18.

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Si, Minho era lì affianco a Jisung che tratteneva le lacrime. Aveva ancora gli occhi lucidi, rossi e gonfi. Minho sapeva che stava soffrendo e da solo. Stava facendo un salto nel vuoto senza alcun tipo di protezione. Tutto ciò gli metteva ansia ma soprattutto tristezza. Vedere Jisung così e non sapere il motivo lo faceva stare dannatamente male. Aveva la testa abbassata e lo sguardo fisso sul pavimento da più di dieci minuti. Minho cercava il suo sguardo ma lui non voleva fargli vedere quegli occhi pietosi. Il più grande gli prese la mano e disegnò dei cerchi immaginari su di essa. L'altro braccio era attorno le spalle di Jisung cercando di dargli conforto, cercando di farlo parlare ma era inutile alquanto. Jisung singhiozzava silenziosamente. Non voleva farsi né vedere né sentire. Ma Minho lo sapeva benissimo che stava trattenendo le lacrime.

"Se ti fa sentire meglio...piangi Jisung. Se vuoi...dimmi cosa ti succede non ti giudicherò, sono qui che ti ascolto ma ti prego non stare così male, mi distruggi così"

"Non voglio forzarti ma forse parlarne aiuterà"

Non rispondeva rimaneva un silenzio. Aveva paura che Minho pensasse che era un poco di buono. Poteva davvero farlo sentire meglio? Poteva davvero piangere e sentirsi meglio? Anche se non lo diceva poteva combattere benissimo anche da solo no? Come aveva già fatto. Parlarne sarebbe davvero stata la scelta giusta? Parlarne con lui era davvero la scelta giusta? Alzò lo sguardo e vide i suoi occhi pieni di preoccupazione. Aveva la fronte aggrottata. I suoi capelli venivano scompigliati dal leggero venticello che entrava dalla finestra aperta. Quando gli sorrise, Jisung mollò e fece scorrere sul suo viso una lacrima che glielo rigò. Minho sorrideva sì ma in cuor suo stava male pensando che il suo Jisung stava piangendo. Cosa poteva essergli successo di così grave? Perché si teneva tutto dentro? Perché era sempre diffidente nei suoi confronti? Forse per le voci che giravano di lui? Si faceva tutte queste domande nella sua testa senza però ricevere un'esatta risposta. Jisung strinse la mano di Minho e fece uscire un'altra lacrima e poi un'altra e poi un'altra ancora iniziando così uno dei suoi ormai innumerevoli pianti. Si appoggiò sulla spalla del ragazzo e pianse, pianse a dirotto. Minho l'abbracciò e il ragazzo fece lo stesso. Lo stringeva, sentire il suo profumo di vaniglia lo faceva sentire meglio anche se stava male vedendolo così. Chi avrebbe mai pensato che Jisung fosse così fragile? Prima sicuro di sé e poi? Era fragile, tanto.

"M-Minho..."

"Dimmi piccolo"

"Prometti che non mi abbandonerai anche tu?"

"Ti ascolto Jisung...te lo prometto non me ne andrò"

"I-Io tre anni fa..."

...

Rewrite The Love With Me//MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora