12. Soffiare sulle labbra

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Marzo 2016

Siamo in camera tua, sul letto grigio. Gli occhi negli occhi, le gambe incastrate tra le lenzuola profumate. Ovviamente siamo vestiti, non ci mischiamo mai da nudi.

Mi dici qualcosa tipo "Tu ti stai innamorando di me", che presuntuoso. Io non rispondo, sorrido. Allora mi guardi e aggiungi "o no?"

Ci frequentiamo da appena due mesi e io non so proprio che cosa dire.

Comunque, in quel momento capisco che provi qualcosa di forte per me e la cosa mi lusinga.

Il coraggio, però, lo trovi dopo, quando ti accompagno alla stazione a prendere il treno per Milano, dove studi.

Gli occhi ti brillano, mentre mi guardi protendendoti verso di me.

"Io ti amo Sere, ti amo cazzo" mi sussurri, arreggendoti con una mano alla porta del treno e aggrappandoti, per la prima volta, al mio cuore.

È troppo presto per saperlo, ma le parole scivolano fuori dalle mie labbra.

"Anche io mi sto innamorando di te."

Che strano però... appena due settimane fa ha detto di non essere così sicuro.


Alcune parole me le soffiavi delicatamente sulla bocca, come quando dicevi che ero la tua droga e la tua terapia al contempo.

All'inizio ti trovavo troppo melenso ma poi mi sono abituata e ho iniziato ad avere bisogno delle tue attenzioni.

In poco tempo sei diventato Tu la mia droga.

Non si può amare a comando, non si può amare chiunque, come non si può smettere all'improvviso, non c'è un cazzo di interruttore.

Quando mi hai chiesto di farlo, di smettere di amarti intendo, e lo hai fatto più volte, io non sapevo come fare, dove indirizzare tutto quell'amore sospeso, dove mettere il dolore. Mi sono trovata raggomitolata in un angolo della mia stanza a urlare a più non posso soffocando la mia voce in un cuscino, coi pugni chiusi e stretti al punto da temere di far uscire le nocche dalla pelle. Ho provato con tutte le mie forze, dico davvero, a cancellare dal petto quell'enorme peso e, per oscurarlo, mi sono battuta violentemente le mani sulla pelle. Proprio qui, lo vedi? Tra i miei seni piccoli, dove hai creato un enorme vuoto che non riesco neanche ad ammettere di avere.

Toglimi le mani dal cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora