Dopo aver piegato i vestiti di Taehyung, decido di scrivergli
Il giorno dopo dovevamo vederci per la lezione di inglese, alla prima ora come sempre, stavo prendendo il libro di inglese dall'armadietto, sento un colpetto dietro l'armadietto così lo chiudo e vedo Taehyung sorridere, mi prende, mi circonda il collo col braccio e mi accompagna in classe, appena arrivati ci sediamo ai nostri posti, chiaramente eravamo ancora vicini.
Durante la lezione non ascoltavano molto di quello che diceva la prof, stavamo parlando del viaggio che avremmo fatto in estate.
Considerando che lui ha diciotto anni e io diciassette posso andare con lui perché è maggiorenne, solo un problema, sua madre dice che lui deve fare qualcosa e che non le può chiedere solo soldi, aveva ragione sua madre però...
Beh, quando la lezione è finita è tutti sono usciti, lui mi mette la mano sulla guancia e ci lascia un bacio perché poi non potevamo vederci prima di stasera, che avremmo avuto una cena con gli altri.
Tutte le lezioni prima del pranzo finirono e quindi mi sedetti con i ragazzi e Jisoo, io ero vicino a Taehyung.
Ad un certo punto mi trovo davanti Kai, avevo paura così indietreggiai, Taehyung si alzò ma Kai lo fermò
K:"Tranquillo, non voglio farle del male, Noah, sono venuto per scusarmi con te per quello che è successo, volevo averti come un gioco, ma mi sono reso conto che alla fine era una cosa impossibile, e mi pento per averti trattata in quel modo, perdonami..."
Prima che io potessi rispondere, Taehyung sbatte i pugno serrati sul tavolo per poi guardare Kai negli occhi con aria minacciosa.
T:" capisci che non se ne fa nulla delle tue scuse?... Vattene prima che io ti provochi del dolore fisico ed emotivo, se non vuoi morire ascoltami, è un consiglio"
N:"Tae stai esagerando, Kai, accetto le scuse ma non voglio più avere nulla a che fare con te...addio Kai"
K:"addio, Noah Kim"Dopo questo se ne andò un pò dispiaciuto, io mi girai e vidi Tae che finalmente aveva ripreso il controllo del suo corpo, e adesso era finalmente consapevole di quello che faceva.
Mi guardò per assicurarsi che io stia bene emotivamente, gli feci un si con il capo e lui mi prese per il braccio per farmi prendere posto vicino a lui, guardò subito gli altri per poi risedersi e continuare a mangiare.
Dopo che tutte le lezioni finirono, dovevo andare per forza a casa con Taehyung perché dovevo ridargli i vestiti.
Appena entrati la signora Hong ci saluta, noi ricambiamo e ci dirigiamo verso la camera di Taehyung, gli poggiai i vestiti sul letto e gli dissi "ciao" per poi uscire, o almeno...ci ho provato.
Appena tentai di uscire dalla sua camera lui mi afferrò e mi tirò stretta sul suo corpo.
T:"ehi, mi dispiace...non dovevo reagire in quel modo, solo che voglio uccidere quel bastardo, e non avrei mai pensato di dirlo ma...AVEVO PAURA, paura che da un momento all'altro poteva farti qualcosa, vedi, di solito non ho mai aura per qualche ragazza, ma tu, tu riesci a mandare il mio sistema nervoso in tilt, ogni volta che ti vedo mi viene voglia di scoparti fino a rovinarti, ma sai, io voglio che tu sia pronta, e fidati, succederà molto presto, ma se tu non sarai pronta, aspetterò anche per cinque anni, ti aspetterò, perché adesso che sei qui, non posso lasciarti, finalmente sei mia, e sei l'unica cosa che voglio.
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now that you are here...//Kim Taehyung//
FanfictionNoah kim, è una ragazza italo-coreana dai tratti asiatici che si è appena trasferita in Corea da suo fratello Jin, lì dovrà finire i suoi ultimi due anni di liceo. Conoscerà un ragazzo che le fotterà la testa, ma c'è un piccolo problema... Comunque...