31 agosto 2019
Non vedo l'ora che arrivi, possiamo trascorrere del tempo insieme! È il giorno del mio compleanno. Adoro questo giorno, mi fa sentire importante.
Sono così felice, Lui mi hai concesso l'onore di trascorrere due sere con me!
Il 30 sera infatti, come di consueto, avevo organizzato una cena con un sacco di persone. Alla lista avevo aggiunto anche qualche conoscente, mi piace l'idea del gruppone, mi è sempre piaciuta.
Da qualche anno, per essere precisi da quando mi hai lasciata la prima volta, ho stretto qualche amicizia in più. C'è un ragazzo, nello specifico, che ho frequentato per qualche mese e che poi è diventato solo un amico su cui contare. Tommaso. Tu lo sai, sai che ci sentiamo spesso, che ci vediamo di frequente, che ci stiamo molto simpatici.
A dire il vero, quella sera voi due vi presentate e vi rivolgete a malapena un paio di sguardi.
Non noto niente di strano, passo del tempo con tutti gli invitati ma, tra le persone, cerco sempre i Tuoi occhi.
Anche se parli soltanto con i Tuoi amici, quelli che ho invitato per farti sentire a tuo agio, sembri tranquillo ed è quello che conta. Ogni tanto vengo da voi e Tu mi stringi dolcemente i fianchi.
In macchina, quando mi riporti a casa, non dici una parola.
"Ehi, tutto bene amore?" Ti sussurro, un po' spaventata.
"Sono solo stanco"
Sono così entusiasta della serata che non do peso alla cosa, così ti stampo un bacio sulle labbra e corro a letto.
Forse è andata davvero bene, forse Lui può accettare i miei amici- mi dico mentre cerco la posizione giusta per prendere sonno...Dio, sono al settimo cielo.
Ma
L'indomani silenziose, le Tue mani, mi afferrano il collo senza toccarmi.
Tu sei seduto e guardi la strada, hai le labbra serrate.
Il mio umore cambia in pochi secondi.
"Dobbiamo parlare"
Le tue parole, come sempre, sono lame e Tu sei davvero abile a destreggiartici.
"Mi sentivo un po' gli occhi puntati addosso"
"Che intendi?"
"Sì... tutti i tuoi amici mi giudicavano. Qualcuno mi ha anche detto "mi raccomando, trattala bene", questo mi ha lasciato un po' perplesso."
"Beh, mi vogliono bene... non vogliono che soffra"
"Loro non sanno niente di me. Mi giudicano e basta e questo non deve succedere, hai capito?"
"Non... ti giudicano, vogliono solo che io stia bene"
"Non mi sembra che c'entri molto. Dovresti frequentarla poco questa gente."
Il silenzio è l'unico scudo di cui posso servirmi, così lo stringo forte e non dico niente.
"Mi hai sentito?"
Annuisco
"Rispondi, non mi sembri convinta."
"Non... sono sicura, sono miei amici"
"Non dire sciocchezze, sono persone che conosci da pochi anni. Presenze temporanee. Io e te, invece, abbiamo una relazione stabile. No?"
Annuisco di nuovo.
"E quell'Alessandro... un vero coglione."
"Ale? Perché?"
"Lascia stare, non capiresti"
"No, dimmi... magari vi siete fraintesi."
"Non voglio più parlarne e non voglio mai più sentirmi così, hai capito?"
Adesso sei aggressivo. E la cosa che più mi spaventa è che non afferro il punto. Sei... geloso? Eppure tra me e Alessandro non c'è mai stato niente. Siamo amici e nulla di più.
"So di che gruppo fa parte" continui "non farmi aggiungere niente"
A un tratto capisco, ti senti come "minacciato" da Ale soltanto perché è un amico di Tommaso, il mio migliore amico, quello che ho frequentato per un po'.
A dire il vero nessuno di voi due mi ha mai spiegato cosa vi siete detti quella sera.
In fondo è il mio compleanno, voglio solo stare bene.
"Mi dispiace se ti sei sentito sotto accusa" - Dio, gli sto veramente chiedendo scusa per qualcosa che non ho neanche capito?
"L'importante è che non risucceda"
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Toglimi le mani dal cuore
ChickLit"Toglimi le mani dal cuore" è la storia di una violenza psicologica, di una dipendenza emotiva e di una grande fragilità. E' la storia di un amore difficile tra due ragazzi che non sono stati capaci di trovarsi ma che, forse, non riusciranno mai a s...