-Capitolo 14-

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T/N's pov

Mentre tornavo a casa, vidi che davanti a casa mia c'erano molte persone, e quindi mi iniziai a preoccupare.

Oh no, i Tedeschi hanno scoperto Levi?!

Oh no no no...

Corsi subito tra di loro e mi feci strada tra la folla, e quello che vidi mi lasciò a bocca aperta.

C'era Levi sopra Floch, mentre lo picchiava e Floch provava a resistere, aveva un occhio nero evidente intanto.

A Levi invece sanguinava il naso, e aveva un'espressione che non gli avevo mai visto fare prima, quasi mi spaventava.

Ma che è successo?!

<<Com'è che l'hai chiamata?!>> urlò Levi afferrandolo per il colletto facendogli alzare la testa.

<<Ridimmelo in faccia se hai il coraggio!>> esclamò lui per poi lasciarlo andare facendogli sbattere la testa al pavimento.

Erano proprio fuori casa, e non capivo.

Corsi subito verso Levi e lo feci allontanare da Floch.

Floch si alzò subito, e corse via dopo avermi guardata per qualche istante.

Dopo che lui se ne andò, pure le persone se ne andarono, e io sospirai.

<<Levi! Ma che è successo!>> chiesi aiutandolo ad alzarsi.

Lo portai in casa, e posai le cose che mi aveva dato Mikasa, poi andammo entrambi in camera da letto.

Presi tutto quello che serviva e mi sedetti vicino a lui sul materasso.

Aveva un taglio al labbro, il naso che gli sanguinava e qualche graffio in generale sul viso.

<<Ma che è successo?>> chiesi dandogli un fazzoletto per il sangue al naso.

<<Quel bastardo...>> sussurrò.

Mentre mi occupavo dei graffi che aveva, che erano superficiali, lui mi spiegava quello che era successo.

<<Poi ti ha dato della puttana e lì ho perso il controllo>> disse stringendo i pugni.

<<Guarda che non mi interessa di quello che dice lui. Non c'era bisogno che mi difendessi>> dissi accarezzandogli il viso, avevo finito.

Lui mi guardò per qualche secondo negli occhi, anche se poi abbassò lo sguardo sulle mie labbra,  e in quel momento avvampai.

<<Però comunque lo apprezzo>> dissi dandogli un bacio sulla guancia per poi alzarmi.

Lui avvampò, e anche io, però lasciai perdere e andai a sistemare quello che mi aveva dato Mikasa.

Tornai da lui subito dopo, era stato dolce quello che aveva fatto.

<<Sei perfetta>> disse lui guardandomi.

<<Addirittura?>> chiesi sorridendo.

<<sei bella, intelligente, affascinante, simpatica, modesta, fortunata, entusiasta, amorevole, talentuosa, empatica , sicuro di te, elegante, poliedrica, obbiettiva, atletica, comprensiva, persuasiva, gentile, autocritica ,sognatrice, ammirevole, rispettosa, premurosa, riflessiva, meritevole, accogliente, pragmatica, educata, previdente e perfezionista>> affermò.

(No ok scusate per la citazione, torniamo seri, dimenticate sta parte)

<<Sì, sei la ragazza migliore che io abbia mai incontrato>> affermò sorridendo.

Ci vuole coraggio ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora