📍Monaco
Siamo l'eterna lotta tra la consapevolezza del giusto e la continua voglia di tornare a sbagliare.
Il rumore della risacca frammisto a quello delle scarpe da ginnastica che cozzano sull'asfalto, è l'unico suono a riempire i silenzi tra Clarisse e Marta.È sabato nel principato. E come ogni sabato da dieci anni a questa parte le due amiche approfittano della mattinata libera per correre insieme, concedendosi qualche ora di svago, lontane dai loro impegni.
Oltre i loro piedi la strada si inerpica su per le colline, verso il casinò e la sua piazza, attorno alla quale le tribune in costruzione si ergono maestose, interrompendo la continuità del paesaggio bucolico.
Mancano meno di tre settimane al Gran premio e Clarisse è intenzionata ad evitarlo in ogni modo possibile già da ora, anche se questo significa cambiare bruscamente direzione accelerando il passo fino a farle bruciare i polmoni.
Marta sembra capirlo, e seppur stare dietro alle sue gambe allenate le costi una fatica immane mantiene la sua andatura fino a riuscire a sfiorarle una spalla, facendole cenno di fermarsi.
"Stavo per battere il mio record! Montecarlo e La Condamine in otto minuti e trentadue" sbuffa, fermando il cronometro e appoggiandosi ad un lampione, dedicando un'occhiata scocciata all'amica.
"No, tu stavi cercando di uccidermi" ansima l'italiana con il fiato corto, portando entrambe le mani sulle cosce, alla ricerca d'aria, ricambiando l'occhiata truce.
"Stai pensando a Charles non è vero?" Chiede dopo qualche istante, notando il perdurare del suo malumore.
Il solo sentirlo nominare, a Clarisse fa venire il nervoso, tanto che la bottiglietta di plastica dal quale sta bevendo si accartoccia velocemente tra le sue dita, cadendo poi platealmente ai suoi piedi.
Dalla partenza per Londra, la loro corrispondenza si è fatta sempre più arida, concludendosi del tutto il giorno precedente con un breve messaggio da parte del diretto interessato nel quale le diceva che non sarebbe riuscito a tornare a casa nei tempi prestabiliti annullando di conseguenza i loro piani per il fine settimana.
Ma non era stato quello a farla innervosire. In cuor suo capiva il suo lavoro.
No la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, o la sua sanità mentale che dir si voglia, era stato un carosello di foto apparso su instagram. Foto raffiguranti Charles in compagnia di una bella biondina davanti al lussuoso ristorante St. Regies, la sera prima. Elegantissimi ma sopratutto vicinissimi.Le immagini avevano fatto velocemente il giro dei social, riempiendo i feed delle fanpage di Leclerc, e per Clarisse volente o nolente era stato impossibile non vederle. Scaturendo un moto di gelosia che pensava di non poter provare.
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The red prince •Charles Leclerc•
Fanfiction"Aver sperimentato la stessa sofferenza non ci rende simili" • • • Charles e Clarisse sono nati a Monaco nello stesso anno, hanno frequentato le stesse scuole, e per buona parte della loro vita hanno percorso gli stessi passi, condividendo un rappor...