T/N's pov
Ero bambina, ed ero seduta su una panchina nel parco, e c'era Mikasa, che era anche lei bambina, mentre aveva dei fiori in mano.
Ne fece una coroncina e me la mise in testa, e io sorrisi abbracciandola, e lei ricambiò subito l'abbraccio.
<<Sono contenta di avere un'amica come te Mikasa!>> esclamai e lei ricambiò il sorriso.
<<Anche io di avere un'amica come te!>> rispose .
<<Promettiamo che ci difenderemo sempre a vicenda, non importa cosa succederà in futuro>> risposi porgendole il mignolo.
<<Ovvio! Non potrei mai essere contro di te>> rispose, stringendo il mio mignolo con il suo.
Sorrisi e poi vidi Mikasa che piano piano cadeva a pezzi, diventando la Mikasa del presente, con un'espressione molto più cupa.
Aveva un coltello in mano, sporco di sangue, e non riuscivo a muovermi.
Tutto intorno a noi era nero, e non sapevo minimamente cosa fare.
<<Non mi interessa più delle stupide promesse che siamo fatte da bambine>> disse lei stringendo il coltello.
<<Tu per me sei morta, e quando scoprirò la verità su te e Levi finirà male>> disse alzando il braccio con il coltello, con l'intento di uccidermi.
Mi svegliai di soprassalto, con Levi vicino a me, era notte fonda, e tirai un sospiro di sollievo a pensare che era solo un sogno.
Ma come mai avevo sognato quello? Mikasa che voleva forse denunciare me e Levi, noi da bambine, come mai ho sognato ho tutto questo?
Mi alzai facendo ben attenzione a non svegliare Levi e poi andai in cucina a sedermi semplicemente, così per stare da sola.
<<Non è che Mikasa abbia qualcosa in mente?>> iniziai a parlare tra me e me.
<<Magari sono io paranoica, in fondo era solo uno stupido sogno, chiunque fa incubi>> dissi quasi per auto convincermi.
Sospirai, e sentii dei passi, per questo mi girai e vidi Levi che si era appena svegliato anche lui.
<<Come mai sei sveglio?>> gli chiesi, mi aveva fatta spaventare in effetti.
<<Ho visto che non eri nel letto. Tu invece?>> chiese avvicinandosi a me.
<<Problemi ad addormentarmi>> risposi facendo spallucce, alzandomi.
<<Se c'è qualcosa che non va guarda che puoi dirmelo eh>> disse mettendomi le mani sui fianchi.
<<Lo so, ho fatto solo un incubo>> dissi, non volevo pensarci troppo.
<<Che hai sognato?>> chiese.
<<Mikasa che si comportava in modo strano>> risposi abbastanza a disagio.
<<È perché forse sei stressata, dai torniamo a dormire>> affermò dandomi un bacio a stampo.
Io gli misi le mani sulle guance e ricambiai il bacio, e lui mi mise le mani sulle natiche, per poi farmi sedere sul tavolo.
<<Ti amo>> gli dissi per poi baciarlo ancora.
Lui mi baciò il collo, per poi scendere al seno.
<<Non pensi sia ancora troppo presto? Saranno le tre di mattina>> dissi sorridendo e lui sbuffò.
<<va bene. Dai andiamo>> disse e andammo in camera da letto, sdraiandoci nuovamente nel letto.
Mi prese per mano, e io osservai l'anello, sarebbe stato bello indossarlo, ma forse non l'avrei neanche mai indossato, in fondo per Levi ha un gran valore, e capirei se non volesse darmelo.
<<A che pensi?>> chiese lui accarezzandomi la guancia.
<<A te>> risposi sorridendo e lui sorrise confuso.
<<Sono qui ti ricordo, non ha senso che mi pensi se sono con te>> disse baciandomi.
<<Vero>> risposi appoggiando la testa al suo petto.
Mi abbracciò stringendomi a sè, e io sorrisi per poi sbadigliare, stavo ancora morendo di sonno visto che era comunque notte.
<<Buonanotte Levi>> dissi sorridendo di nuovo e lui ricambiò il sorriso per poi darmi un bacio sulla fronte.
<<Notte, ti amo>> disse mettendomi una mano tra i capelli.
Mi addormentai tra le sue braccia, e mi svegliai soltanto il mattino dopo, anche se Levi non era nel letto.
Mi alzai e notai che non era in casa, quindi subito mi preoccupai.
Mi vestii velocemente e diedi una sistemata ai capelli e poi corsi subito fuori, e rimasi stupita di vedere Levi proprio fuori casa.
Ovviamente non era da solo, ma c'era sempre lui, quel rompipalle di Floch.
Levi sembrava davvero scocciato di parlare con il rosso, anche se la sensazione sembrava reciproca, spero che non sia nulla di grave.
Oh ma che dico è ovviamente qualcosa di grave, devo assolutamente intervenire prima che le cose vadano male, cosa che è già successa un paio di volte.
Angolo atroce
GENTE MI DISPIACE MA QUESTO CAPITOLO È UNA SESSANTINA DI PAROLE PIÙ CORTO, MA DEVO SCRIVERE UN SACCO DI CAPITOLI E NON CE LA FACCIO SENNÒ
ORA MI METTO SUBITO A SCRIVERE IL FINALE
COMUNQUE PREPARATEVI EH, TENETE IL TELEFONO ACCESO PER IL FINALE DELLA STORIA E PER QUELLA NUOVA
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Ci vuole coraggio ❤︎Levi x reader❤︎
FanfictionNel ventennio fascista, ci voleva davvero tanto coraggio a opporsi al regime totalitario. Non molti hanno avuto questo coraggio, ma quelli che lo hanno avuto, ci hanno fatti diventare quello che siamo adesso. Una storia d'amore e di coraggio ambient...