-Capitolo 18-

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T/N's pov

Il giorno dopo mi svegliai, Levi era ancora lì, che dormiva, e io avvampai ancora pensando a tutto quello che mi aveva detto.

E se Levi mi piacesse?

In fondo non ci sarebbe nulla di male...

Lo conosco da poco, però... ah non so neanche più io a che pensare!

Però quando lo guardavo mi batteva forte il cuore, e volevo solo stare con lui.

Ma perché devo essere così stupida in amore?

<<Levi>> dissi scuotendolo leggermente.

<<hm...>> sussurrò guardandomi.

<<Giorno>> dissi e lui mi prese per mano.

<<Resta qui>> rispose abbracciandomi nel letto.

Mi mise le mani sulla schiena stringendomi a lui, e io ricambiai l'abbraccio.

Gli misi le mani sul petto, e lui mi guardò negli occhi, era così bello.

Gli guardai le labbra, e subito mi pentii.

<<Andiamo a guardare l'alba?>> chiese cambiando idea.

<<Oh, va bene>> risposi accennando un sorriso.

Ci alzammo e andammo in cortile, dove il sole stava per sorgere.

<<L'alba viene troppo sottovalutata>> affermò lui guardando il cielo.

<<Vero, ma perché molte persone lavorano a quest'ora e neanche ci fanno caso>> dissi.

<<Io la mattina, quando ero con gli altri partigiani, mi svegliavo sempre a quest'ora solo per guardare l'alba>> disse.

Io lo restai a guardare, aveva un sorriso in volto, uno dei più belli che ho mai visto nella mia vita.

<<Però ora non riesco più a concentrarmi sull'alba>> disse appoggiando una mano sulla mia.

<<Perché c'è qualcosa che amo di più>> continuò e io feci incrociare le nostre dita.

Io avvampai, e mi avvicinai leggermente a lui.

<<Ti amo T/N>> disse.

Io sentii che stavo per morire, non avevo sentito male vero?

<<Sei la ragazza migliore che potevo incontrare>> continuò.

<<Capisco se io non ti piaccio, in fondo ci conosciamo da poco ma->> iniziò ma io lo interruppi.

Lo baciai, e lui rimase spiazzato.

Gli misi le mani sulle guance, e lui me le mise sui fianchi.

Mi staccai lentamente, e lui era completamente rosso, proprio come me.

<<Non mi interessa se ci conosciamo da un giorno, una settimana, un mese o un anno. Io ho capito dal primo giorno che ti ho visto che tipo di persona eri>> dissi.

<<E che tipo di persona sono?>> chiese lui sorridendo.

<<Un idiota>> risposi.

<<Però l'idiota migliore che potessi mai incontrare>> affermai sorridendo e lui sorrise dandomi un bacio sulla fronte.

<<Scusa per quelle cose che ti ho detto comunque>> dissi riferendomi al fatto che non me ne importava nulla di lui.

<<Scusa per quella volta che ero ubriaco>> rispose.

<<Ti ho già detto che non è colpa tua>> affermai.

Lui mi diede un altro bacio a stampo, non ero affatto abituata a tutto ciò.

<<sei bellissima>> disse cambiando discorso, e io appoggiai la testa alle sue gambe.

Mi mise una mano tra i capelli, per poi accarezzarmi dolcemente il viso, quante cose sarebbero cambiate?

<<Sei il primo ragazzo che mi piace, non so come comportarmi>> affermai.

<<Comportati come sempre, cioè come la ragazza che amo>> disse sorridendo e io avvampai.

Perché era così strano sentirglielo dire? Ma era anche così bello allo stesso momento.

Due orette dopo decisi di andare a fare un giro da sola, e incontrai il solito rompipalle che non poteva mai mancare.

<<Floch>> dissi, aveva ancora parecchi lividi sul volto, probabilmente dopo la rissa che aveva avuto con Levi, e non mi stupisce che sia ridotto così.

In fondo Levi, si può vedere bene dall'aspetto che non è uno con cui bisogna mettersi contro a meno che non hai un cervello.

<<T/N>> rispose e io incrociai le braccia.

<<Come va con il tuo fidanzato?>> chiese acido.

<<Oh, mai stati meglio fidati>> risposi sorridendo.

<<Quando finirai di fare la troia con i primi ragazzi che ti capitano, magari chiamami>> disse e io rimasi senza parole.

<<Come ti permetti?!>> esclamai, avevo voglia di tirargli uno schiaffo.

<<Cosa? È la verità! Ma poi scusa, dove lo hai conosciuto? Non è mica di queste parti>> affermò.

<<Poi ha una gamba ferita, sicura non sia un soldato che nascondi?>> chiese lui.

<<Ti sembro una che nasconde i soldati? A malapena in casa ho spazio e cibo per me, poi se devo ospitare un altro, allora diventa impossibile>> dissi.

Cazzo se mi scopre è la fine.

<<Poi è bravo nel combattimento, non è che è un fascista? Magari un nazista>> disse.

<<No, si è trasferito qui da un morsetto, e l'ho conosciuto in un bar>> dissi.

<<Magari è un partigiano>> disse e mi si gelò il sangue a quelle parole.

<<Fidati che se lo è, allora lo scoprirò e per voi due finirà molto male>> disse.

<<Vai a quel paese Floch. Io non ho nulla da nascondere. Forse sei solo geloso, ma sai che ti dico?>> iniziai.

<<Fatti una vita invece di rovinare quella altrui. Sei solo ridicolo, e stammi lontano>> dissi per poi andarmene.

Angolo atroce

X: ODDIO SI SONO FIDANZATI

*Io mentre bevo del the nero stile Levi*: se se speraci.

*Rilegge il capitolo*

Io: OH CABBO QUANTA BONTÀ MI È PRESA PER FARLI FIDANZARE

NO OKOK COMUNQUE, sto iniziando a scrivere la prossima storia (visto che dal 17 luglio fino all'uno agosto sono via dall'Italia hehe)

Ci vuole coraggio ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora