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Ma San non lo ascoltò e iniziò a baciarlo e far scorrere le sue mani sul suo corpo. Tutto si stava ripetendo ma aveva fiducia in Felix. Doveva resistere era solo questione di tempo. San non si fermava e Jisung cercava di contenersi. Ad un certo punto la porta suonò e San lasciò Jisung per andare a vedere chi fosse. Jisung tirò un sospiro di sollievo.

Non appena San aprì la porta, la figura di Minho seguita da Felix spalancò la porta e prese San dal colletto.

"Dov'è?!"

"Vattene da casa mia!"

"Mai senza Jisung. Giuro che se gli hai fatto qualcosa ti ammazzo"

"M-Minho" il ragazzo sentì la voce di  Jisung e si catapultò da lui. Entrò nella stanza dov'era Jisung e gli corse incontro

"Jisung stai bene?!"

"Portami via Minho"

"Vieni" gli prese la mano e lo portò di sotto. San era steso a terra e Felix era seduto sopra di lui.

"Jisung...va in macchina"

Fece come detto poi in quella casa rimasero solo loro tre.

"Ottimo lavoro Felix."

Felix si alzò seguito da San.

"Giuro che se lo tocchi dinuovo ti ammazzo con le mie stesse mani"

San annuì e poi uscirono dalla casa andando da Jisung.

"Stai bene piccolo?" Chiese Felix. Quella parola infastidì molto Minho e Jisung lo notò e sorrise.

"Si...grazie Lix e...grazie Minho"

Tornati a casa, Minho rimase con Jisung.

"Continuiamo il tema. Cos'è per te l'amore?"

"Non so spiegarti l'amore. So che dentro c'è molto perdono, tanta cura, colori vastissimi, un po' di chimica, un po' di incastro e un po' di destino, brividi, capricci e risate e la voglia di avventurarsi insieme nelle spire incantate del tempo*"

"Abbiamo qualcosa Jisung"

"Minho...cosa dovevi dirmi prima che arrivasse Seungmin?"

"I-Io...beh...nulla non ricordo"

"Oh..."

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Il giorno dopo Jisung andò a scuola di buon umore. Solo che quell'umore svanì subito quando all'entrata della scuola vide San che sembrava starlo aspettando.

"Jisung!"

"Non avvicinarti!"

"Voglio solo parlare!"

"Tieni la distanza. Non mi fido più di te"

"Lo so...vorrei solo parlarti. Possiamo incontrarci oggi in quel bar dove andavamo sempre? Terrò le distanze e poi...saremo in un luogo pubblico andrai da solo così non succederà nulla"

"Beh...se la metti così...p-posso venire"

"Fantastico...alle 16 li"

"Va bene."

Sapeva di aver sbagliato ad accettare ma non lo avrebbe lasciato in pace altrimenti. Quel giorno anche Minho gli chiese di uscire ma Jisung gli rispose che doveva andare a trovare sua madre in ospedale. Gli aveva mentito e si sentiva in colpa ma non poteva dirgli che doveva uscire con San. Ci rimase un po' male ma non ci fece caso. Quando nel pomeriggio si fece l'ora di andare in quel bar Jisung si incamminò e lo vide seduto su un tavolino di fuori. Si mise difronte e lo guardò negli occhi.

"Cosa devi dirmi?"

Intanto Minho, pensò che andare a trovare la madre di Jisung in ospedale era una buona idea così si incamminò verso l'ospedale e andò nella sua camera ma li non c'era Jisung.

"Mi scusi signora ma...Jisung non è venuto?"

"No...è venuto ieri"

"Oh grazie"

Minho rimase lì una decina di minuti e poi andò a casa di Jisung ma li non c'era

"Dov'è finito?!"

Arrivò poi al bar dove Jisung doveva vedersi con San e lì, li vide.

"Perchè mi ha mentito?!"

Jisung poi a sua volta si girò e lo vide lì, in piedi a guardarli con un' espressione delusa e allo stesso tempo triste.

"M-Minho?"

"Jisung...perché non me lo hai detto? Perché lo hai fatto?"

E una lacrima rigò il viso di Minho...

...

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A.A

*citazione di Fabrizio Caramagna

Rewrite The Love With Me//MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora