Michael
Ovviamente Ariana ha detto "Assolutamente no!" Avrei dovuto saperlo, ma qual è il problema di fingere per alcune sere? Non capisco. Non è che dobbiamo baciarci tutto il tempo e fare sesso.
Ora è incazzata perché condividiamo la stanza. È colpa mia. Quando la segretaria del signor Brown ha chiamato mi ha detto che anche Ari era stata invitata, e le ho detto che siamo una coppia e che potremmo condividere la stanza. Non l'ho detto ad Ari perché sapevo che si sarebbe agitata per questo.
Ariana batte le mani due volte, facendomi sobbalzare. «Allora, facciamo delle regole, no?» dice, cercando di sembrare calma ma sembra tutto tranne ciò.
«Le fai tu» faccio spallucce. Le farò rispettare comunque le mie regole, che lo voglia o no.
Si lecca visibilmente le labbra. «Bene.» Lei ci riflette e io mi accascio sul letto, appoggiando la schiena alla testiera, incrociando le caviglie e le mani dietro la testa. «Va bene, prima regola» dice alla fine. «Tu dormi a sinistra e io a destra e non ci è permesso oltrepassare la metà del letto, capito?»
Rido e dico: «Capito. Seconda?» le chiedo scherzosamente.
Non capisce la battuta e mi lancia un'occhiata mentre conta le regole sulle dita. «Seconda. Mani. Giù. L'uno. Dall'altra.»
Questa volta rido a crepapelle. «Oh Dio, Ari. Questo è ridicolo. E imbarazzante» le dico.
«Non lo è. Voglio solo mettere le cose in chiaro.»
Scuoto la testa. «Questo è...» Non riesco a trovare le parole. Poi provo a nascondere un sorriso. «Posso chiederti una cosa?» Lei, ovviamente, alza gli occhi al cielo. «Chi ti ha detto che non ti terrò le mani lontane? In realtà non ti ho mai toccato.»
«Sai cos'è la tentazione?» ribatte, socchiudendo gli occhi su di me.
«Certo, ma—onestamente?—non sarei tentato dal tuo corpo quando mi parli in quel modo.»
Inclina la testa di lato e incrocia le braccia sul petto, facendo risaltare il seno in modo più evidente. «In che modo?»
«Come se fossi il mio capo, con quel tuo atteggiamento di superiorità, come se fossi migliore di chiunque altro.»
«È questo che ti dà fastidio?» Si siede sul bordo del letto, guardandomi.
«Sì» dico. No, questo è ciò che mi tenta di più; voglio chiuderti la bocca con la lingua, penso invece.
«Devi sopportarmi, non c'è nient'altro da fare.»
«Bene. Altre regole?» dico, alzando le sopracciglia.
Continua a elencare qualche altra regola inutile, perché non entrerei mai in bagno con lei dentro o non avrei mai la fantastica idea di farmi una doccia con lei. Sì, ci fantasticarei ma non lo farei mai davvero.
«Ora sono stanca, quindi girati, devo cambiarmi» dice. Apre il suo bagaglio e tira fuori il classico pigiama di Victoria's Secret.
Mi sta dando le spalle, quindi non ho davvero bisogno di girarmi. Rimanendo seduta sul letto, si toglie il maglione rosso attillato, rivelando la sua pelle abbronzata naturale della schiena e la chiusura del reggiseno.
E fa la cosa più sexy di sempre. Si sposta i capelli sulla spalla destra e slaccia il reggiseno.
Oh Dio. Sono così fottutamente tentato in questo momento. Anche se la maggior parte delle volte può essere cattiva e insopportabile, Ariana Scarlett Quinn è la donna più bella che abbia mai visto.
Gira la testa per guardarmi. «Ti avevo detto di voltarti. Smettila di guardare» dice con un sorriso.
«Ti rendi conto che hai appena slacciato il reggiseno davanti ai miei occhi?»
Si mette la camicia del pigiama. «Qual è il problema allora? Hai detto che non saresti stato tentato» mi prende in giro.
Ugh. La odio in questo momento. Odio quanto bramo il suo corpo in questo momento e quanto sto male per averlo.
«Vestiti e mettiti sotto le lenzuola» dico frustrato. Mi alzo e inizio a spogliarmi. Prendo un paio di pantaloni della tuta puliti dal mio bagaglio e li indosso. Di solito dormo a torso nudo. Mi metto sotto le coperte.
Ma mentre io dormo a torso nudo, lei dorme senza pantaloni e indossa sottili mutandine nere. Si infila sotto le coperte e il mio cazzo si contrae, sapendo che è solo a due piedi da me.
Mi sta uccidendo. Sento che lo fa apposta, che mi prende in giro per divertimento, perché conosce il potere che detiene.
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Ariana
Sapere di avere Michael DeAngelis nel tuo stesso letto è un tipo di stress completamente diverso.
Ha dormito profondamente per circa un'ora e mezza, ma io no. Sono stanca ma non riesco a dormire con lui che mi è così vicino.
È troppo una tentazione questa vicinanza, ma non posso cadere nei guai. Mi è piaciuto schernirlo prima, se fossimo stati in altre circostanze probabilmente sarei andata oltre.
Mi giro su un fianco, di fronte a lui. I suoi lineamenti sono rilassati e i suoi capelli castano scuro sono disordinati. Sembrano morbido e voglio toccarli così tanto.
D'improvviso, sospira profondamente e si avvicina a me, sdraiandosi sul fianco destro e le sue mani a pochi centimetri da me.
Mi giro, dandogli le spalle. Ho bisogno di dormire e di dimenticarlo, dico testardamente nella mia testa.
Chiudo gli occhi e non li apro, finché, alla fine, mi addormento.
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Il Colore delle Sue Labbra
RomanceAriana Scarlett Quinn ha solo ventidue anni quando si ritrova con le mani piene. Piene di carte, piene di documenti da firmare, piene di responsabilità. Piene di soldi. Molti soldi. Ma lei sa come gestirli. Sa come gestire se stessa. E sa come gesti...