4. Pagine strappate

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Non permettere a nessuno di amarti a metà. O tutto o niente.

📍Monaco, 10 anni prima

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📍Monaco, 10 anni prima

Il cielo terso, la temperatura mite, il carillon tipico delle giostre e gli amici di una vita a fare da cornice ad una giornata d'autunno perfetta.

Per Clarisse è sempre stato più semplice vivere durante la stagione fresca. Lontano da ricordi imbarazzanti e sorrisi forzati, in cui i suoi capelli rossi diventano per qualche strana ragione la cosa più interessante del mondo.

Non esiste anno infatti, in cui qualcuno non la ferma o la indica per strada, sorridendo compiaciuto, causandole un fastidioso disagio che la fa sentire un fenomeno da baraccone ambulante.

Tesoro chi è il tuo parrucchiere?

Tu? Con quella chioma? Non puoi essere Monegasca.

Sei terribile come tutte le rosse vero?

D'autunno invece tutto assume un altro registro. Vuoi per il foliage che le permette di mimetizzarsi, vuoi per la regola di moda non scritta che porta centinaia di persone a riversarsi negli studi del parrucchieri per riscaldare la chioma in vista dell'inverno.

Sinceramente a Clarisse non interessa, le importa solamente di poter tornare a respirare e a camminare per Monaco come una ragazza normale.

"L'autunno ha uno strano effetto su di te" appura Marta, rubando dal cartoccio di Riccardo una manciata di mandorle caramellate. "È come se riemergessi dal letargo"

"E te ne accorgi ora?" La prende in giro il suo ragazzo, facendo cenno al cameriere di portargli un'altra birra. "È risaputo che a Clari, l'estate non piace nemmeno un po'"

"Il che è un gran peccato" replica Joris dall'altro lato del tavolo, lucidando con un panno la lente delle sua macchina fotografica. "Ti saresti divertita in barca con noi quest'estate"

Lei in risposta si limita a stringersi nelle spalle, grattando via dal tavolo ciò che rimane di una candela colata.
"Avevo molto da fare qui. Le petit coeur non si è sicuramente ristrutturato da solo"
Si guarda intorno sentendo l'orgoglio montare dentro di lei mentre ripensa alle giornate trascorse lì dentro a sistemare quello che molti avrebbero dato per impossibile.
Giorni interi a ritinteggiare, stuccare e ad imprecare contro vecchie tavole di legno logore nella speranza che tutte le lacrime versate l'avrebbero finalmente portata a vivere quello che meritava.

"E noi siamo estremamente fieri di te" la tranquillizza Marta, posando una mano sulla sua, cercando conferma nello sguardo dei suoi amici. "Stiamo solo dicendo che dopo tutto quello che è successo forse ti avrebbe fatto bene staccare un po'. I tuoi genitori..."

The red prince •Charles Leclerc•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora