T/N's pov
Lui mi guardò per qualche istante e si allontanò, per questo io mi alzai dal letto e me ne andai in bagno.
<<T/N!>> esclamò lui bussando alla porta mentre io mi ero chiusa a chiave.
<<Scusa io... credevo che...>> disse e io mi morsi il labbro inferiore.
<<Non sono arrabbiata ma voglio stare da sola>> dissi sospirando.
<<Ti prego fammi entrare>> disse.
Io non risposi più, e lui non disse più nulla, forse se n'era andato.
Mi guardai allo specchio, aveva lasciato il segno sul collo...
Sospirai, e mi misi le mani tra i capelli, non potevo essere arrabbiata, però comunque mi faceva schifo.
Uscii tempo dopo, e andai a dormire sul divano, e mi svegliai perché Levi mi stava chiamando.
<<T/N...>> disse scuotendomi leggermente e io lo guardai.
<<Cosa... cosa c'è?>> chiesi ancora mezza addormentata.
<<Mi dispiace per ieri, io non sapevo cosa facevo>> disse lui e io mi ricordai.
<<Non preoccuparti, in fondo quando ti ho detto no definitivamente ti sei subito fermato>> affermai accennando un sorriso, allora si ricordava tutto...
<<Sì però... sono così stupido, mi dispiace>> disse abbassando lo sguardo, mentre mi stringeva la mano.
<<Ho già detto che non fa niente, in fondo da come ti sei comportato forse avrò fatto cose simili quando ero ubriaca io, come hai detto tu. Insomma siamo pari>> dissi.
<<E ti ho già tirato lo schiaffo, quindi...>> dissi sorridendo e lui ricambiò il sorriso.
<<Però giuro che se mi svegli ancora mentre dormo ti lancio un comodino in faccia>> dissi fulminandolo con lo sguardo.
Restammo un attimo in silenzio, era abbastanza imbarazzante la situazione ancora.
<<Sai, ho reagito in quel modo perché mi sono già capitate esperienze simili>> dissi sospirando e lui mi guardò.
<<Era brutto quando a scuola i ragazzi provavano ad alzare le gonne alle ragazze, o quando mentre camminavi per strada sentivi la gente dire qualcosa di poco appropriato sul tuo aspetto solo perché ti eri messa qualcosa di più bello del solito>> affermai.
<<odiavo non poter farci nulla da bambina, non avevo la forza per farlo. Ma ora che posso, non voglio provare più quello che provavo da bambina>> dissi sospirando.
Lui mi abbracciò, e io ricambiai l'abbraccio.
<<Non avevo idea che tu avessi passato questi, però ti prometto che io non farei mai nulla per metterti a disagio di proposito>> disse.
<<Lo so>> risposi accennando un piccolo sorriso.
Giuro che non appena vedo Armin, Mikasa, Eren e Annie li uccido.
<<Comunque anche se avevo bevuto un po' troppo, non avrei dovuto comportarmi in quel modo. Insomma, so che non mi vorresti mai>> disse.
<<No!>> esclamai.
Lui mi guardò interrogativo.
<<Cioè... sì, non dovevi fare così. Però non è che solo perché ti ho detto di no da ubriaco ti direi di no anche da sobrio>> affermai.
Lui rimase a bocca aperta, e le sue guance si tinsero di rosa.
Io non appena realizzai quello che avevo detto, avvampai anche io.
<<Ah ehm... Devo andare da Mikasa sul serio, le dirò di quello che hanno fatto i Tedeschi e di come mi hanno rubato tutto>> affermai alzandomi per poi correre verso la porta.
Lo salutai e poi me ne andai.
Levi's pov
Intendeva davvero quello con quella frase?
Ripensai anche a quello che aveva sul collo, ti prego dimmi che quel segno violaceo non gliel'ho fatto io ma che è semplicemente un livido.
Sono stato un idiota, come ho potuto tradire la sua fiducia in quel modo?
Ok che non ero in grado di intendere e volere, però comunque...
Poi delle ragazze del genere non si trovano così spesso, e non voglio perderla.
No ma che dico, la perderò comunque quando mi guarirà la gamba e alla fine della guerra me ne tornerò in Inghilterra.
Magari conoscerò qualcuno, ci fidanzeremo e poi ci sposeremo.
E anche lei avrà la sua vita.
Senza di me...
Oh è passata circa una settimana da quando la conosco e già mi faccio questi problemi inutili? Ma perché?!
Sentii bussare alla porta, saranno gli amici di T/N forse?
Mi alzai molto a fatica, stavo sforzando troppo la gamba, però non importava.
Andai alla porta mentre mi reggevo a un mobile che si trovava vicino.
Aprii, e mi trovai un ragazzo davanti.
Aveva i capelli orribili...
<<Chi sei?>> chiese il rosso.
<<No, chi sei tu?>> domandai.
<<Io sono il ragazzo di T/N>> affermò lui.
Ah, deve essere il ragazzo che ci prova con lei e che l'ha spinta per terra.
Io lo afferrai per il colletto, e lui rimase senza parole.
<<Senti, se non ti togli dalle palle, invece di dare fastidio a T/N di continuo, giuro che ti faccio pentire di essere nato>> affermai.
Lui mi diede un pugno, facendomi cadere per terra, soprattutto perché con la gamba messa male non riuscivo a stare in piedi.
<<Ma chi ti credi di essere tu?!>> esclamò.
<<Tu e quella puttana...>> sussurrò.
Questo non doveva dirlo.
Angolo atroce
QUA SUCCEDE ROBA BRUTTA MAMMA MIA, DI MALE IN PEGGIO.
PERÒ VABBÈ CAPITA IN FONDO.
VAI LEVI PICCHIALOO
(comunque avete presente che nel capitolo prima T/N diceva che Levi aveva gli occhi stupendi? Questa è l'immagine da cui mi sono ispirata)
STAI LEGGENDO
Ci vuole coraggio ❤︎Levi x reader❤︎
FanfictionNel ventennio fascista, ci voleva davvero tanto coraggio a opporsi al regime totalitario. Non molti hanno avuto questo coraggio, ma quelli che lo hanno avuto, ci hanno fatti diventare quello che siamo adesso. Una storia d'amore e di coraggio ambient...