-Capitolo 22-

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T/N's pov

Passò qualche mese da quel giorno, precisamente tre, e per fortuna non successe nulla di male, cosa che però mi preoccupava comunque.

Floch non ci disturbò più, qualche volta mentre uscivo lo vedevo ma non veniva a parlarmi per fortuna.

Levi stava migliorando anche fin troppo presto, riusciva ormai a stare in piedi e a camminare zoppicando molto.

Era mattina, e Levi stava preparando la colazione per entrambi, mentre io ero seduta sulla sedia a guardarlo.

Lui si sedette vicino a me, e notò che mi comportavo in modo strano quella mattina.

<<Va tutto bene?>> chiese lui mettendomi una mano nell'interno coscia, e io lo guardai negli occhi.

<<Ho solo sonno non preoccuparti>> dissi dandogli un bacio a stampo.

<<Se qualcosa non va sai che puoi parlarmi no?>> chiese.

<<Lo so lo so>> dissi appoggiando la testa alla sua spalla, e lui mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

<<Stasera hai voglia di invitare Mikasa ed Eren?>> chiese lui, ormai uscivamo noi quattro molto spesso.

<<No voglio stare con te stanotte>> dissi mettendogli le mani sulle guance per poi dargli un altro bacio sulle labbra.

Finimmo di fare colazione, e sinceramente non sapevamo cosa fare, era arrivato l'autunno e fuori pioveva e basta.

Andammo nuovamente in camera da letto, e ci buttammo sul materasso, in fondo non si poteva fare niente nei giorni di pioggia.

<<Sicura che non vuoi uscire?>> chiese guardando le gocce che ricoprivano la finestra.

<<diluvia fuori, non voglio prendermi una polmonite ti prego>> affermai.

<<Dai non piove tanto>> affermò lui.

In quel momento però sentimmo tuonare, e subito lui mi abbracciò.

Io rimasi stupita dal suo gesto, non pensavo che Levi fosse il tipo da avere paura dei tuoni e dei fulmini.

<<Hai paura?>> chiesi.

<<Pfth io? Ti sembro uno che ha paura dei tuoni?>> chiese staccandosi incrociando le braccia.

Nello stesso identico momento ci fu un altro fulmine e lui mi abbracciò di nuovo appoggiando la testa al mio petto.

<<Forse ho paura>> sussurrò mettendomi le mani sulla schiena.

<<Come mai?>> chiesi curiosa, e lui mi fece mettere tra le sue gambe stringendomi a sè.

<<Mi ricordano gli spari. Diciamo che ci sono abituato ormai però comunque non sono mai piacevoli da sentire>> disse.

<<Però ora non sei a sparare ai Tedeschi o ai fascisti>> dissi girandomi mettendogli le mani sulle guance.

<<Io ci sono per te, non devi più preoccuparti di nulla>> affermai.

<<Ti amo>> disse dandomi un bacio sulla fronte.

<<Anche io ti amo Levi>> dissi appoggiando la mia fronte alla sua.

Nonostante fosse piena mattina, eravamo al buio anche con le finestre aperte, a causa dei nuvoloni grigi che si erano andati a formare in cielo.

Mi mise le mani sui fianchi per poi togliermi la maglia, e io avvampai.

Stavamo insieme da tre mesi ormai, ma non lo avevamo mai fatto perché ogni volta finivamo per arrossire e a vergognarci troppo.

<<Magari potrei non pensare più agli spari quando sento i tuoni>> disse guardandomi negli occhi.

<<Magari potrei pensare a qualcosa di più bello>> disse passandomi un dito lungo la colonna vertebrale.

Io gemetti leggermente, e lui sorrise.

Gli slacciai i pantaloni, e lui a quel gesto mi mise una mano tra i capelli e mi baciò il collo, lasciando dei piccoli segni, che però erano molto visibili.

Mi lasciai scappare qualche verso, e gli misi un ginocchio tra le gambe, e lui in quel momento mi mise le mani sui fianchi stringendomeli.

Ci fu un altro fulmine in quel momento, ma io lo baciai, e lui ricambiò subito rendendo passionale il bacio.

Mi mise le mani sulle spalle e mi fece appoggiare la schiena al materasso, per poi mettersi sopra di me.

Mi tolse anche la gonna buttandola per terra, facendomi restare in intimo, e lui mi restò a guardare per qualche istante, facendomi sentire nuovamente in imbarazzo.

<<T/N...>> sussurrò lui accarezzandomi la gamba, facendomi venire la pelle d'oca.

<<Ti voglio>> continuò e io in quel momento mi sentii svenire.

<<Anche io ti voglio Levi... ti voglio un sacco>> dissi mettendogli le mani sulle guance per poi portargliele nei capelli.

Alle sue parole mi baciò subito, e io gli tolsi definitivamente i pantaloni, era incredibile quello che stava per succedere.

Levi mi faceva stare bene ogni volta, ma io volevo di più da lui, da noi, dalla nostra relazione.

Ogni volta che mi toccava mi sentivo parecchio bene, sentivo come una scarica elettrica in tutto il corpo, ma in quel momento era anche meglio.

Levi mi diede un bacio sul petto, e poi mi mise una mano sul seno, e io mi misi una mano sulla bocca.

Me la mise dentro il reggiseno, e io gli tenni saldamente le spalle, graffiandole leggermente, non ero affatto abituata.

Levi si staccò per un istante e mi guardò con quei suoi occhi celesti stupendi.

<<Sei sicura di volerlo fare?>> chiese.

Angolo atroce

WOOO LE COSE STANNO DEGENERANDO QUI. MAMMA MIA CHE ARRAPATI STI DUE OH, TIMESKIP E SUBITO LO VOGLIONO FARE.

Comunque prossima storia altri indizietti hehehehe:

-Mi sono ispirata anche a una canzone di Marina per T/N, cioè "seventeen"

-T/N avrà anche un gruppo di amiche, che non c'entrano nulla tra loro

-Tra T/N e Levi amore e odio gente

Ci vuole coraggio ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora