"Aver sperimentato la stessa sofferenza non ci rende simili"
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Charles e Clarisse sono nati a Monaco nello stesso anno, hanno frequentato le stesse scuole, e per buona parte della loro vita hanno percorso gli stessi passi, condividendo un rappor...
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La strada è vuota, infinita, velata dalle lacrime che le inumidiscono gli occhi. Non è più nemmeno una strada ma una macchia grigia, illuminata dalla luce fioca dei lampioni che mano a mano vortica a terra insieme alle piccole gocce che le rigano il viso, distorcendo il panorama, che si fa sempre più simile ad un pianale inclinato sul quale scivolano i ricordi.
Appaiono frammenti di cose, di voci di persone, l'inquadratura cambia di continuo rendendo il quadro impreciso, spesso fuori fuoco.
Una ragazza dai capelli rossi cammina tenendo per mano una bambina. La giovane le carezza con dolcezza i capelli ricci e poi le da un bacio sulla tempia. Il vento le spinge alcune ciocche sul viso eppure lei sorride. Le sue labbra si muovono, sta raccontando qualcosa alla piccola ma il sonoro non arriva alle sue orecchie. Esiste solamente il silenzio, e il tempo.
Tutto appare e scompare tra le sue ciglia, in quello spazio obliquo che sembra essere sempre più lontano, irraggiungibile. La strada, i lampioni e la giovane che cammina allegra. Tutto. Ode solamente il rumore della lamiera che si infrange ai suoi piedi. All'improvviso non si vede più niente.
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Buongiorno a tutti, Ho deciso di cimentarmi in questa nuova avventura, proponendovi una storia nuova, il quale intento è quello di essere diversa, fuori dal comune (o almeno si spera). È una storia ambientata nel futuro, una storiasenza regole, un po'dolce e a tratti tanto amara. Spero di avervi incuriosita e di poter dare un nuovo volto a Charles.
