📍Monaco
Scacco matto.
S.O.S 16.45
Julie riceve il messaggio mentre è intenta a farsi le unghie sul piccolo balcome di casa sua, e nel leggerlo per poco non cade dalla sedia.
Raccatta in fretta e furia borsetta e chiavi dal tavolo saltellando qua e là nel tentativo di infilarsi le scarpe, e non curante della vernice ormai completamente rovinata, esce dal suo appartamento, rischiando di investire la sua vicina Clodette intenta a rientrare dalla spesa settimanale.
"Julie!" La rimprovera, guardando le buste rovesciate e le mele sparse sul pianerottolo. "Ti ha punto uno scorpione? Nessuno ti ha detto che non si corre nella tromba delle scale?"
La ragazza però è già al piano di sotto e l'unica cosa che riesce a rivolgere all'anziana è un sorriso di scuse. "Non correrei se non fosse una questione di vita o di morte! Lascia tutto lì quando torno ti aiuto a sistemare"
Il portone si chiude dietro alle sue spalle, tracciando di netto il farneticare veloce della donna, che è sicura non mancherà di rimarcarle il suo comportamento una volta rientrata a casa.
Ma non mentiva. L'ultima volta che Clarisse le ha mandato un S.O.S era delirante e con la febbre altissima a causa di un'infezione alla schiena. Ed era così provata che non riusciva nemmeno ad alzarsi dal letto per andare in bagno.Lei e Marta erano state con lei un'intera notte nella speranza che la temperatura si abbassasse ma alla fine si erano viste costrette a chiamare l'ambulanza.
La loro amica si era beccata due settimane di ricovero in terapia intensiva per una sepsi latente, e a detta dei medici, il loro agire tempestivo le aveva salvato la vita.Perciò la sua preoccupazione è più che lecita. Tanto da farla correre a perdifiato fino a Fontvieille nonostante il vento e le deviazioni causate dai lavori per il granpremio, beccandosi occhiatacce dai passanti, costretti a schivarla per evitare di essere travolti.
"Se corri tu deve essere una cosa davvero seria" la prende in giro Lucas, fiorista ed ex compagno di classe della ragazza, intento a sistemare l'esterno della sua vetrina proprio dietro il condominio di Clarisse.
Lei non ha né il tempo né la voglia di mandarlo al diavolo, perciò si liminta ad accennare un flebile cenno di saluto prima di rallentare i suoi passi e voltare l'angolo, bloccandosi subito dopo.
Sulle scale della palazzina infatti sei paia di occhi che conosce fin troppo bene, scrutano il portone, come in attesa di un invito ad entrare."Pensavo che solo io avessi ricevuto il messaggio" Esordisce, raggiungendo Marta e Riccardo, in piedi sul primo gradino. "Qualcuno sa cosa sta succedendo?"
Il ragazzo stringe le spalle nella giacca, dandogli due baci sulle guancia. "Ne sappiamo quanto te, abbiamo ricevuto l' SMS e siamo corsi qui. Marta era più preoccupata di me visto quanto successo l'ultima volta"
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The red prince •Charles Leclerc•
Fanfic"Aver sperimentato la stessa sofferenza non ci rende simili" • • • Charles e Clarisse sono nati a Monaco nello stesso anno, hanno frequentato le stesse scuole, e per buona parte della loro vita hanno percorso gli stessi passi, condividendo un rappor...