Capitolo 4- Il pesce mono pinna:

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Anche se aveva dormito per tutta la notte, Steven non si sentiva affatto riposato.

Anzi, aveva creduto di essersi addormentato mentre l'autobus arrivava vicino al museo.

Però gli fece fare un grande sorriso il fatto che Peggy lo stava aspettando alla fermata.

-Ciao.- la salutò, sistemandosi la bretella della borsa sulla spalla.

-Ciao, pronti a rimanere svegli?- gli domandò con entusiasmo, questa volta vestita di abiti normali.

-Sicuro: credo proprio di non aver dormito stan-

In quel momento, quando il bus gli passò accanto, osservò un losco uomo che lo fissava dalla porta chiusa.

Lo riconobbe subito e ciò gli fece venire i brividi.

Peggy notò il suo sguardo preoccupato sotto le occhiaie nere.- Che succede?-

Steven lo indicò.- C-Conosci quel tizio?-

Lei gli diede uno sguardo, anche se ormai il veicolo era troppo lontano.- Mi pare sia Arthur Harrow, ho letto di lui da qualche parte: è una specie di fanatico sciamano o che so io...A capo di una setta che venera Ammitt, la creatura egiziana.-

Appena ebbe finito di parlare, Steven le afferrò la mano e affrettò il passo verso le scalette del museo.

-Oh no, mi sta seguendo!-

Peggy lo seguì fingendo di essere confusa sul motivo.- Cosa?! E perché mai dovrebbe seguirti?-

Steven non le rispose perché si rivolse al guardiano all'entrata che stava guardando il telefono.- Ehilà, guardi sempre i video delle lontre?-

L'uomo con i baffetti biondi sorrise senza alzare gli occhi dallo schermo.- Sono adorabili.-

-Ascolta, c-c'è un tipo che mi sta seguendo e...-

-Steven!- intervenne di nuovo il suo capo, con in mano una scatola piena di peluche a forma di piramide.- Sei di nuovo in ritardo!- lo sgridò, con la sua vocina acuta e notò poi Peggy.- E questa chi è?-

Per evitargli altre rogne, Peggy gli si strinse al braccio.- Sono sua figlia. Oggi giornata Porta tua figlia al lavoro.-

La donna alzò un sopracciglio.- Non sapevo avessi figli.-

Steven deglutì nervosamente.- E' adottata.-

-Beh...- proseguì l'altra, mettendogli in mano lo scatolone.- Tu e la tua figlia adottiva farete insieme l'inventario stamattina!-

Peggy lo aiutò a scendere al piano di sotto, dove c'erano i vari archivi, oggetti invenduti e alcune statue palesemente false.

Passarono l'intero pomeriggio lì dentro.

Peggy si sentì leggermente osservata dalla statua di Ammitt mentre aiutava Steven a fare l'inventario: lei gli passava gli oggetti e Steven metteva i cartellini.

-Credo di star per impazzire, Peggy.- sospirò Steven.

-Beh, adesso mi devi spiegare perché credi che Arthur Harrow stia inseguendo proprio te.- intervenne Peggy, incrociando le braccia.

-I-Io credevo di aver sognato. Sono andato a dormire e poi mi sono risvegliato in questo strano posto sulle colline ed ero inseguito da dei tipi con dei fucili che credevano avessi rubato uno scarabeo d'oro. Ma io non sono un ladro, perciò credevo che avessero sbagliato persona. Però, apro la mano, ed ecco quello stupido scarabeo. Peggy, devi credermi, non sono stato io!- le raccontò, afferrandola per le spalle. -E-E il mio pesce rosso adesso ha due pinne, com'è possibile?!-

The Knight who served the Princess. (Moon Knight Fanficion)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora