Durante l'incontro fra le due famiglie, Jimin non prestò particolare attenzione a quella che sarebbe stata la sua futura sposa la quale, secondo il suo parere, non era particolarmente attraente o brillante, motivo che alimentò maggiormente la sua intenzione di opporsi a questo matrimonio.
Eppure i suoi pensieri furono velocemente frenati dalla vista della nuova cameriera della villa: dal viso e soprattutto dal corpo, sembrava essere più matura della ragazzina seduta al suo fianco, i suoi modi di porsi e gli sguardi che lanciava al giovane rampollo fecero comprendere al giovane le reali intenzioni della donna. Nonostante condividesse le stesse volontà e desideri ardenti, ebbe il buon senso di nasconderli mascherandoli con la cordialità e la buona educazione.
Una volta terminata la tortura si diresse nei suoi alloggi e allentandosi la cravatta, fece segno alla cameriera di seguirlo per dar sfogo alla passione.
*
Dal canto suo, Mimì fu travolta da innumerevoli domande non appena tornata al paese: tutti sapevano ormai del piano futuro che le avevano organizzato i genitori, scatenando la gelosia della giovani e corrispettive madri e la curiosità delle più piccole, le quali sognavano di poter vivere la sua stessa favola.
Gli occhi della ragazza erano colmi di tristezza, sapeva che ormai per lei non vi erano vie di scampo e che doveva accettare questa realtà.
Per lei era come risvegliarsi da un bellissimo sogno per vivere un incubo crudo e privo di speranza; aveva dovuto obbligatoriamente interrompere gli studi per cui aveva lottato così ardentemente, doveva dedicarsi ad attività più idonee alla figura della moglie: pulire casa, imparare a cucinare ogni tipo di piatto per deliziare il proprio marito
"Anche se avrai la servitù in casa, tua suocera non deve coglierti impreparata e in più, la cucina di Milano è diversa dalla nostra, porta un po' delle nostre prelibatezze anche lì" - e così aveva perfezionato le sue abilità culinarie, così come aveva imparato a cucire e rammendare.
Piano piano questo mondo la stava iniziando a soffocare, le mancava la sua libertà, le mancava fare le attività che amava di più, le mancava la sua vecchia vita.
"Vedrai che questi sacrifici verranno poi ripagati, Mimì..." - queste erano le parole che la madre le ripeteva in continuazione, all'inizio la ragazza le usava come ancora dove aggrapparsi per non sprofondare ma stava lentamente allentando la presa.
"Perderò il lume della ragione"
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60's - PJM
FanfictionSono gli anni Sessanta e al contrario dallo scenario abituale di quel tempo, Mimì non pensava minimamente al matrimonio, aveva ben altri progetti ma il destino non sembra essere dalla sua parte. Park Jimin era il rampollo di una delle famiglie più...