M̶a̶d̶ >> P.JM x BTS [✔]

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Jimin si svegliò sentendo il braccio di qualcuno attorno a lui, il respiro caldo che gli accarezzava il viso. Era accoccolato tra le braccia protettive di Jin, il suo viso angelico riposato mentre dormiva. La vista fece sorridere Jimin, spingendo delicatamente il braccio via da lui e alzandosi dal letto. Il suo ampio sorriso non abbandonò mai la sua faccia, il suo cuore batteva dolcemente quando si rese conto che giorno era. 

Il suo compleanno

Stava compiendo 24 anni. Si sentiva così vecchio, anche se sapeva di non esserlo. Jimin lasciò la stanza, la sua t-shirt oversize che pendeva morbida sulle sue cosce lattee. I calzini arrivavano fino al ginocchio, la maglia fino a metà coscia. È stato estremamente comodo per Jimin, soprattutto perché è la maglietta di Jin. Ha il suo odore sui vestiti. 

"Buongiorno, Jimin" Una voce sommessa lo salutò da dietro, manovrando intorno al più piccolo per scendere al piano di sotto, una tazza di caffè tra le mani. Jimin incontrò gli occhi gentili di Namjoon, le sue fossette spuntarono fuori. 

"Buon compleanno" il suddetto maschio strizzò l'occhio. Jimin sentì le sue guance colorarsi di rosa, la felicità ribollire nel suo petto. Era il suo primo augurio di compleanno e non poteva nascondere la sua eccitazione. Scese le scale, seguendo Namjoon mentre sedeva sul divano, sorseggiando il suo caffè. Aveva gli occhiali, un libro nell'altra mano. Dopo aver notato che era seguito da Jimin, posò il libro, rivolgendo la sua attenzione verso di lui. 

"Emozionato, vero?" È stato adorabile vedere il suo bambino così felice. Dovrebbe esserlo, dopotutto è il suo compleanno. Jimin annuì felicemente, sedendosi in grembo a Namjoon, quasi facendo cadere il caffè dalle mani del goffo maschio. Il più anziano posò rapidamente il caffè, rivolgendo all'altro un sorriso teso.

"Sei stato il mio primo augurio di compleanno, Namjoon" ridacchiò con le guance rosee, il cuore che gli martellava nel petto mentre avvolgeva le braccia intorno al collo dell'uomo più alto. Jimin appoggiò la testa al petto, ascoltando il battito del suo cuore. Namjoon sorrise alle parole del più giovane, mettendo le braccia intorno a lui e tirandolo a sé. 

"Sono felice" mormorò, premendo le labbra contro la fronte di Jimin. 
"Ti farei colazione, ma sono un pessimo cuoco" ridacchiò. 

"Va tutto bene" lo rassicurò Jimin, le sue labbra che vagavano sulla clavicola esposta di Namjoon. Quindi premette le labbra lì, godendosi il modo in cui la sua pelle calda si sentiva contro le sue labbra. 

"Sei tutto ciò di cui ho bisogno" Premette un bacio sulla fossetta di Namjoon quando sorrise. 

"Gli dai baci, ma non a me?" La nuova voce fece alzare la testa a Jimin, un sorriso sul suo volto quando vide Hoseok. Jimin ridacchiò quando il maschio si avvicinò e lo tirò fuori dal grembo di Namjoon, il più alto imbronciato mentre il suo bambino gli veniva portato via.  Non gli importava però, perché Hoseok lo teneva ancora vicino. L'uomo brillante riempì Jimin di baci su tutto il viso, il più giovane ridacchiando mentre lo faceva. 

"Hobi" Ridacchiò, dimenandosi mentre iniziava a pizzicargli i fianchi, facendogli il solletico .  Il più anziano sorrise e si allontanò da Jimin, sorridendo al più giovane. 

"Buon compleanno, bellissima" gli sussurrò piano all'orecchio prima di dargli un bacio sulla tempia. Hoseok guardò verso Namjoon, vedendo lo sguardo adorante nei suoi occhi. I sei di loro non hanno mai veramente provato la felicità. Felicità vera, non psicotica. Non la sensazione di adrenalina quando uccidono, ma il loro cuore si gonfia quando guardano Jimin. Fin dall'inizio, furono portati in un mondo pieno di guai. Jimin alzò la testa quando sentì dei passi che scendevano le scale. Fu accolto da uno Yoongi assonnato, con gli occhi socchiusi mentre cercava di abituarsi all'illuminazione. Individuò una massa di figure sedute sul divano e grugnì.