14. Pagine d'affetto

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📍Capo Orientale, Sud Africa

Siamo i soli svegli in tutto l'universo.

Siamo i soli svegli in tutto l'universo

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Voglio farti vivere"

Clarisse non è solita rimuginare sulle cose, è da sempre una ferma sostenitrice del lasciare che tutto faccia il suo corso spontaneamente, senza doversene preoccupare troppo.

Eppure, quelle parole quelle tre maledette parole pronunciate in un sussurro nella sua minuscola cucina hanno assunto le sembianze di un vero e proprio mantra.

Sopratutto ora.

Da quando il loro volo partito da Nizza è atterrato a Città del Capo meno di quarantotto ore fa, Clarisse non fa altro che pensare a tutto ciò che si è preclusa negli ultimi tempi.

E no, non parla del Resort a cinque stelle nel quale sta alloggiando, ne della colazione degna di un Re imbandita sul tavolo ogni mattina e neppure del trattamento principesco che le è stato riservato.

No lei parla della vita, quella sconosciuta che sembra gli sia sfuggita dalle dita per far posto ad una routine troppo monotona, e al quale si rende conto di non appartenere più da molto tempo.

"Stai rivivendo un sogno erotico o ti sei semplicemente persa nei tuoi pensieri?" La voce di Charles interrompe bruscamente il vorticare furioso dei suoi voli pindarici, mentre le sue dita poggiano un piatto stracolmo di cibo davanti ai suoi occhi.

"Nessuno dei due" Ribatte, sperando che la tintarella presa in questi giorni nasconda il rossore delle sue guance causato da quelle parole. "Comunque buongiorno anche a te"

"Ti ho salutato tre volte petite" La prende in giro lui, usando quel soprannome che sa benissimo darle fastidio. "E comunque peccato...sarebbe stato un argomento interessante del quale parlare a colazione"

"E cosa ti fa pensare che ne parlerei proprio con te petit prince?" Ribatte puntando platealmente i gomiti sul tavolo avvicinandosi pericolosamente al viso del suo commensale, in un impeto di sfrontatezza. "Non siamo ancora a questo livello di confidenza"

Charles annuisce impassibile, completamente a suo agio con il suo respiro spalmato sul collo, tagliando un pezzo della sua omelette, accennando poi un sorriso sornione.

"Come vuoi cherie...ma se non ricordo male ti ho accompagnato io in pronto soccorso quando quel coglione di Jean ha perso il preservativo dentro di te... mi sono dovuto sorbire ogni dettaglio di quella notte, ricordi?"

Clarisse si allontana di scatto sentendo le guance andare a fuoco a quel ricordo tremendamente imbarazzante.

Jean era stato il suo primo ragazzo e seppur avesse un paio d'anni in più di lei era tremendamente inesperto.
La loro prima volta era stata un completo disastro, incoronata dal suo farfugliare intriso di panico nell'accorgersi della mancanza della sottile barriera in lattice alla fine del rapporto più corto mai consumato.
Era scappato, letteralmente, lasciando Clarisse nel suo bagno con la sola compagnia di uno specchietto da trucco.

The red prince •Charles Leclerc•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora