-Capitolo 1-

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T/N's pov

Le persone intorno a me, con i visi segnati da un terrore chiaramente visibile, donne, uomini, bambini, anziani, tutti la stessa reazione.

Le mani mi sudavano, stavo tremando, e per poco non vomitavo lì nella piazza.

Il sole estivo splendeva in cielo, ma non si adattava all'atmosfera che c'era.

Le urla straziate di una madre, ma come biasimarla, chiunque avrebbe reagito così dopo aver visto il proprio figlio impiccato sul palo del telegrafo

Il cadavere era ben visibile, era un partigiano, si vedeva dai suoi vestiti, ma lo sguardo, nonostante fosse vuoto, ti scrutava l'animo.

Due uomini sorvegliavano il cadavere del partigiano, avevano uniformi verdi con la inconfondibile svastica che ormai era diventata abitudine per il Nord Italia.

Tedeschi...

Avevano invaso il Nord senza pietà, lasciando sangue e distruzione dovunque camminavano, e i partigiani impiccati ne erano l'esempio emblematico.

Strinsi i pugni disgustata, e distolsi lo sguardo, me ne sarei andata al più presto.

I partigiani facevano del loro meglio per salvare il Nord, o almeno quello che ne rimaneva, ma anche con l'aiuto degli Alleati, non combinavano sto granché, se non "regalarci" questi spettacoli macabri.

Mi morsi il labbro inferiore, e iniziai a dirigermi verso casa, le strade erano vuote perché o tutti erano chiusi in casa a causa del caldo, o erano in piazza.

Finché non ne vidi altri.

Le loro solite, orribili uniformi verdi, con tutti quei riconoscimenti e quella svastica che avrei volentieri eliminato dalla faccia della terra.

Le loro solite, orribili uniformi verdi, con tutti quei riconoscimenti e quella svastica che avrei volentieri eliminato dalla faccia della terra

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Erano tre uomini, e io guardai in basso.

Grosso errore.

I nazisti dovevano sempre essere salutati con un sorriso smagliante in volto, e chiunque non lo facesse veniva considerato sospetto.

<<Oh, abbiamo una bella cosa qui>> disse un soldato, con un grande accento tedesco.

<<B-Buongiorno...>> sussurrai stringendomi le estremità del vestito.

<<Buongiorno, sai che stiamo trovando davvero molti partigiani in giro?>> chiese l'altro, sempre con un grande accento tedesco.

Il terzo invece restava in silenzio, ma ascoltava attentamente.

<<Ah! Sì... Ho visto il partigiano impiccato...>> sussurrai.

<<Bene, allora saprai che non possiamo rischiare no?>> chiese uno dei due.

<<Lo so...>> sussurrai ancora, non volevo sapere cosa voleva dire.

<<Molti sono complici di questi partigiani, e gli portano armi o biglietti con scritto informazioni importanti, nascondendoli tipo nei vestiti>> disse un soldato.

<<E con questo?>> chiesi tremando, io non avevo fatto nulla!

<<Spogliati>> disse il soldato schietto.

<<Cosa?! No!>> urlai.

<<Non mi urlare e spogliati! Dobbiamo vedere se hai biglietti addosso>> esclamò puntandomi la pistola contro.

<<Me ne occupo io>> disse il terzo soldato, decidendosi a parlare.

<<Oh, la nuova recluta ha le palle di vedere una ragazza nuda allora?>> chiese il primo soldato ridendo sarcastico.

<<Non posso divertirmi un po' anche io?>> chiese lui, e io a quelle parole rabbrividii.

<<Però mi sento gentile, non ti umilierò davanti a tutti, perché non andiamo in un posto più appartato?>> chiese sempre il terzo soldato guardandomi negli occhi.

<<Oh ma che cattivo che sei Levi, non ce ne lasci neanche un po'?>> chiese il secondo soldato.

<<Prometto che ci proverò>> disse Levi afferrandomi per un polso, mentre io ero come paralizzata.

I soldati lo salutarono, e io iniziai a dimenarmi.

<<Lasciami andare subito!>> urlai mentre lui mi stringeva forte il braccio.

Mi portò in un vicolo abbandonato e molto nascosto, e si assicurò che non ci fosse nessuno.

<<Ti prego lasciami stare, giuro che sono innocente!>> urlai piangendo.

<<Zitta!>> esclamò togliendosi la giacca, mentre le lacrime mi rigavano le guance.

<<Voglio aiutarti!>> disse ma io non lo stavo ascoltando.

<<Perfavore!>> urlai.

<<Sono un partigiano!>> disse non troppo ad alta voce, e io lo guardai ancora singhiozzando.

Ora che si era tolto la giacca, aveva la stessa maglia di quel ragazzo impiccato...

<<Stai tranquilla>> disse chinandosi avvicinandosi a me.

<<Non voglio farti del male, ma questo era l'unico modo per salvarti>> disse passandomi un fazzoletto per soffiarmi il naso e asciugarmi le lacrime.

<<Se non avessi detto quelle cose allora mi sa che ti avrebbero fatto cose che fidati non vuoi sapere>> disse.

Io lo guardai e tirai un respiro di sollievo, mi era andata bene.

<<Scusami ma ora che sono distratti devo ucciderli>> disse affacciandosi dal vicolo con una pistola in mano.

Sparò ad uno dei due, ma l'altro lo vide e gli sparò.

Lo colpì alla gamba, ma nonostante ciò, Levi riuscì ad ucciderlo.

<<Cazzo!>> disse Levi mettendosi una mano sulla ferita, stava sanguinando davvero parecchio.

<<Oddio, vieni, casa mia è qui vicino e posso medicarti la ferita!>> esclamai passandogli la giacca da "nazista"

<<Non voglio metterti in pericolo, mi arrangio>> rispose e io sbuffai.

<<Mi hai salvato da non voglio neanche immaginarmi cosa, è il minimo che posso fare>> dissi e lui si alzò a fatica.

<<Sicura?>> chiese con sguardo dolce.

<<Certo, forza, prima che altri Tedeschi si accorgano del cadavere>> risposi accennando un sorriso.

Sapevo di star rischiando parecchio, ma se non si fanno questi piccoli gesti allora il Nord non uscirà mai dalla guerra.

Angolo atroce

OH GENTE, PRIMO CAPITOLO, COME VI SEMBRA?

COSA NE PENSATE DI T/N E LEVI?

Ci vuole coraggio ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora