14. Respirare

7 2 0
                                    


26 Aprile 2019

Indosso un abito di velluto e una giacca di pelle. Degli stivali non riesco a fare a meno, anche se fa decisamente troppo caldo.

È la prima volta che usciamo a cena insieme da quando ci siamo lasciati, eppure mi sembra la cosa giusta, non so perché.

Abbiamo fissato a metà strada e non appena mi vedi mi rivolgi il tuo sorriso da bambino, lo stesso che mi ha fatto pensare, più volte, di poter restare sospesa nell'aria senza bisogno delle ali. Quando mi abbracci, Dio, mi sembra di ricominciare a respirare. E quel cazzo di peso in mezzo al petto, lo stesso che mi ha logorato per mesi, con un solo abbraccio, giuro uno solo, svanisce. Come per magia.

Tu hai il potere di slegare il filo dal mattone che mi rende prigioniera dell'asfalto e io, palloncino d'elio, torno a volteggiare leggera. Finalmente.

Intrecciamo le nostre mani e camminiamo come se non avessimo mai smesso di appartenerci.

Dio, che immagine vomitevole.

Appena torno a casa mi lascio cadere sul letto e intorno a me i contorni degli oggetti sfumano in mille particelle.

Lascio che il telefono mi illumini il viso per leggere il tuo nome sul display e riascolto il tuo audio all'infinito mentre piango dalla felicità.

E piangi anche tu, nel messaggio vocale, mentre mi supplichi di ricordarti, ogni volta, che non c'è niente di più bello di noi due che stiamo insieme. Mentre mi sussurri, con la voce spezzata, che io e te siamo qualcosa di magico e che nessun momento brutto potrà portarci via tutto questo.

Io Ti credo, ma dentro di me qualcosa mi spinge a salvare il tuo messaggio, per fartelo riascoltare quando cambierai idea, ancora una volta.

Toglimi le mani dal cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora