-Capitolo 26-

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T/N's pov

Appoggiai la testa alla sua spalla, e poi tornammo nuovamente in casa, saranno state forse le undici o le undici e mezza, e io stavo morendo dal sonno.

Andammo nel letto e lui mi abbracciò da dietro.

Mi tolse la maglia per poi buttarmela per terra, e alla fine mi tolse anche la gonna, e io mi girai guardandolo male.

<<Che c'è? Credevo avessi caldo>> disse lui sarcastico, e io sbuffai.

<<In realtà fa freddo Levi, per tua informazione>> dissi incrociando le braccia e lui sorrise.

<<Allora vuol dire che dovrò abbracciarti ancora di più>> concluse mettendosi sopra di me.

Io sorrisi nuovamente, e ricambiai l'abbraccio.

<<però sei pesante, ti prego non soffocarmi così>> dissi facendolo togliere, e lui si spostò mettendosi a pancia in su.

<<Mi piace di più così>> dissi mettendomi io sopra di lui, abbracciandolo ancora.

<<In effetti anche a me>> rispose stringendomi forte, e io sbadigliai per poi appoggiare la testa al suo petto.

<<Notte Levi, ti amo>> dissi.

<<Notte, però ti amo di più io>> precisò.

<<Nei tuoi sogni tesoro>> dissi con tono di sfida.

<<I miei sogni allora sono la realtà>> concluse con tono schietto per poi mettermi una mano tra i capelli.

Io sbuffai, e alla fine lasciai perdere.

Mi addormentai dopo qualche minuto tra le sue braccia, e poi probabilmente si addormentò anche lui quasi subito dopo.

Il mattino seguente mi svegliai nella stessa identica posizione, ed ero stanca morta, non sapevo neanche io perché.

Da quando sono così stanca io?

Feci spallucce e mi alzai per poi stiracchiarmi, e Levi si svegliò.

<<Già sveglia?>> chiese alzandosi e io feci di sì con la testa.

<<Sai, ho fatto uno strano sogno>> disse e io lo restai ad ascoltare.

<<Praticamente Floch ci scopriva, e venivano i nazisti a prenderci>> disse e io rimasi senza parole, ma gli sembra forse una cosa da dire?!

Io sono già abbastanza nervosa di mio e lui non migliora sicuramente la situazione.

<<Sono sicura che non succederà. Poi tra una settimana parti, sono sicura che andrà tutto bene>> dissi.

Presi un respiro profondo, almeno spero che vada tutto bene.

<<Hai ragione>> disse alzandosi, per poi mettermi le braccia intorno alla vita.

<<Quando tornerò prometto che avremo una vita da coppia perfetta>> disse lui.

<<Non voglio figli eh, tieni quelle macchine urlatrici via da me>> dissi rabbrividendo solo all'idea.

<<Allora prenderemo un gatto ok?>> chiese.

<<Ma i gatti sono noiosi. I cani sono molto meglio>> dissi incrociando le braccia.

<<Pfth, quei cosi sanno solo abbaiare e fare gli incivili. Invece i gatti sono raffinati e indipendenti>> affermò esagerando un po' troppo.

<<I gatti non sanno dare affetto!>> esclamai.

<<Lo danno a chi gli sta simpatico! Invece i cani sono così rozzi che lo danno a chiunque senza farti sentire speciale>> disse lui.

<<Penso che ti feriscano di meno rispetto agli artigli di quei gatti>> continuai.

<<Ok ho capito che prenderemo un criceto>> disse arrendendosi.

Io sorrisi divertita, e lui ricambiò il sorriso.

<<ci sto>> dissi dandogli un bacio sulla guancia.

Feci colazione con del caffè e del pane raffermo con una fettina di salame, mentre Levi mangiò le stesse cose, ma al posto del caffè beveva il the.

<<Quali sono i tuoi piani per oggi?>> chiese Levi.

<<dormire, mangiare, dormire>> dissi sorridendo.

<<Oh andiamo. Invitiamo i tuoi amici, è da un po' che non ci usciamo>> disse Levi e io ci restai a pensare un po':

<<Sì è una buona idea. Non mi dispiacerebbe un po' di compagnia, dopo un po' mi annoio a stare con te>> dissi per provocarlo.

<<Ma grazie eh!>> esclamò ironico e io scoppiai a ridere a causa del tono che aveva usato.

Lui sorrise e fece il finto offeso, e poi finimmo di mangiare.

<<Stasera andiamo a mangiare fuori? La madre di Eren ha un ristorante e solitamente ci dà le cose gratis>> proposi.

Non c'era tanto da mangiare durante la guerra, ma comunque ogni tanto nei ristoranti ci si andava, e anche se non ce lo potevamo permettere, la madre di Eren grazie al cielo ci dava le cose gratis.

<<Mi piace come idea>> disse sorridendo.

Io ricambiai il sorriso, e poi ci andammo a vestire.

Con il tempo ero riuscita a procurare a Levi altre due maglie e due paia di pantaloni da Armin, che erano di quando era più piccolo.

<<Incredibile che ora riesco a camminare così bene vero? Mi sono ripreso in fretta>> disse lui.

<<Già, ma secondo me perché la ferita non era troppo grave>> dissi prendendolo per mano.

<<Per fortuna>> affermò.

<<Senti Levi, ma fare il partigiano è così tanto importante per te?>> chiesi guardando in basso.

<<Certo. Io vorrei restare, ma so che devo farlo, perché sennò la gente continuerà a vivere in povertà e in mezzo alla guerra>> disse lui.

<<Ma è più importante della tua gamba?>> chiesi, visto che la gamba anche se migliorata non era del tutto guarita.

<<Ovvio>> rispose lui.

<<Più importante della tua vita?!>> chiesi.

<<Beh... Sì>> disse meno sicuro.

<<Più importante di me...?>>

Angolo atroce

TIENNEEE, LO SO CHE NON VUOI, MA DEVI LASCIARLO ANDARE DAJE, PERÒ NON PREOCCUPARTI , PERCHÉ NON È DETTO CHE CE LA FATE VIVI FINO A FINE SETTIMANA.

COMUNQUE VI DÒ ALTRI INDIZI SULLA PROSSIMA STORIA:

-Più o meno opposti di carattere

-Levi migliorerà molto come persona

-Mare

Ci vuole coraggio ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora