito le mie commissioni, raso al suolo qualche campo di hillichurls ed aiutato qualche mercante locale a trasportare le merci. Ero uscita dall'ufficio di Jean da ormai un'ora, avevo fatto in tempo anche a tornare un secondo nella mia camera al quartier generale, cambiarmi e mettermi in abiti civili. Scendevo le scale nei miei pensieri, pensavo a Liyue, alla possibile partenza e al ritorno di Kaeya. Giusto, non posso partire così dal nulla dopo il ritorno di Kaeya, vale a dire stare lontani un altro paio di settimane? La vita da Knight dev'essere veramente dura, comunque. Ci devo ancora fare l'abitudine.

Arrivai davanti alla fontana proprio al centro della città quando pensai che magari sarei dovuta passare a salutare Diluc alla taverna prima di tornare a casa. In questo tempo è stato molto disponibile con me, deve aver avuto una gran pazienza a sopportarmi per così tanto tempo. Come avevo pensato, anche se non sembra, è una persona da un gran cuore, sa essere amichevole nonostante sorrida poco e con pochi, sa ascoltare. Sappiamo poco l'uno dell'altro ma possiamo dire sia diventato un buon amico.
Mi dirisi verso la taverna ed entrai. Effettivamente Diluc era lì, lucidava e metteva a posto dei bicchieri sopra il bancone.
"Ehy Diluc!" Salutai sorridendo sedendomi davanti a lui
"Oh, t/n" alzò lo sguardo verso di me.
"Sono qui solo per far un saluto prima di tornare a casa"
"Hai fatto bene. Novità riguardo Kaeya?" Mi sorprese il fatto che avesse spostato l'argomento su di lui dato il loro turbolento rapporto, però non mi fece dispiacere.
"Onestamente non so quando tornerà, l'ultima lettera risale a due giorni fa, diceva sarebbe tornato a breve e che la spedizione si sarebbe portata a termine a momenti" dicendo questo mi misi a giocare nervosamente con le mie stesse dita. L'argomento, non so perché, mi creava imbarazzo. Forse era imbarazzante il fatto che ne stessi parlando lì con lui. Effettivamente ancora nessuno sa della nostra relazione esclusa Jean, non sarebbe strano se qualcuno lo scoprisse? Più che altro, Kaeya è molto conosciuto in questa città per essere uno degli uomini più gettonati, come si andrebbe ad evolvere la cosa se scoprissero una sua relazione? Penso sia rischioso contando che la gente sente e vede solo quel che vuole.
"Suppongo tornerà presto, allora" aggiunse.
"Ah, ti volevo ringraziare per avermi ospitato questi giorni" dissi
"Sempre meglio avere te in casa per due settimane che Kaeya per anni, credimi" quella frase mi fece stranamente ridere, si vede che fra i due c'è rivalità ma mi domando se sia una vera rivalità o solo un'incomprensione.
"Davvero? Penso dovrò rivalutare i miei piani futuri, allora" dissi scherzosamente. Lui fece una piccola risatina senza aggiungere nulla. Passarono una decina di secondi prima che qualcuno riprendesse parola
"Per quanto Kaeya sia difficile da gestire sono felice che fra voi due stia andando tutto bene" quelle parole ami sembravano così strane dette da lui, eppure ne ero felice perché traspariva la sua sincerità.
"A volte ci penso e mi chiedo se ho fatto tutto troppo di fretta.." iniziai
"Eppure i miei sentimenti sono inspiegabili, non ho mai provato nulla di simile con nessuno, se qualcosa andrà storto penso ci dovrò andare a sbattere contro in ogni caso. Meglio viverla e cogliere l'attimo che aspettare che finisca" conclusi.
"Sei una persona pessimista?" Mi venne da ridere sentendo quella domanda. Per quanto odi la parola pessimismo non nego di avere un lato di me che ne è la pura definizione
"Circa. Data la mia scarsa esperienza in questo campo riconosco il mio pessimismo" nessuno disse più una parola, io rimasi a guardare il legno del bancone come se ne esaminassi la composizione pensando al nulla. Lui si era girato per sistemare altri bicchieri in un davanzale
"Diluc.." si girò nuovamente
"Mh?" Stavo per fare una domanda che avrebbe messo in discussione tutto il nostro rapporto e che probabilmente lo avrebbe messo in difficoltà.
"Cosa è successo fra te e Kaeya?" Alzai lo sguardo guardandolo negli occhi sperando in una risposta ma i suoi occhi si spostarono da me alle mie spalle. Non mi venne l'istinto di girarmi ma potevo chiaramente sentire una porta aprirsi e l'attenzione di Diluc spostarsi.

 kaeya x reader ~ 𝐏𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥 𝐄𝐭𝐞𝐫𝐧𝐢𝐭𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora